“Davide è il ragazzo della via
Gluck del sud, periferia di cratere vulcanico. Là dove c’era
libero pascolo ora brulica l’edilizia più spietata contro i suoi
abitanti” (Erri De Luca) E’ la storia di Davide Cerullo,
cresciuto a Scampia, passato attraverso la malavita e rinato a un
presente di grande coraggio.
Chi c’era venerdì nell’auditorium
della nostra Biblioteca - non abbastanza capiente per tutti gli
intervenuti - ha vissuto un’esperienza forte. Sì, perché i
racconti di vita vissuta sono senza dubbio molto convincenti ed
emotivamente impressionanti, per qualcuno sconvolgenti. In
particolare quando ci portano faccia a faccia con quel mondo che noi,
qui al nord, siamo abituati a guardare in televisione, almeno così
crediamo.
Non farò qui la cronaca di una
serata di deciso valore, fortunati quelli che hanno partecipato.
Davide Cerullo, il “ragazzo della Via Gluck “del sud, come l’ha
definito De Luca, è ora votato, con una determinazione che
impressiona, a una nuova causa: dare una possibilità diversa a
bambini e ragazzini di Scampia, dare un luogo dove creare spazio e
sostegno educativo alla crescita di bambini che non sono nati con la
camorra nel DNA. Un’ esperienza di vita ,quella di Cerullo, al
netto di convinzioni o credo religiosi, davvero impressionante.
Sono stati tanti i concetti
profondi, e semplici a un tempo, su cui Davide mi ha spinto a
meditare, fra i molti uno mi ha colpito: “ E’ il luogo che fa il
bambino…, il bello fuori rende bello il dentro”. Allora non è
tempo sprecato tentare di costruire qualcosa di bello e accogliente
per i propri bambini e - al contrario - è pericoloso realizzare
qualcosa di brutto e trascurato, un tetto sopra la testa evvia.
Sì, sto
pensando alla nuova scuola e a quanto sarà importante per i nostri
bambini. E dopo aver sentito Davide Cerullo, la convinzione aumenta,
come aumenta la certezza che la cultura sia l’unica arma di
riscatto: vale tragicamente per i bambini di Scampia, ma non
illudiamoci, vale anche qui, al nord, dove il pericolo è più
subdolo, e la criminalità organizzata, mafia, camorra o quello che
sia, non si manifesta alla luce del sole, ma magari siede nei
consigli di amministrazione. Ovviamente i vapriesi, e la serata di
venerdì lo ha dimostrato, fanno il tifo per Davide Cerullo, spero
che sia possibile fare qualcosa di concreto per lui. E gratitudine va
agli organizzatori della serata e all’Amministrazione che ha
portato Davide e la sua storia forte nelle scuole del nostro Comune.
Sarà sempre più difficile “chiudere gli occhi e fingere che non
sia successo niente” anche questo – ha detto Davide - è essere
mafiosi.
L.C.
L.C.