domenica 27 dicembre 2009

Discorso all'umanità ( Buon Anno )

da "Il Grande Dittatore" - Charlie Chaplin -

martedì 22 dicembre 2009

sabato 19 dicembre 2009

Cattive notizie ......



La Società Prima ha vinto il ricorso al TAR contro la decisione della Regione Lombardia di archiviare la richiesta di raddoppio dell'inceneritore di Trezzo.
I Sindaci dei Paesi interessati , ribadendo la loro contrarietà al progetto , hanno richiesto alla Regione di aprire un tavolo politico per affrontare le problematiche ambientali del territorio .
La battaglia continua.

martedì 15 dicembre 2009

Prolochite ??

Un virus ha colpito la Pro Loco?
Stiamo pensando se è il caso di avvisare l’Asl, siamo un po’ preoccupati. Temiamo che uno strano quanto sconosciuto virus si sia abbattuto sui componenti del consiglio della Pro Loco di Vaprio, decimandolo quasi completamente. Dalle notizie che circolano, infatti, pare che uno alla volta e nel volgere di pochi mesi, oltre la metà dei consiglieri eletti dall’entusiastica assemblea degli inizi, abbia presentato le dimissioni. L’indizio che fà pensare a un’epidemia è che, pare, quasi tutti hanno accusato sintomi simili prima di lasciare: una grave intolleranza al clima dell’associazione. Certo non possono essere difficoltà di partecipazione, mancanza di confronto e frustrazione delle motivazioni dei volonterosi cittadini che inizialmente si sono offerti di collaborare. No, non può essere nessuno di questi il motivo dell’annientamento di un consiglio così eterogeneo e carico di entusiasmo. Dunque la colpa è sicuramente di un virus: che sia prolochite ?!.
Sarà il caso di vaccinarsi ?

lunedì 14 dicembre 2009

Consiglio Comunale

A V V I S O
nella Sede Municipale
venerdì, 18 dicembre 2009, alle ore 20.30,
è convocato in sessione ordinaria
IL CONSIGLIO COMUNALE
per trattare in seduta pubblica, il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Comunicazioni del Sindaco;
2. Approvazione verbali della seduta precedente;
3. Interrogazione presentata dal Consigliere Vittorio Pirotta (Progetto Vaprio)
avente per oggetto: “Edificio area diga”;
4. Indirizzo operativo per proroga incarico al Difensore Civico Avv. Alessandra
Lucchini;
5. Imposta comunale sugli immobili per l’anno 2010 (conferma aliquote vigenti);
6. Addizionale comunale all’Irpef per l’anno 2010 (conferma aliquota vigente);
7. Determinazione del valore delle aree fabbricabili ai fini ICI per l’anno 2010;
8. Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari;
9. Approvazione Piano delle opere pubbliche 2010/2012;
10. Approvazione Bilancio di previsione esercizio finanziario 2010, Relazione
previsionale e programmatica 2010/2012, Bilancio pluriennale 2010/2012

sabato 12 dicembre 2009

Interpellanza Vivi Vaprio

Vaprio d’Adda, 11/12/2009

Egregio Sig. Sindaco,
a norma del regolamento del C.C. chiediamo sia inserita nell’ordine del giorno una interpellanza con il seguente argomento

“Presenza del Movimento Scientology nei Mercatini di Natale”

Nei Mercatini di Natale, è stato autorizzato uno spazio di esposizione per atti di propaganda che sulla base degli elementi raccolti sono riconducibili al movimento Scientology: le persone presenti nello spazio di esposizione presentavano ai passanti il sistema Dianetics, cardine teorico nella filosofia di Scientology, e vendevano noti libri di L.R. Hubbard, fondatore di Scientology.

Premesso
- il rispetto della libertà religiosa e di pensiero, come garantito dalla Costituzione Italiana.
- le vicende giudiziarie che coinvolgono alcuni livelli organizzativi e vertici del movimento Scientology in diversi Paesi del mondo, con capi di imputazione vari fra cui circonvenzione di incapace, truffa e abuso della professione medica.
- il rapporto del Dipartimento di Pubblica Sicurezza del Ministero Dell’Interno, recante come oggetto “Sette religiose e nuovi movimenti magici in Italia”, il quale esprime critiche al Movimento Scientology per i metodi utilizzati nei confronti degli adepti.
- che le informazioni nei confronti del Movimento Scientology contenute in questa interpellanza sono state già pubblicate su organi di stampa nazionali e su documenti pubblici.

Considerato
- la finalità dei Mercatini di Natale, quale momento di aggregazione sociale e culturale per la popolazione e NON momento di propaganda per sette e/o movimenti filosofico-religiosi .
- che i Mercatini di Natale sono una manifestazione organizzata dall’associazione Pro Loco e dal Comune di Vaprio d’Adda.
- gli atti di propaganda in oggetto quali atti verificatesi in definiti spazi di esposizione (casette di legno site nel giardino di piazza Cavour) sottoposti al controllo e all’autorizzazione degli organizzatori della manifestazione.

Chiediamo di avere precise informazioni
- sulle responsabilità dell’Amministrazione Comunale, del Sindaco, della Pro loco e di qualunque persona coinvolta nell’autorizzazione per tali atti di propaganda all’interno dei Mercatini di Natale.
- sulle misure che il Sindaco intende intraprendere nei confronti di chi ha autorizzato il fatto in oggetto e sulle misure che in futuro saranno adottate per evitare tali fatti nell’ambito di manifestazione culturali e sociali vapriesi.

Cordialmente
Lista Civica Vivi Vaprio

mercoledì 9 dicembre 2009

Per non dimenticare

per ingrandire clicca sull'immagine



www.piazzafontana.it/

domenica 6 dicembre 2009

Scientology in Francia è stata condannata per truffa, la Pro Loco di Vaprio gli concede uno spazio nel mercatino di Natale . Complimenti !!

"27/10/2009 La Stampa
Parigi
Scientology in Francia è stata condannata per truffa a una multa di 600.000 euro, ma l’organizzazione fondata da Ron Hubbard - che si autodefinisce Chiesa - si salva e potrà continuare ad esistere. Il verdetto del tribunale di Parigi è arrivato oggi dopo un lungo e ultra-mediatico processo Oltralpe, dove l’organizzazione conta 45.000 membri ed è considerato una setta.

I giudici hanno inflitto due anni di reclusione con la condizionale e 30.000 euro di multa per Alain Rosenberg, il responsabile francese dell’organizzazione. Le due principali strutture della chiesa in Francia, il Celebrity Center e la biblioteca, sono invece condannate rispettivamente a multe per 400.000 e 200.000 euro. I giudici hanno spiegato oggi la loro decisione assicurando che «una multa molto elevata» vale più del semplice divieto di proseguire l’attività. Gli avvocati delle parti civili sono sembrati soddisfatti e hanno parlato di «decisione storica»."
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L'Amministrazione Comunale , che ha elargito 12.000 Euro alla Pro Loco , ha qualcosa da dire in merito ????
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sabato 5 dicembre 2009

venerdì 4 dicembre 2009

martedì 1 dicembre 2009

La classe dimenticata



di Luciano Gallino ( sociologo - scrittore ) da La Repubblica 24/11

Le immagini degli operai che salgono su ciminiere alte 170 metri per restarci intere giornate, o su una gru, oppure occupano una fabbrica che ha annunciato il loro licenziamento, sono scorci di una realtà ignota ai più, frammenti che si intravvedono per un istante attraverso una finestra che viene subito richiusa. Sono immagini d'una condizione di vita e di lavoro che sebbene coinvolga ancor oggi milioni di persone è virtualmente ignota a tutto il resto della società. Scatti fotografici d'una classe sociale che resta altrimenti invisibile.

Aver reso socialmente invisibile il lavoro degli operai come insieme, come classe sociale, è uno dei tristi successi della società italiana degli ultimi decenni. Al presente, per gli uomini politici, compresi molti di sinistra, parlare degli operai come classe sembra un frusto ritornello, un indugiare su un passato irrecuperabile.

Perfino a molti sindacalisti non sembra un argomento su cui insistere; temono, a volte con ragione, di non essere più votati. Da parte loro le scienze economiche e sociali si sono impegnate soprattutto a scrutare l'avvento del post-industriale, o meglio della società della conoscenza, quel luogo radioso dove più nessuno si sporca le mani nè si rompe la schiena dalla fatica perché tutte le merci sono prodotte dalle macchine. Oppure da qualcuno in Cina o in India che anche se guadagna quattro euro al giorno e lavora settanta ore la settimana deve dir grazie, perché prima - ci assicurano - stava peggio. Pure ai narratori ed ai registi la classe che doveva andare in paradiso da tempo non interessa più. Rende maggiormente, anche sotto il rispettabile profilo della fama, occuparsi di crisi: non di quella economica, bensì degli adolescenti, dei quarantenni, delle famiglie di città o degli amori di provincia.

Di operai parla abbastanza spesso la TV. Quasi ogni giorno ci informa che qualcuno è morto cadendo dal tetto o calandosi in una cisterna o venendo travolto da un carrello mentre lavorava sui binari. Un po' più di rado ci informa che tot persone sono decedute perché hanno respirato amianto o altre sostanze nocive per decenni. Ma parla di questi come fossero sgradevoli eventi individuali, anziché elementi costitutivi della vita di tutti coloro che fanno parte, lo gradiscano o no, di una comunità di destino - che è il significato antico e perenne di classe sociale.

Eppure gli operai sono ancora tanti. Più o meno sette milioni, circa la metà nel settore manifatturiero e gli altri sparsi tra trasporti, costruzioni, industrie della conservazione, agricoltura e servizi vari. Nemmeno in un supermercato, quintessenza del terziario, i prodotti si collocano da sé negli scaffali, né le camere si rifanno da sole in un hotel. Quel che accomuna questa massa di persone, legandole materialmente a un destino collettivo, sono una serie di situazioni che basterebbero a riempire l'agenda politica di qualsiasi forza riuscisse ancora a vederle. In termini reali, le loro retribuzioni sono quasi ferme da oltre dieci anni, ovvero sono aumentate in misura minima rispetto agli altri paesi della Ue a 15. In rapporto al Pil, hanno perso in vent'anni tra 8 e 10 punti percentuali rispetto alle rendite e altri redditi da capitale. Si tratta di decine di miliardi di euro l'anno che sono andati ad altre classi sociali. A forza di riforme del sistema previdenziale fondate, più che sui bilanci effettivi dell'Inps o sull'andamento reale del rapporto tra attivi e inattivi, sull'accusa di ostinarsi a vivere più a lungo, vanno incontro a pensioni da poveri. Non bastasse, adesso la crisi ha posto questa massa di persone, grazie anche alle riforme più che decennali del mercato del lavoro, dinanzi a un aspro scenario: molti lavoratori che contavano su un'occupazione stabile l'hanno persa o stanno per perderla. Molti disoccupati non troveranno lavoro per anni. Una quota rilevante di essi non lo troverà mai più.

Le immagini degli operai che protestano, in forme nuove o tradizionali che siano, se uno guarda bene, hanno nello sfondo queste situazioni. Comuni a tutti loro. Se un politico vi dice che le classi sociali non esistono più, suggeritegli cortesemente di cambiare mestiere.

domenica 29 novembre 2009

venerdì 27 novembre 2009


"Libera e le associazioni che la costituiscono vogliono ancora credere in quello Stato che non rinuncia ad aggredire le mafie nel modo che si è dimostrato più efficace, colpendone i patrimoni illegalmente costruiti e destinandoli a fini sociali". Queste le parole di Umberto Di Maggio, coordinatore siciliano di Libera, che ha annunciato il lancio di "Niente regali alle mafie", una manifestazione a Palermo alla Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità a Piazza Politeama il 28 novembre alle 17.00 (e in contemporanea in tutte le regioni d'Italia). "Un'asta simbolica - puntualizza Di Maggio - in cui verrà denunciato alla cittadinanza che se quest'emendamento verrà approvato anche alla Camera dei Deputati, tutti i beni confiscati in attesa di assegnazione (celebre l'abitazione palermitana di Totò Riina in via Bernini ed il feudo di Polizzi Generosa confiscato a Michele Greco) verranno probabilmente svenduti, con buona pace di tutti i progetti di sviluppo, di riqualificazione e di restituzione sociale ai cittadini dei patrimoni sottratti alle mafie".

Partite come esperienze "di frontiera", sperimentate per la prima volta in Sicilia - e adesso presenti anche in Calabria, Puglia e Campania - oggi le cooperative "Libera Terra", realizzate sui beni confiscati alle mafie, hanno intrapreso un percorso deciso verso l'eccellenza delle produzioni. E' grazie alla tenacia ed alla forza dell'associazione Libera, la rete di movimenti e gruppi antimafia presieduta da Don Luigi Ciotti, che questo cammino è iniziato. Con quella raccolta di firme nel 1997 (più di un milione) avviatasi a Corleone quando l'Italia era in ginocchio dopo il periodo stragista in cui Cosa Nostra aveva dichiarato guerra allo Stato.
Oggi quel risultato, che andava a coronare il sogno di Pio La Torre di aggressione dei patrimoni sottratti alle criminalità organizzate e che è profondamente condiviso dalla rete dei familiari delle vittime uccise dalle criminalità organizzate, è seriamente minacciato dalla proposta di vendita dei beni confiscati. In questi giorni, in seguito all'emendamento in Finanziaria già passato in Senato, è cominciata la campagna per la rettifica della proposta che prevede la vendita degli immobili di cui non sia effettuata la destinazione entro i 180 giorni imposti dalla legge. E' noto come la complessità delle procedure e la carenza di risorse finanziarie per la ristrutturazione rendono molto difficile rispettare questi termini: la norma abolisce di fatto l'uso sociale dei beni confiscati e ne impedisce la restituzione alle collettività. E' compito di tutta la società civile una responsabile presa di posizione contro l'orientamento palesato in Senato: è facile immaginare, grazie alle note capacità delle organizzazioni mafiose di mascherare la loro presenza, chi si farà avanti per comprare ville, case e terreni appartenuti ai boss. La vendita di quei beni significherà una cosa soltanto: che lo Stato si arrende di fronte alle difficoltà del loro pieno ed effettivo riutilizzo sociale.

Sul sito www.libera.it e presso i locali della "Bottega dei Sapori e dei Saperi della Legalità" a P.zza Politeama è possibile firmare l'appello 'Niente regali alle mafie, i beni confiscati sono cosa nostra'. Tremila i firmatari nelle prime 24 ore di raccolta, per una mobilitazione come quella del 1995: "Tredici anni fa - si legge nell'appello a firma di Don Luigi Ciotti - oltre un milione di cittadini firmò la petizione che chiedeva al Parlamento di approvare la legge per l'uso sociale dei beni confiscati alle mafie. Un appello raccolto da tutte le forze politiche, che votarono all'unanimità le legge 109/96: si coronava, così, il sogno di chi, a cominciare da Pio La Torre, aveva pagato con la propria vita l'impegno per sottrarre ai clan le ricchezze accumulate illegalmente. Oggi quell'impegno rischia di essere tradito".

Bergamo 28 novembre - Via Polaresco 15 -> bergamo@libera.it

lunedì 23 novembre 2009

CONSIGLIO COMUNALE

A V V I S O
nella Sede Municipale
venerdì, 27 novembre 2009, alle ore 20.30,
è convocato in sessione straordinaria
IL CONSIGLIO COMUNALE
per trattare in seduta pubblica, il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Comunicazioni del Sindaco;
2. Approvazione verbali della seduta precedente;
3. Mozione presentata dai Consiglieri Verna, Ghidetti, Colombo, Concari e Della Vedova avente per oggetto: “Crocefisso nelle aule scolastiche”;
4. Interpellanze presentate dal capogruppo “Vivi Vaprio” aventi per oggetto: “Investimenti su interventi di opere pubbliche” “Proiezione incremento abitanti 2010/2014”;
5. Approvazione Variazione n. 5 – Assestamento generale al Bilancio di Previsione 2009;
6. Presa d’atto della trasformazione della forma giuridica dell’A.T.O. della Provincia di Milano da Convenzione a Consorzio e approvazione della Convenzione istitutiva e dello Statuto Consortile.

Vaprio d’Adda, 20 novembre 2009
Il Sindaco
(Roberto Orlandi

martedì 17 novembre 2009

Il governo ha deciso: acqua ai privati


da rassegna.it 17.11.2009

Alla Camera il governo ha posto la questione di fiducia sul “decreto Ronchi”, il Decreto Legislativo 135/2009, che nel suo articolo 15 privatizza i servizi pubblici locali: ciclo dei rifiuti, trasporto su gomma e, soprattutto, l’acqua. Sono invece esclusi invece dalla riforma: distribuzione del gas naturale e dell'energia elettrica, trasporto ferroviario regionale e farmacie comunali. Il provvedimento è già stato approvato dal Senato, scade il 24 novembre e gli emendamenti presentati per l'Aula erano circa 180. La votazione sulla fiducia si terrà alle 16 di mercoledì 18 novembre. Giovedì mattina, dalle 9, si terranno le dichiarazioni di voto finali, che verranno trasmesse in diretta televisiva dalle 12. Il voto finale sul provvedimento è previsto per le 13 del 19 novembre.A nulla sono serviti gli appelli di associazioni, opposizione e sindacati al governo perché stralciasse dal decreto il famigerato articolo 15. E resta a bocca asciutta la stessa Lega. Il vicecapogruppo del partito di Bossi alla Camera, Marco Reguzzoni, ammette riguardo all’articolo 15 che la Lega sull'articolo 15 “avrebbe voluto migliorarlo per farlo corrispondere con la sua posizione storica a favore dell'acqua pubblica”. Il Carroccio – fa sapere Reguzzoni - presenterà un ordine del giorno al decreto, e non esclude la presentazione di proposte di modifiche già in Finanziaria. L’articolo 15 precisa che la proprietà pubblica del bene acqua dovrà essere garantita. Ma prevede anche che, a partire dal 2011, la gestione dei servizi pubblici locali sia conferita “in via ordinaria” attraverso gare pubbliche e la gestione in house sia consentita soltanto in deroga e “per situazioni eccezionali”. Le opposizioni sono convinte che la formula, di fatto, apra la strada alle privatizzazioni. Su questo punto si sono incentrati la maggior parte dei 177 emendamenti di Pd, Idv e Udc, che però, con la questione di fiducia, decadono automaticamente. “Pochi grandi gruppi faranno affari d'oro a discapito dei cittadini che subiranno l'aumento delle tariffe dell'acqua”. Lo ha dichiarato in Aula Marina Sereni (Pd), mentre Verdi e Italia dei Valori hanno già annunciato una raccolta di firme per un referendum abrogativo. “Non si tratta di una privatizzazione selvaggia - è la replica del ministro delle Politiche Comunitarie Andrea Ronchi - ma una progressiva liberalizzazione con l'ingresso di privati con precisi paletti”.“L'acqua è un bene comune e prezioso che va difeso”. Lo afferma il Wwf. Secondo gli ambientalisti il provvedimento “rischia di non accontentare nessuno, né chi è per la ripubblicizzazione della gestione, né chi è per la liberalizzazione”. Il 18, mentre la Camera vota la fiducia, i lavoratori dell’igiene ambientale pubblica (55.000 unità) e privata (35.000), appartenenti a una miriade di aziende (municipalizzate, multiutility, Spa miste ecc) incroceranno le braccia e si ritroveranno in piazza con manifestazioni su scala regionale (a Roma è previsto un presidio davanti al Parlamento). Di fatto, una riforma devastante, denunciano Cgil, Cisl e Uil, non prevedendo ulteriori elementi di controllo ad uso delle autonomie locali nella gestione e controllo delle aziende del settore, per assicurare princìpi di garanzia, trasparenza e qualità del servizio.“Non si capisce perché affidare queste attività a privati, laddove il pubblico assicura un buon funzionamento – afferma Daniele Giordano, segretario nazionale Fp –, come avviene in larga parte d’Italia. Nei casi in cui è stata fatta una scelta diversa, vedi Campania, è stato un autentico sfacelo”. “Temiamo, oltre all’abbandono delle buone pratiche ambientali e al conseguente aumento delle tariffe – prosegue Giordano –, un’instabilità occupazionale e una precarizzazione contrattuale attraverso l’applicazione di altri ccnl e rapporti di lavoro non regolari”. Alla fine, la totale deregolamentazione dei servizi pubblici provocherà un danno alla salute dei cittadini, già alle prese con continue emergenze ambientali, soprattutto nel Sud, come quella vissuta attualmente in Sicilia in tema di rifiuti”.

mercoledì 11 novembre 2009

Tangenziale Nord

(estratto dal sito del Comune)
Richiesta di Verifica di assoggettabilità a V.I.A. della Regione Lombardia
AVVISO AL PUBBLICO
Il Comune di Vaprio d’Adda, con sede in Vaprio d’Adda – MI, p.zza Cavour n. 26, ha predisposto
lo studio preliminare ambientale relativo al progetto delle “Opere per la realizzazione della Tangenziale Nord”,
per il quale ha richiesto la verifica di assoggettabilità a V.I.A. della Regione Lombardia,
ai sensi del d.lgs n. 152/06 e della l.r. n. 20/99.
Il progetto è localizzato in Vaprio d’Adda, il tracciato si sviluppa dall’intersezione tra via
Concesa e via Grezzago all’intersezione tra via Grezzago e la Strada Provinciale n. 104.
Il progetto in questione consiste nella realizzazione di una nuova strada, con uno sviluppo di
mt. 1200 circa, allo scopo di esternalizzare il traffico di attraversamento dal centro urbano e
migliorare la qualità ambientale.
Il progetto preliminare dell’opera e lo studio preliminare ambientale sono depositati per la
pubblica consultazione presso:
- la Regione Lombardia, Direzione Territorio ed Urbanistica, Struttura VIA, via Sassetti n.
32/2, Milano;
- il Comune di Vaprio d’Adda – p.zza Cavour, 26 – Vaprio d’Adda – MI.
I principali elaborati del progetto preliminare e dello Studio preliminare ambientale saranno
consultabili a breve su WEB all’indirizzo www.silvia.regione.lombardia.it. Ai sensi dell’art.
20 del d.lsg 152/06 (come modificato dal d.lgs 4/2008) chiunque abbia interesse può
presentare in forma scritta osservazioni sull’opera in questione, indirizzandoli all’ufficio
regionale sopra indicato entro 45 (quarantacinque) giorni dalla data del presente annuncio,
eventualmente preceduto via fax al numero 02.6765.5696.
Vaprio d’Adda, 11 novembre 2009
Il Sindaco : Roberto Orlandi

martedì 10 novembre 2009

Solidarietà ai ragazzi del KM33 di Trezzo

riceviamo e pubblichiamo

Trezzo Sull’Adda, il Centro Giovani di via Mazzini è costretto a congelare le attività esterne alle sale-prova per ordine del comune.Con una stringata mail, l’assessore alla politiche giovanili Mauro Grassi, avvisa l’associazione Km33 (con regolare contratto insediata nel CAG fin dalla sua inaugurazione) della necessità di fermare tutto ciò che è stato organizzato nell’auditorium polifunzionale.Il perché è squisitamente burocratico.. il CAG è l’unico spazio comunale che non possiede un regolamento d’uso ad eccezione del contratto con il Km33, e considerando che le priorità della neo amministrazione sono ben altre (ricordiamo la questione dell’allargamento dell’inceneritore Falck) è probabile che la stesura di tale regolamento richieda molto, troppo tempo.L’assessore Grassi ha recentemente rilasciato dichiarazioni che lasciano intendere che il CAG sia un centro sociale autogestito del quale Km33 ha potuto usufruire liberamente e autonomamente.Peccato che, ogni mese, tale associazione si preoccupava (come nei suoi doveri) di stilare una programmazione e attendere la sua approvazione, e che negli ultimi tempi, si sia adeguata con rinnovato entusiasmo ai nuovi standard richiesti in maniera collaborativa.L’amministrazione non è contenta della scarsa varietà di proposte, ma in questo primo anno di attività, a fianco di numerosi eventi musicali disimpegnati, sono state proposte rassegne teatrali, esposizioni artistiche, spettacoli di improvvisazione comica, nonché serate di sensibilizzazione curate da Soldelladda. Si sarebbe potuto fare di più, come ad esempio organizzare cineforum, ma i costi della SIAE per un’associazione giovane, gravano inevitabilmente sul bilancio, e non sono compatibili con l’intento di offrire occasioni di aggregazione gratuite per i giovani Trezzesi e non.L’assessore batte il chiodo sulla questione della sicurezza e della responsabilità penale, forte della fragilità del contratto stipulato con l’amministrazione precedente, e volutamente elastico nella prospettiva di rimaneggiarlo dopo un periodo di esperienza diretta delle attività del Centro.Il timore dell’utenza è che questo spazio fino ad ora usufruibile, diventi inaccessibile a chi non abbia risorse economiche di un certo tipo, e che le maglie del filtro di approvazione delle proposte, vengano ristrette più del necessario.Già numerose le proteste arrivate in comune, e inattesa, anche la stampa locale ha fato eco al caso CAG.Non si tratta di una questione politica, nessuna bandiera è stata chiamata in causa. Si tratta di una questione di carattere sociale, che riguarda i ragazzi.Il Centro Giovani di via Mazzini subirà sicuramente una non trascurabile trasformazione.Vacilla anche la definizione ormai. Centro giovani? Spazio polifunzionale?Per oltre vent’anni la gioventù trezzese è invecchiata nell’attesa di uno spazio dedicato, ed ora che il traguardo sembrava raggiunto si fa un passo indietro, o meglio si resta fermi un giro, chiusi per tristezza.

I ragazzi del KM33

lunedì 9 novembre 2009


Le firme raccolte contro il raddoppio dell'inceneritore di Trezzo sono in totale : 3027 .
In settimana saranno consegnate,da parte del WWF, alla Provincia.

mercoledì 4 novembre 2009

Cittadini senza diritti. Rapporto Naga 2009. Ingombranti inesistenze

Comunicato stampa Naga - Scarica rapporto completo dal sito : http://www.naga.it/

I dati socio-sanitari raccolti quotidianamente dal Naga rappresentano una delle più grandi banche dati esistenti sull'immigrazione irregolare in Italia. Il rapporto, alla sua seconda edizione, analizza i dati raccolti tra il 2000 ed il 2008. Oltre 47.500 utenti per i quali sono state indagate provenienza, genere, età, stato civile e figli, permanenza, istruzione, occupazione, abitazione, e un focus dedicato al lavoro nel Paese di origine e in Italia.

"L'analisi dei dati raccolti dal Naga tra il 2000 e il 2008 permette di sfatare alcuni 'miti' dell'immaginario comune riguardo all'immigrazione irregolare e di mettere in luce alcune tendenze nell'evoluzione della popolazione straniera senza documenti che sarebbe arduo individuare attraverso altre fonti", affermano i ricercatori Carlo Devillanova (Università Bocconi), Francesco Fasani (University College London) e Tommaso Frattini (Università degli Studi di Milano) che hanno curato la ricerca in collaborazione con il Naga. "Complessivamente l'utenza Naga è giovane, istruita e occupata, ma relegata in occupazioni spesso saltuarie e sempre poco qualificate, e soffre di un notevole disagio abitativo" proseguono ricercatori. "Il livello di istruzione e il tasso di occupazione dei cittadini stranieri irregolari è comparabile - e in alcuni casi superiore - a quello degli italiani. Al contrario, le loro condizioni socio-abitative sono assolutamente critiche e lontanissime dagli standard italiani. Negli anni, inoltre, si è evidenziato un notevole allungamento dell'anzianità migratoria dell'utenza Naga, segno della difficoltà nel trovare canali di uscita dalla clandestinità" concludono i ricercatori.

In particolare i seguenti dati risultano particolarmente interessanti:
Il tempo medio di permanenza in Italia è notevolmente aumentato negli ultimi anni: nel 2003 il 53% dei cittadini stranieri incontrati dal Naga era in Italia da meno di un anno, mentre nel 2008, lo erano solo il 25% e il 30% era presente in Italia da quattro o più anni.

Per quanto riguarda l'istruzione, circa il 10% degli immigrati irregolari ha un'istruzione universitaria e oltre il 50% ha frequentato almeno le scuole superiori, mentre meno del 15% ha ricevuto soltanto pochi anni di istruzione o si dichiara analfabeta.

Il 62% del campione è occupato. Il tasso di occupazione dei migranti dopo tre anni dall'arrivo in Italia è del 76%: maggiore sia di quello della popolazione italiana (59%), che di quella lombarda (71%). Inoltre i dati quantitativi e qualitativi fanno emergere la dequalificazione professionale come una costante fondamentale nel rapporto lavorativo in Italia.

Infine, per quel che riguarda le condizioni abitative, per chi vive in una casa in affitto, il numero medio di persone per stanza è di 2,2: condizioni di affollamento dell'abitazione più di tre volte superiori a quelle dei cittadini italiani.

"I dati del rapporto sovvertono la retorica sull'immigrazione irregolare in base alla quale l'equivalenza straniero > immigrato > irregolare > clandestino > delinquente è centrale e ormai divenuta senso comune" afferma Pietro Massarotto, presidente del Naga. "Il Naga, oltre all'attività di assistenza che quotidianamente presta, attraverso strumenti quali il rapporto presentato oggi si pone l'obiettivo di decostruire le false rappresentazioni che dominano il discorso sull'immigrazione e di contribuire a illuminare le biografie dei cittadini stranieri, dense di delusioni, ma anche di una sorprendente progettualità: biografie troppo spesso consegnate ad una 'ingombrante inesistenza' per noi inaccettabile" conclude il presidente del Naga.

lunedì 2 novembre 2009

Convocazione Consiglio Comunale


nella Sede Municipale
venerdì, 6 novembre 2009, alle ore 20.30,
è convocato in sessione straordinaria
IL CONSIGLIO COMUNALE
per trattare in seduta pubblica, il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Comunicazioni del Sindaco;
2. Approvazione verbali delle sedute precedenti;
3. Interpellanze presentate dal capogruppo “Vivi Vaprio” aventi per oggetto:
“Tangenzialina” – “Convenzione zona industriale” – “Tangenziale nord” –
“Nuova scuola media” – “Convenzione cava”;
4. Rettifiche al P.G.T. per errori materiali;
5. Cessione aree limitrofe al Campo Sportivo Comunale;
6. Approvazione Piano diritto allo studio – Anno Scolastico 2009/2010.
Vaprio d’Adda, 29 ottobre 2009
Il Sindaco
Roberto Orlandi

sabato 31 ottobre 2009

Poche firme .....

Oggi si è conclusa la raccolta di firme contro il raddoppio dell’inceneritore di Trezzo.
Stamani alle ore 10,00 presso l’Ufficio Anagrafe del Comune le firme ammontavano a 221, una cifra deludente se si considera l’importanza dell’appello.

mercoledì 28 ottobre 2009

" Bagai fa frec "


L'Associazione socio - culturale Il Guado organizza una raccolta benefica di coperte e di indumenti invernali usati .

Tutte le domeniche , fino a Dicembre, in p.za della Chiesa dalle ore 10,00 alle ore 12 ,00 .

giovedì 22 ottobre 2009

martedì 20 ottobre 2009

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Esprimiamo le nostre più sentite condoglianze ai familiari di Armando Bacchiet improvvisamente scomparso all’età di 74 anni. Siamo vicini agli amici della Lista Civica Vapriese e ricordiamo Armando come un uomo generoso sempre presente nelle attività socio-culturali del paese.

venerdì 16 ottobre 2009

FUNZIONA LA PRO LOCO A VAPRIO??

Sono ormai passati 9 mesi da quando l'attuale amministrazione comunale ha dato il via al progetto Pro Loco Vaprio d'Adda. Secondo voi questa Pro Loco funziona bene? In cosa potrebbe essere migliorata e come dovrebbe effettivamente funzionare una Pro Loco? Credete che i giovani del paese siano tagliati fuori dalle manifestazioni organizzate (orientate verso un target più adulto)?
Chiediamo la Vs opinione in merito .

lunedì 12 ottobre 2009

RIUNIONE

Mercoledi 14 ottobre c/o la sede di Vivi Vaprio ( sede PD ) alle ore 21 , è convocata la riunione di VAPRIO FUTURA . All'ordine del giorno, tra l'altro, si discuterà della possibilità di formare a Vaprio un Gruppo di Acquisto Solidale , chi è interessato all'argomento è invitato a partecipare.

domenica 11 ottobre 2009

Comunicato Stampa Vivi Vaprio

Abbiamo avuto modo di leggere la comunicazione che il Coordinamento di Progetto Vaprio ha inviato al Sindaco, pertanto noi di Vivi Vaprio non possiamo che prendere atto di quanto scritto, attendendo che venga chiarita definitivamente la questione.

In questo momento siamo sicuramente vicini agli elettori che soltanto pochi mesi fa avevano scelto di sostenere Progetto Vaprio e che sembra ora vedono vanificata la loro preferenza.

Per quanto riguarda Vivi Vaprio, possiamo rassicurare i nostri concittadini sul fatto che siamo una realtà attiva e coesa.

Siamo molto soddisfatti del lavoro che stiamo portando avanti sia come Gruppo Consigliare (abbiamo già all’attivo 10 interpellanze su temi importanti e concreti, alcune delle quali verranno discusse nella prossima seduta del Consiglio Comunale), sia come Lista civica (abbiamo infatti organizzato una serie di “commissioni interne” che seguiranno approfonditamente il lavoro delle Commissioni comunali e dei relativi Assessori).

Senza la necessità di Spiriti Guida alle spalle, stiamo portando avanti seriamente e in splendida democrazia il lavoro intrapreso un anno fa, con gli stessi ideali, gli stessi progetti e lo stesso impegno.

Al fine di intensificare il rapporto già stretto con la comunità Vapriese, stiamo predisponendo una serie di canali informativi (informatici e non) che avranno lo scopo di raccogliere opinioni, proposte, quesiti o problematiche dei cittadini, di riassumere passo per passo il lavoro fatto dal nostro gruppo, di aggiornare su quello in fieri e sui programmi per il futuro, di informare i Vapriesi su tutto ciò che riterremo rilevante per il Loro (e Nostro) paese.

Come abbiamo già detto molte volte, Vivi Vaprio è una Lista Civica che si vuole occupare di Vaprio e dei Vapriesi a prescindere dalle connotazioni partitiche.

Agiremo sempre secondo coscienza e buon senso, senza timore di deludere qualcuno, se non noi stessi e il nostro elettorato.

Ad ogni modo, ci riteniamo davvero molto fortunati ad avere il costante sostegno attivo e partecipe di un gruppo serio ed impegnato come quello del PD vapriese, di un importante gruppo politico-culturale come Vaprio Futura e di numerosi membri della società civile.

Per quanto riguarda i rapporti con l’Amministrazione comunale in carica, essi si svolgono nel massimo rispetto dei reciproci ruoli e competenze, con serietà e in modo costruttivo.

PierAngelo Margutti

giovedì 8 ottobre 2009

Firma anche tu



Presso l'Ufficio anagrafe del Comune di Vaprio d'Adda è possibile, fino al 30 Ottobre 2009, firmare la petizione pubblica contro il raddoppio dell'inceneritore di Trezzo .

mercoledì 7 ottobre 2009

sabato 3 ottobre 2009

PETIZIONE

Firma anche tu la petizione pubblica per dire no
al raddoppio dell’inceneritore di Trezzo



Il WWF di Trezzo ha lanciato ufficialmente, in occasione dell’incontro pubblico di Busnago del 25 settembre, una petizione pubblica per sostenere il NO già espresso dai consigli Comunali di Trezzo sull’Adda, Busnago, Vaprio d’Adda, Grezzago e Pozzo d’Adda che hanno deliberato la loro contrarietà al raddoppio dell’inceneritore di Trezzo sull’Adda.

Non ci basta l’archiviazione in data 21 settembre 2009 della Regione Lombardia in merito all’istanza della ditta Prima relativa all’autorizzazione per il raddoppio dell’impianto: quello che al momento è uscito dalla porta può in breve tempo rientrare dalla finestra.

La petizione promossa dal WWF di Trezzo è al momento condivisa dai Comuni di Trezzo sull’Adda, Grezzago, Busnago e Pozzo d’Adda che hanno allestito nei loro municipi il punto “firma la petizione”.

Altri Comuni come Masate, Basiano, Trezzano Rosa e Vaprio d’Adda hanno dato la loro disponibilità e nei prossimi giorni allestiranno punti per la raccolta firme

mercoledì 30 settembre 2009

Progetto Vaprio si scioglie

http://www.progettovaprio.info

Apprendiamo dal sito di Progetto Vaprio che il Coordinamento ha deciso lo scioglimento del gruppo.
Nei prossimi giorni, quando avremo ulteriori notizie in merito, prenderemo una posizione ufficiale , ....ma voi,cittadini di Vaprio,che ne pensate ?

Bravata ???

Il Sindaco ha definito “ solo una bravata “ le minacce apparse su facebook da parte di un fantomatico gruppo Vapriese nei confronti dei gestori del locale Kebab di via Matteotti .

Riteniamo superficiale giudicare come una semplice bravata il fatto che dei giovani ,non sapendo cosa fare, invitino il gruppo ad incendiare il locale.

Purtroppo questi atteggiamenti, molto diffusi in Italia, alimentano una logica razzista che, anche incoraggiata da dichiarazioni di partiti che sono al governo, genera di fatto comportamenti intolleranti nei confronti dello “straniero".

Vaprio Futura non ammette scuse per l’accaduto, nemmeno la giovane età, ed esprime piena solidarietà ai gestori del locale in questione.

domenica 27 settembre 2009

Consiglio Comunale

martedì, 29 SETTEMBRE 2009, alle ore 20.30,
è convocato in sessione straordinaria
IL CONSIGLIO COMUNALE
per trattare in seduta pubblica, il seguente ORDINE DEL GIORNO
1. Comunicazioni del Sindaco;
2. Approvazione verbali della seduta precedente;
3. Interpellanze presentate dal capogruppo “Vivi Vaprio” aventi per oggetto:
“Semaforo Via Grezzago” – “Nuova Mediateca”;
4. Presa d’atto relazione annuale del Difensore Civico;
5. Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli
equilibri di Bilancio;
6. Approvazione Variazione n. 4 al Bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2009;
7. Attuazione L.R. 13/2009 “Rilancio Edilizio”;
8. Modifica ed integrazione della convenzione per la gestione del servizio di
segreteria comunale;
9. Nomina commissione per l’assegnazione del “San Colombano 2009”;
10. Nomina commissione per la formazione degli elenchi dei giudici popolari.
Vaprio d’Adda, 24 settembre 2009
Il Sindaco
(Roberto Orlandi)

venerdì 25 settembre 2009

Buone notizie ...


Raddoppio inceneritore Trezzo sull'Adda

In data 21.09 u.s. la Regione Lombardia ha disposto l'archiviazione della richiesta di PRIMA srl,per indisponibilità dell'area.
La società sicuramente farà ricorso, quindi la mobilitazione di tutti i paesi interessati deve continuare.

lunedì 21 settembre 2009

sabato 19 settembre 2009

La salute è per tutti un bene prezioso non barattabile !!

Per il WWF di Trezzo non è accettabile un ulteriore carico sull'ambiente come il ventilato raddoppio della capacità di trattamento del termovalorizzatore. Il territorio ha già molte negatività che ricadono sulla salute della fauna e dell’ambiente: l’autostrada A4, la più trafficata d’Italia; la vicina centrale termoelettrica di Cassano; le numerose discariche di rifiuti autorizzate (o abusive) come la discarica di rifiuti industriali della Eco Zinder a poca distanza dallo stesso inceneritore di via Pastore.
A sostegno delle delibere, contrarie al raddoppio, dei Sindaci dei Comuni di Trezzo sull’Adda, Grezzago, Pozzo d’Adda, Vaprio d’Adda e Busnago, il WWF di Trezzo intende promuovere una petizione popolare rivolta alla Regione Lombardia. Gli stessi cittadini daranno così un forte appoggio ai propri sindaci e amministrazioni per aiutarli a scongiurare un ennesimo scempio che di fatto è l’antitesi dello sviluppo della raccolta differenziata.
PARLIAMONE INSIEME
Venerdì 25 Settembre ore 21.00
Palazzetto dello sport,
via del Campo - Busnago

Inceneritore e salute
Intervengono:
Dott. Danilo Quadri Sindaco Busnago
Dott. Marco Caldiroli Medicina Democratica
Dott. Marino Ruzzenenti "storico dell'ambiente"
Gianluigi Salvador Referente Energia e Rifiuti WWF Veneto e MDF
Emilio Tollini progettista di impianti
Agostino Motta Presidente commissione Termovalorizzatore Trezzo


Sono invitati Sindaci e amministratori
dei comuni interessati e limitrofi

giovedì 17 settembre 2009

Assemblea a Grezzago

ASSEMBLEA PUBBLICA
domenica 20 settembre 2009, h 17.00
presso la Palestra scolastica in p.za A. Moro
su : AMPLIAMENTO INCENERITORE
Intervengono:
Vittorio MAPELLI Sindaco di Grezzago
Mario GROSSO professore del Politecnico di Milano
Alessandro COLUCCI Consigliere Regionale
Davide BONI Assessore Regionale al Territorio e Urbanistica
Sono stati invitati i Sindaci di Trezzo s/Adda, Vaprio d’Adda e Pozzo d’Adda

sabato 12 settembre 2009

Filmato Consiglio Comunale aperto 10.09.2009

http://www.youtube.com/watch?v=kXUIyW64Myk
http://www.youtube.com/watch?v=VkpJi2k8v-Y
http://www.youtube.com/watch?v=4x_1lLqGPGI
http://www.youtube.com/watch?v=xvysa7vft5o
http://www.youtube.com/watch?v=bW_W5LB6Xj0
http://www.youtube.com/watch?v=6BLRCPh0kVM
http://www.youtube.com/watch?v=2vEVX2TyA4M
http://www.youtube.com/watch?v=lSTMglXin4w
http://www.youtube.com/watch?v=4C6j7y7tE2o
http://www.youtube.com/watch?v=0d0Fw9QXxJ0

(copia ed incolla nella barra)

giovedì 3 settembre 2009

10 Settembre : Consiglio Comunale aperto

A V V I S O

nella Sede Municipale
giovedì, 10 SETTEMBRE 2009, alle ore 20.30,
è convocato in sessione straordinaria
IL CONSIGLIO COMUNALE
per trattare in seduta pubblica, il seguente
ORDINE DEL GIORNO

1. Comunicazioni del Sindaco;
2. Approvazione verbali della seduta precedente;
3. Interpellanze presentate dal capogruppo “Vivi Vaprio” aventi per oggetto: “Via
Manzoni” – “Vicolo Pizzagalli” – “Ronde e Sicurezza”;
4. Ratifica delibera di G.C. n. 86 del 04.08.2009 relativa alla variazione al
Bilancio di Previsione per l’esercizio finanziario 2009;
5. Ampliamento termovalorizzatore di Trezzo sull’Adda.
(il punto sarà trattato in seduta aperta agli interventi del pubblico)


Vaprio d’Adda, 2 settembre 2009
Il Sindaco
(Roberto Orlandi

giovedì 27 agosto 2009

Per la documentazione completa sull'inceneritore collegati al sito :
http://www.comune.pozzodadda.mi.it/index.php?option=com_content&task=view&id=373&Itemid=31
L’Amministrazione Comunale di GREZZAGO indice una
ASSEMBLEA PUBBLICA
domenica 20 settembre 2009, h 17.00
presso la Palestra scolastica in p.za A. Moro
su : AMPLIAMENTO INCENERITORE
Intervengono:
Vittorio MAPELLI Sindaco di Grezzago
Stefano MAZZA capogruppo “Libertà e Sicurezza”
Andrea SCIESSERE capogruppo “Paese in Comune”
Mario GROSSO professore del Politecnico di Milano
Alessandro COLUCCI Consigliere Regionale
Davide BONI Assessore Regionale al Territorio e Urbanistica
Sono stati invitati i Sindaci di Trezzo s/Adda, Vaprio d’Adda e Pozzo d’Adda

Verbale incontro Sindaci sull'inceneritore di Trezzo

clicca sul documento per ingrandirlo





MA IL COMUNE HA PROVVEDUTO ALLA DISINFESTAZIONE ANTIZANZARE ????????
A NOI SEMBRA PROPRIO DI NO !!!!!!!!!!!!!!!
VICENSIDACO ...... ORGANIZZA LE RONDE CONTRO LA ZANZARA TIGRE....

lunedì 17 agosto 2009

Ciao Pierino

E’ morto Pierino Brambati, 88 anni, un uomo buono,un compagno, protagonista di tante battaglie in difesa dei diritti dei più deboli . I Vapriesi non potranno dimenticare la generosità, l’intelligenza politica e culturale che lo ha sempre contraddistinto.
Ciao Pierino e …. grazie.

giovedì 13 agosto 2009

venerdì 7 agosto 2009

Vivi Vaprio non chiude per ferie : Margutti scrive al Sindaco

Egregio Sig. Sindaco,
Sulla Gazzetta dell' Adda del 27 luglio si leggono dichiarazioni del Vicesindaco Sig. Verna riportanti le seguenti frasi: "stiamo pensando di organizzare le ronde che possano pattugliare il paese nelle ore notturne". Viene inoltre descritta la situazione della sicurezza a Vaprio definita "allarmante". Il Vicesindaco dichiara di aver già avviato contatti per costituire gruppi di cittadini per tale finalità.

Ritengo che queste forti affermazioni meritino un chiarimento ufficiale in Consiglio Comunale. Su questi delicati temi non è corretto e accettabile che i Consiglieri Comunali debbano essere informati mediante la lettura dei Giornali e non da Lei e quindi, di fatto, impossibilitati a esprimersi sull'argomento nel rispetto del proprio mandato e del dovere di rappresentanti dei Cittadini.

Sono sorpreso da questa superficialità e vorrei capire le Sue reali intenzioni sulla gestione del Consiglio Comunale e in particolare sulle nuove politiche relative alla sicurezza e all'integrazione sociale, visto che nel Suo recente programma non se ne trova traccia. Il Sig. Verna parla come Vicesindaco, quindi, vorrei essere certo e sapere se le "ronde" sono un intento da Lei condiviso e perseguito, quali sono i problemi e gli argomenti che sostengono questa necessità, e a che punto è l'elaborazione operativa della struttura che si intende creare e i nominativi delle persone contattate e il relativo curriculum vitae.

Sul tema "Ronde" e "Sicurezza" La prego d'inserire uno specifico punto nell'ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale dove si possa acquisire informazioni dettagliate e dibattere serenamente sul tema.

Colgo l'occasione di questa interpellanza per farLe presente il rammarico mio e della Lista Civica da me rappresentata, riguardo la mancata convocazione del Consiglio Comunale da noi richiesto, entro il 07.08.09, per essere informati, dibattere e divenire a una decisione univoca, condivisa e compatta di tutto il Consiglio Comunale Vapriese prima della nota scadenza del 10.08.09. Oggi ricevo una deliberazione della Sua Giunta Comunale, solitaria..., tutti i comuni interessati hanno deliberato a livello di Consiglio Comunale, noi no..., Vorrei conoscere le ragioni ufficiali di questa Sua scelta.
In ultimo, informo che sono ancora in attesa di un cenno riguardo all'interpellanza relativa alla "Via Pizzagalli".
Cordiali Saluti,

Pierangelo Margutti

Capogruppo della Lista Civica "Vivi Vaprio"

Intervento di Vivere Trezzo al Consiglio Comunale di Trezzo sull'inceneritore

TESTO INTERVENTO DI LUCA RODDA (Capogruppo)

Noi di Vivere Trezzo vogliamo esprimere una preoccupazione. Le procedure – di Autorizzazione integrata ambientale e di Valutazione di impatto ambientale – avviate, assegnano un ruolo determinante alla Regione: vi è quindi il rischio, se l'azione comunale non sarà più che mai attenta, precisa e puntuale, di abdicare di fatto al proprio ruolo e lasciare carta bianca alla Regione.
È un'esperienza che abbiamo già vissuto nel 2006-2007, con la procedura di autorizzazione integrata ambientale dell'impianto esistente, nel corso della quale abbiamo dovuto affrontare uno scontro con la Regione Lombardia e con la società Prima, che volevano asserire il ruolo esclusivo della Regione stessa come titolare dell'autorizzazione e negare e mettere ai margini il ruolo del Comune di Trezzo, sia in quanto sede dell'impianto, sia soprattutto in quanto titolare di una convenzione, assimilabile ad una concessione.
In questo caso, ci troviamo di fronte ad una nuova, analoga procedura che, ancor più, porta il segno di una simile volontà.
Il progetto di un ampliamento è da mesi negli intenti della società Prima, che aveva portato ad un'incauta dichiarazione pubblica dell'allora Presidente della Provincia di Milano, ai microfoni del TGr, a sostegno di questo progetto.
La società Prima aveva anticipato verbalmente, alla precedente Amministrazione comunale, l'intento di presentare il progetto ed aveva ricevuto una ferma risposta negativa: in altre parole, avevamo fortemente sconsigliato la presentazione del progetto, in quanto esso avrebbe trovato, da parte della nostra amministrazione, un'opposizione ferma e determinata.
Proprio per questa ragione e consapevoli della capacità dell'amministrazione di Trezzo di essere ferma nelle proprie posizioni, evidentemente decisero di soprassedere alla presentazione ma, non appena compiuto il passaggio elettorale di rinnovamento dell'Amministrazione comunale... eccoli pronti a presentare il progetto!
Dato che la nuova maggioranza fa riferimento ad un programma elettorale nel quale, comunque, ci si impegna ad opporsi a nuovi impianti di trattamento rifiuti, non si può pensare che essi si attendessero un'accoglienza più favorevole da parte dell'Amministrazione comunale. Essi, probabilmente, contavano invece sui tempi di reazione potenzialmente rallentati di una nuova Amministrazione e sulla scadenza dei tempi nel pieno del periodo feriale.
È quindi con sincero apprezzamento che accogliamo la decisione di portare in tempo utile la discussione sull'argomento all'attenzione del Consiglio comunale, come auspicato anche dalla nostra interrogazione del 23 giugno.
Temiamo però che il testo proposto rischi di essere troppo generico e, per questo, di contribuire ad indebolire di fatto il ruolo del Comune di Trezzo ed a lasciare mano libera alla Regione.
Nel testo depositato, addirittura, non veniva neppure espresso un parere negativo; ora abbiamo ricevuto un nuovo testo che, recependo le richieste dei Sindaci dei Comuni contermini, esplicita l'opposizione: ben venga, ma permetteteci di esprimere l'auspicio che questa modalità, che vede il deposito di uno schema di delibera ancora bisognoso di sostanziali correzioni, già ripetutosi due volte, sia solo dovuto all'inesperienza dei primi Consigli e non debba diventare la normalità.
Veniamo al merito della nostra valutazione riguardo alla debolezza della proposta ed alla necessità di integrazioni che possano rendere la delibera sufficientemente efficace...
Prima di tutto, le osservazioni dei tecnici sono tutte (o quasi) pienamente condivisibili, ma sono tali da permettere una relativamente semplice soluzione tramite approfondimenti ed integrazioni documentali (ampliamenti dello studio, integrazione dello studio di incidenza sul SIC, etc.) e rischiano, se non adeguatamente integrate da un parere più specificatamente politico-amministrativo di avere un effetto boomerang: ovvero di indicare la via per integrazioni che darebbero titolo di approvare il progetto, avendo tenuto conto delle osservazioni comunali.
Solo il punto relativo all'analisi epidemiologica non ha queste caratteristiche, ma, purtroppo, potrebbe essere facilmente accantonabile, in quanto non è realisticamente e tecnicamente realizzabile un'analisi epidemiologica di qualche rilevanza con le dimensioni territoriali e temporali relative all'impianto di Trezzo: tenendo conto del numero di abitanti coinvolti, dell'elevata percentuale di popolazione di recente insediamento nell'area e dei tempi di sviluppo delle patologie, non esiste il campione statistico minimamente sufficiente.
Infine, il vero nodo primario della discussione non è se il progetto e lo studio siano ben fatti: questa verifica dev'essere ovviamente condotta approfonditamente, ma ho pochi dubbi che i proponenti siano in grado di adeguare il progetto e lo studio alle “migliori tecniche disponibili”, come prescrive la normativa. Il vero nodo primario è la decisione se realizzare l'ampliamento a Trezzo insieme od in alternative ad altre soluzioni impiantistiche conformi al Piano rifiuti.
È fondamentale a nostro parere spostare preliminarmente la discussione su questo piano: si tratta di un piano che non vede la società Prima come controparte, ma di un piano nel quale il rapporto di aperta ed esplicita discussione tra le istituzioni ai vari livelli coinvolte risulta fondamentale.
Risulta quindi necessario, come detto, integrare la proposta di osservazioni con tre elementi essenziali, perché possano essere condivisibili ed efficaci e non rischino di trasformarsi in una delega in bianco alla Regione:
1. l'impegno ad opporsi effettivamente in conformità al parere negativo;
2. la richiesta alla Regione di aprire preliminarmente il tavolo realtivo alle scelte impiantistiche e localizzative;
3. la rivendicazione del ruolo vincolante del parere comunale, derivante dalla titolarità della concessione relativa all'impianto esistente che, allo scadere della convenzione diventerà di piena proprietà del Comune di Trezzo e, quindi, anche dalla tutela di specifici interessi contrattuali.
Poiché vogliamo ritenere che le carenze nella formulazione della proposta di delibera siano esclusivamente da addebitare alla breve esperienza dell'Amministrazione in carica ed alla ristrettezza dei tempi, siamo fiduciosi che le nostre indicazioni saranno accolte nello spirito di una piena e trasparente collaborazione.

lunedì 3 agosto 2009

INCENERITORI E NANOPATOLOGIE

Stefano Montanari – Direttore Scientifico del laboratorio Nanodiagnostics
Via E. Fermi, 1/L – 41057 San Vito (Modena)
www.nanodiagnostics.it


Ormai non esiste più alcun dubbio a livello scientifico: le micro- e nanoparticelle, comunque prodotte, una volta che siano riuscite a penetrare nell’organismo innescano tutta una serie di reazioni che possono tramutarsi in malattie. Le nanopatologie, appunto.
Se è vero che le manifestazioni patologiche più comuni sono forme tumorali, è altrettanto vero che malformazioni fetali, malattie infiammatorie, allergiche e perfino neurologiche sono tutt’altro che rare. A prova di questo, basta osservare ciò che accade ai reduci, militari o civili che siano, delle guerre del Golfo o dei Balcani o a chi sia scampato al crollo delle Torri Gemelle di New York e di quel crollo ha inalato le polveri.
“Comunque prodotte”, ho scritto sopra a proposito di queste particelle che sono inorganiche, non biodegradabili e non biocompatibili. E l’ultimo aggettivo è sinonimo di patogenico. Il fatto, poi, che siano anche non biodegradabili, vale a dire che l’organismo non possieda meccanismi per trasformarle in qualcosa di eliminabile, rende l’innesco per la malattia “eterno”, dove l’aggettivo eterno va inteso secondo la durata della vita umana.
Le particelle di cui si è detto hanno dimensioni piccolissime, da qualche centesimo di millimetro fino a pochi milionesimi di millimetro, e più queste sono piccole, più la loro capacità di penetrare intimamente nei tessuti è spiccata; tanto spiccata da riuscire perfino, in alcune circostanze e al di sotto di dimensioni inferiori al micron (un millesimo di m millimetro), a penetrare nel nucleo delle cellule senza ledere la membrana che le avvolge. Come questo accada sarà il tema di un incipiente progetto di ricerca europeo che vedrà coinvolto come coordinatore il nostro gruppo.
Se è vero che la natura è una produttrice di queste polveri, e i vulcani ne sono un esempio, è pure vero che le polveri di origine naturale costituiscono una frazione minoritaria del totale che oggi si trova sia in atmosfera (atmosfera significa ciò che respiriamo) sia depositato al suolo, ed è pure vero che la loro granulometria media è, tutto sommato, relativamente grossolana.
È l’uomo il grande produttore di particolato, soprattutto quello più fine. Questo perché la tecnologia moderna è riuscita ad ottenere a buon mercato temperature molto elevate a cui eseguire le più svariate operazioni, e, in linea generale e a parità di materiale bruciato, più elevata è la temperatura alla quale un processo di combustione avviene, minore è la dimensione delle particelle che ne derivano. A questo proposito, occorre anche tenere conto del fatto che ogni processo di combustione, nessuno escluso, produce particolato, sia esso primario o secondario. Per particolato primario s’intende quello che nasce direttamente nel crogiolo, per secondario, invece, quello che origina dalla reazione tra i gas esalati dalla combustione (tra gli altri, ossidi di azoto e di zolfo) e la luce, il vapor d’acqua e i composti principalmente organici che si trovano in atmosfera.
Al momento attuale, la legge prescrive che l’inquinamento particolato dell’aria sia valutato determinando la concentrazione di particelle che abbiano un diametro aerodinamico medio di 10 micron - le ormai famose PM10 - e prescrive che la valutazione avvenga per massa. Nulla si dice ancora, invece, a proposito delle polveri più sottili: le PM2,5 (cioè particelle con un diametro aerodinamico medio di 2,5 micron), le PM1 (diametro da 1 micron) e le PM0,1 (diametro da 0,1 micron). Sono proprio quelle le polveri realmente patogene, con una patogenicità che cresce in modo quasi esponenziale con il diminuire del diametro. E per avere un’idea degli effetti sulla salute di queste poveri occorre che le particelle siano non pesate ma classificate per dimensione e contate. Dal punto di vista pratico, la massa di una particella da 10 micron corrisponde a quella di 64 particelle da 2,5 micron, oppure di 1.000 da un micron, oppure, ancora, a quella di 1.000.000 di particelle da 0,1 micron. Perciò, valutare il particolato in massa e non per numero e dimensione delle particelle non dà indicazioni utili dal punto di vista sanitario e può, anzi, essere fuorviante.
Venendo al problema dell’inquinamento da rifiuti, è ovvio che questi debbano, in qualche modo, essere smaltiti.
A questo punto, è necessario ricordare la cosiddetta legge di Lavoisier o della conservazione della massa. Questa recita che in una reazione chimica la massa delle sostanze reagenti è uguale alla massa dei prodotti di reazione. Il che significa che, secondo le leggi che regolano l’universo, noi riusciamo solo a trasformare le sostanze, ma non ad annullarne la massa.
Ciò che avviene quando s’inceneriscono i rifiuti, dunque, altro non è se non la loro trasformazione in qualcosa d’altro, e questa trasformazione è ottenuta tramite l’applicazione di energia sotto forma di calore.
Stante tutto ciò che ho scritto sopra e che è notissimo sia tra gli scienziati sia tra gli studenti delle scuole medie, se noi bruciamo l’immondizia, altro non facciamo se non trasformarla in particelle tanto piccole da farle scomparire alla vista e, con i cosiddetti “termovalorizzatori” – una parola che esiste solo in Italiano e che evoca l’idea ingenuamente falsa che si ricavi valore economico dall’operazione – la trasformazione produce particelle ancora più minute e, dunque, più tossiche.
Malauguratamente, non esiste alcun tipo di filtro industriale capace di bloccare il particolato da 2,5 micron o inferiore a questo, ma, dal punto di vista dei calcoli che si fanno in base alle leggi vigenti, questo ha ben poca importanza: il “termovalorizzatore” produce pochissimo PM10 (peraltro, la legge sugl’inceneritori prescrive ancora la ricerca delle cosiddette polveri totali ed è, perciò, ancora più arretrata) e la quantità enorme di altro particolato non rientra nelle valutazioni. Ragion per cui, a norma di legge l’aria è pulita. Ancora malauguratamente, tuttavia, l’organismo non si cura delle leggi e le patologie da polveri sottili (le PM10 sono tecnicamente polveri grossolane), un tempo ignorate ma ora sempre più conosciute, sono in costante aumento. Tra queste, le malformazioni fetali e i tumori infantili.
Tornando ala legge di Lavoisier, uno dei problemi di cui tener conto nell’incenerimento dei rifiuti è la quantità di residuo che si ottiene. Poiché nel processo d’incenerimento occorre aggiungere all’immondizia calce viva e una rilevante quantità d’acqua, da una tonnellata di rifiuti bruciata escono una tonnellata di fumi, da 280 a 300 kg di ceneri solide, 30 kg di ceneri volanti (la cui tossicità è enorme), 650 kg di acqua sporca (da depurare) e 25 kg di gesso. Il che significa il doppio di quanto si è inteso “smaltire”, con l’aggravante di avere trasformato il tutto in un prodotto altamente patogenico. E in questo breve scritto si tiene conto solo del particolato inorganico e non di tutto il resto, dalle diossine (ridotte in quantità ma non eliminate dall’alta temperatura), ai furani, agl’idrocarburi policiclici, agli acidi inorganici (cloridrico, fluoridrico, solforico, ecc.), all’ossido di carbonio e quant’altro.
Affermare, poi, che incenerire i rifiuti significa non ricorrere più alle discariche è un ulteriore falso, dato che le ceneri vanno “smaltite” per legge (decreto Ronchi) in discariche per rifiuti tossici speciali di tipo B1.
Si mediti, poi, anche sul fatto che l’incenerimento comporta il mancato riciclaggio di materiali come plastiche, carta e legno. I “termovalorizzatori” devono funzionare ad alta temperatura e, per questo, hanno bisogno di quei materiali che possiedono un’alta capacità calorifica, vale a dire proprio le plastiche, la carta e il legno che potrebbero e dovrebbero essere oggetto di tutt’altro che difficile riciclaggio.
Tralascio qui del tutto il problema economico perché non rientra nell’argomento specifico, ma il bilancio energetico è fallimentare e, se non ci fossero le tasse dei cittadini a sostenere questa forma di trattamento dei rifiuti, a nessuno verrebbe mai l’idea di costruire impianti così irrazionali.
Rimandando per un trattamento esaustivo dell’argomento ai numerosi testi che lo descrivono compiutamente, compresi i siti Internet dell’ARPA e di varie AUSL, la conclusione che qualunque scienziato non può che trarre è che incenerire i rifiuti è una pratica che non si regge su alcun razionale. Ma, al di là della scienza, il sensus communis del buon padre di famiglia che per i Romani era legge può costituire un’ottima guida. Usare i cosiddetti “termovalorizzatori” spacciandoli per un miglioramento tecnico, poi, non fa che peggiorare la situazione dal punto di vista del nanopatologo, ricorrendo questi a temperature più elevate.
Perciò, una pratica simile non può essere in alcun modo presa in considerazione come alternativa per la soluzione del problema legato allo smaltimento dei rifiuti, se non altro perché i rifiuti non vengono affatto smaltiti ma raddoppiati come massa e resi incomparabilmente più nocivi.

giovedì 30 luglio 2009

Vivi Vaprio chiede una convocazione urgente del Consiglio Comunale

Vaprio d’Adda 30/07/2009
Oggetto: comunicazione urgente al Sindaco

Egr. Signor Sindaco
Siamo venuti a conoscenza del progetto di ampliamento del termovalorizzatore di Trezzo sull’Adda, vista l’importanza di tali argomenti, con le conseguenze che tale ampliamento può avere sulla qualità di vita dei cittadini, sulla loro salute e sull’ambiente in cui vivono, crediamo sia necessario convocare il Consiglio Comunale in tempi brevi per affrontare tale tema in sede di consiglio.
Siamo altresì a conoscenza del termine del 10 agosto 2009 per avanzare osservazioni a tale progetto.
Pertanto le chiediamo di convocare il Consiglio Comunale nei giorni seguenti alla data della presente lettera,rispettando la seguente condizione : entro e non oltre il giorno venerdì 7 agosto 2009
Avanziamo una interpellanza a tale proposito chiedendo che lei riferisca in consiglio comunale le intenzioni della sua amministrazione riguardo il progetto in oggetto, nonché un aggiornamento completo sulle comunicazioni ufficiali avute con le amministrazioni dei paesi limitrofi coinvolti in tale progetto e i provvedimenti avanzati.
Infine chiediamo che ci vengano trasmesse quanto prima informazioni riguardo al progetto di ampliamento presentato, con tutti i dati del progetto in suo possesso.
Nel ribadire la ferma volontà di Vivi Vaprio di tutelare la qualità di vita dei cittadini e nel rispetto del ruolo istituzionale che la sua persona ricopre, la ringrazio per la risposta che vorrà fornirci.
Cordiali saluti
In rappresentanza di Vivi Vaprio,
Eugenio Galbiati
consigliere comunale

martedì 21 luglio 2009

Resoconto e riflessioni : Assemblea sull'inceneritore di Trezzo

di Lorella Carminati
IL TERMOVALORIZZATORE DI TREZZO: LASCIA O RADDOPPIA?

Il gruppo del Wwf “Oasi Le Foppe” di Trezzo ha organizzato poche sere fa un incontro su un argomento che ci riguarda tutti molto da vicino: il progetto di ampliamento del termovalorizzatore. Al tavolo dei relatori erano presenti l’Ing. Mario Grosso del Politecnico di Milano, Danilo Villa neo sindaco di Trezzo, Augusto Motta presidente commissione intercomunale di sorveglianza, Luca Mezzomo dell’associazione ospite. In sala c’erano anche sindaci e rappresentanti dei Comuni di Vaprio, Pozzo, Grezzago, formalmente invitati, insieme a esponenti dei gruppi di minoranza dell’attuale amministrazione trezzese, oltre a una discreta folla di cittadini dei vari comuni. Sono stati presentati i dati di uno studio effettuato sui sistemi integrati di termovalorizzazione, i principi fondamentali della normativa europea in materia di smaltimento (direttiva 2008/98 CE art. 4), infine si è tentata una valutazione del progetto alla luce delle informazioni a disposizione.
Di fatto la notizia cala sul territorio come una sgradita sorpresa. Pare che non se ne sapesse granché, se Villa ha dichiarato di averne scoperto l’esistenza dopo il suo insediamento e Orlandi di aver appreso la notizia dai giornali. ( Ma sarà vero ?)
Che cosa abbiamo saputo :
Secondo le dichiarazioni fatte, il progetto prevede il raddoppiamento della capacità di “trattamento” del termovalorizzatore. Il nuovo fabbricato sarebbe tre volte più grande e alto quanto metà del camino attuale. Un mostro che si divorerebbe alcune decine di migliaia di metri quadrati di prati, con un impatto visivo traumatico. La nuova potenza produttiva, eccedente rispetto alla necessità totale della provincia, attirerebbe un flusso di materiali prodotti da soggetti “non privati”: fanghi, rifiuti ospedalieri ecc. e potrebbe ricevere i rifiuti proveniente da aree extraregionali in emergenza, da smaltire, in deroga al principio di autosufficienza provinciale, in virtù di una concordata quota di solidarietà, L’impianto non è cogenerativo, come l’attuale produrrebbe cioè solo energia elettrica, non sfruttando il calore per fornire il teleriscaldamento. Il flusso veicolare indotto aumenterebbe di 100 veicoli/giorno, in gran parte mezzi pesanti.
Infine pare che non sia stata fatta una valutazione sull’impatto ambientale, né di rischio sulla catena alimentare e non sia stata considerata la presenza del mercurio come fattore inquinante.
D’altra parte, però, il nuovo impianto, grazie all’uso di moderne tecnologie, consentirebbe un’emissione a camino uguale all’attuale, potrebbe essere convertito per produrre anche il teleriscaldamento, potrebbe diminuire la quantità di scorie recuperando il ferro e i materiali non ferrosi e conferendo i materiali inerti ai cementifici. Tutte attività in accordo con le direttive dell’Unione Europea che indicano, fra gli obiettivi da raggiungere, lo smaltimento in discarica pari a zero e la massimizzazione del recupero energetico.
Nulla si è detto delle eventuali future contropartite economiche a favore dei Comuni interessati.
Per quanto riguarda l’ambiente e il monitoraggio dei fattori inquinanti, sono disponibili i dati rilevati sull’emissione del termovalorizzatore. La commissione intercomunale di sorveglianza esercita un controllo sui rilevamenti, sulle attività e lo stato degli impianti. Tutti i dati percentuali indicano che le concentrazioni sono abbondantemente sotto i livelli massimi previsti dalla legge. MA i livelli di legge sono garanzia di assoluta non pericolosità ? Di fatto non sappiamo come l’attività del termovalorizzatore abbia influito sul nostro territorio in questi anni: pare non ci sia uno studio sull’impatto ambientale. Non sappiamo se la qualità della nostra aria, della terra e dell’acqua è stata modificata . Non sappiamo se la nostra salute è stata in qualche modo compromessa. Pare infatti che non esistano studi epidemiologici sulla popolazione della zona.
In parole povere, propongono il raddoppio di qualcosa di cui sappiamo in verità ben poco. Pare comunque che il progetto sia in fase di valutazione e che ci sia margine di manovra per i Comuni coinvolti, di prendere posizione.

Che cosa facciamo :
Non c’è molto tempo da perdere. L’iter burocratico fissa per l’11 di agosto la scadenza del primo round. Per tale data, infatti, i Comuni interessati devono esprimere i loro pareri a riguardo.
Almeno nelle dichiarazioni su un punto sono tutti d’accordo, sindaci e vicesindaci, minoranze e associazioni, tutti esprimono la volontà di fare fronte comune e di voler sapere di più sulla faccenda: più informazioni, più dati significativi, soprattutto riguardo all’impatto ambientale e alla salute dei cittadini. Il sindaco Orlandi ha dichiarato che, pur nel rispetto del piano rifiuti condiviso, dovrebbero essere molto convincenti le motivazioni della Provincia, se volesse imporre l’operazione di ampliamento. La situazione non è più quella di dieci anni fa, allora l’emergenza era fattore preponderante. Il problema poi non è solo del Comune di Trezzo, o Grezzago, ma riguarda una vasta area, pertanto Orlandi ha proposto di operare per aprire anche alle altre amministrazioni della zona la partecipazione al tavolo delle trattative sovra-comunali. E parlando di coinvolgimenti, è da segnalare una nuova voce, quella del Comune di Fara d’Adda, che ha testimoniato di partecipare al “godimento” degli effluvi del termovalorizzatore, specialmente in presenza di certe condizioni atmosferiche.
C’è un altro protagonista della storia, che citiamo per ultimo, ma, temiamo, non per la sua minore importanza nelle dinamiche della futura trattativa. E’ il Gruppo Falck, che controlla la società di gestione dell’impianto di Trezzo. Di fatto per il gruppo questo è un business molto interessante, se consideriamo che il termovalorizzatore, con un giro d’affari annuo per 45 milioni, ha prodotto utili per 18 milioni di Euro.
C’è parecchio lavoro da fare, si può cominciare dando un’occhiata al sito www.nanodiagnostics.it che riporta alcuni articoli di studiosi sugli effetti delle emissioni degli inceneritori.

martedì 7 luglio 2009

Anche i Vapriesi sono coinvolti....


Dall'Associazione WWF Le Foppe

Vogliono (PRIMA s.r.l . gruppo Falck) raddoppiare l’inceneritore di Trezzo.
Il WWF organizza un’Incontro pubblico per: Informare, capire, e valutare
Sarà presente all’incontro il Dott. Mario Grosso (Politecnico Milano),
il Sindaco di Trezzo . Sono stati invitati anche i sindaci
di Grezzago Vaprio d’Adda e Pozzo e i rappresentati di Vivere Trezzo e Più Trezzo.
Giovedì 16 Luglio ore 21.00
presso la sala della Società operaia
Data l’importanza del tema
tutti i cittadini sono invitati a partecipare!
www.oasilefoppe.it

mercoledì 1 luglio 2009

la banda in vetrina

clicca sull'immagine per ingrandire

lunedì 22 giugno 2009

domenica 21 giugno 2009

DISCORSO DEL CAPOGRUPPO DI VIVIVAPRIO PIERANGELO MARGUTTI AL PRIMO CONSIGLIO COMUNALE : 19 GIUGNO 2009



Vorrei iniziare con dei ringraziamenti, che ritengo doverosi:
- Ringrazio tutti i cittadini che hanno creduto in noi e l’hanno dimostrato dandoci il loro voto e la loro fiducia.
- Ringrazio quanti hanno accettato il mio invito e concorso alla creazione della nuova e giovane lista civica “Vivi Vaprio”.
Quanti hanno speso energie, tempo, impegno, dedizione e idee nell’elaborare e proporre il nostro ambizioso programma, misurato sulle reali e molteplici esigenze di Vaprio e dei vapriesi.
Credetemi, ho avuto a disposizione una squadra fantastica, che
ringrazio con commozione. Una squadra, unita nei valori e nelle idee,
che mi sarà vicina anche in questo cammino di opposizione.
-Ringrazio tutte le persone che hanno dedicato del tempo per leggere
realmente il nostro programma amministrativo e che hanno ascoltato
davvero quello che avevamo da dire.
-Ringrazio quanti, pur nella diversità di idee e opinioni, hanno saputo
mantenere vivo con noi un rapporto di dialogo e stima reciproca.
• Come in ogni democrazia che si rispetti, abbiamo preso atto e
rispettiamo la scelta fatta dai cittadini, ma Cari Colleghi ci preme
ricordarVi che 2069 elettori, quindi più del 50%:
-hanno detto NO, a nostro parere, al vostro modello di gestione del
paese e del territorio;
- hanno detto NO all’utilizzo di aree verdi per la costruzione di edifici di
dubbio interesse ed utilità collettiva o al loro discutibile
posizionamento;
- hanno detto NO ai progetti pensati senza criteri di logica ed effettiva
esigenza collettiva, al solo fine di accontentare un costruttore piuttosto
che un altro;
- hanno detto NO all’assenza di veri progetti e spazi dedicati ai giovani
e agli anziani non più auto-sufficienti, allo sport e al tempo libero;
- hanno detto NO al continuo costruire senza quasi tener conto della
bellezza paesaggistica, del rispetto degli spazi a verde, della
creazione preventiva di adeguati servizi per il cittadino (come strade,
parcheggi, piste ciclabili), senza tener conto che, se si deve costruire
un nuovo ambito abitativo, lo si può pensare ad impatto “zero”, ovvero
con criteri di sostenibilità ambientale.
- hanno detto NO all’abbandono del centro storico, alla quasi totale
assenza di negozi e alla fatiscenza e trascuratezza degli immobili.
Senza contare che il prossimo spostamento della biblioteca civica
impoverirà ancor di più il valore del centro storico, e pertanto cosa
darà l’occasione alla gente di passeggiare come un tempo nell’antico
cuore vapriese?
- hanno detto NO al fatto che non si è dato corso alle promesse fatte e
all’impegno preso per risolvere il problema del traffico cittadino,
impegno che garantì allora, come ha garantito adesso, numerosissimi
voti alla Lista Civica Vapriese, (anche se a quanto pare se ne sono
resi conto tutti tranne i membri del comitato viabilità).
-hanno detto NO ad un certo modo di amministrare guardando la
gente dall’alto in basso.
Da una analisi anche superficiale delle preferenze ottenute dalla “Lista
Civica Vapriese” risulta evidente che anche la maggioranza di quanti
hanno espresso un voto in vostro favore non se l’è sentita di rinnovare
la fiducia alla compagine amministrativa precedente: lo dimostra il
fatto che quattro importanti componenti della passata
amministrazione, compreso il Vostro più attivo e presente assessore,
non hanno ottenuto le preferenze necessarie per partecipare al
consiglio comunale.
Tutte queste considerazioni, sommate al fatto che purtroppo o per
fortuna, dipende dal punto di vista, il voto politico e di partito ha avuto
un peso enorme anche a livello comunale, dovrebbero farVi riflettere
attentamente sul Vostro operato passato e futuro.
Avete costruito una lista politica e partitica finalizzata ad una sicura
vittoria elettorale.
Pertanto, a questo proposito, i miei più sinceri auguri non possono
che andare all’unico consigliere leghista sulle cui spalle pesa la
grande responsabilità data dal forte contributo che la Lega Nord ha
dato a questa Lista Civica in termini di voti.
• Infine voglio chiarire a tutti che “VIVI VAPRIO” è una realtà viva,
forte, seria, che continuerà ad essere presente per i suoi concittadini;
-Saremo garanti dell’operato di chi è stato chiamato a rappresentare
al meglio il nostro paese;
-Formeremo un’opposizione attiva, partecipe e costruttiva;
-Valuteremo le proposte, ascolteremo i bisogni di tutti e manterremo
aperto il dialogo con l’Amministrazione e con i vapriesi…con tutti i
vapriesi.
-Ci impegneremo per valorizzare le potenzialità di questo alto
strumento democratico che è il consiglio comunale, strumento di
controllo, verifica e proposta, senza ridurlo ad un mero gioco delle
parti o ad una recita dell’alzata di mano.
-Vivremo questa esperienza amministrativa, ricordando sempre di
dover essere modello di etica, senso civico e morale per i nostri
cittadini.
Qui…insieme…nel rispetto reciproco e delle rispettive
competenze…possiamo costruire la nuova Vaprio.
Grazie!

giovedì 18 giugno 2009

martedì 16 giugno 2009

A V V I S O
nella Sede Municipale
il giorno 19 GIUGNO 2009, alle ore 21.00,
è convocato in sessione straordinaria
IL CONSIGLIO COMUNALE
per trattare in seduta pubblica, il seguente

ORDINE DEL GIORNO

1. Convalida dei Consiglieri eletti nella consultazione elettorale del 6/7
giugno 2009 ed eventuali surrogazioni;
2. Giuramento del Sindaco eletto nella consultazione elettorale del 6/7 giugno
2009;
3. Comunicazione nomina Assessori comunali e presentazione al Consiglio
delle linee programmatiche;
4. Nomina della Commissione Elettorale Comunale.
Il Sindaco
(Roberto Orlandi

sabato 13 giugno 2009

venerdì 12 giugno 2009