lunedì 29 febbraio 2016

La cultura è l'unica arma di riscatto


“Davide è il ragazzo della via Gluck del sud, periferia di cratere vulcanico. Là dove c’era libero pascolo ora brulica l’edilizia più spietata contro i suoi abitanti” (Erri De Luca) E’ la storia di Davide Cerullo, cresciuto a Scampia, passato attraverso la malavita e rinato a un presente di grande coraggio.
Chi c’era venerdì nell’auditorium della nostra Biblioteca - non abbastanza capiente per tutti gli intervenuti - ha vissuto un’esperienza forte. Sì, perché i racconti di vita vissuta sono senza dubbio molto convincenti ed emotivamente impressionanti, per qualcuno sconvolgenti. In particolare quando ci portano faccia a faccia con quel mondo che noi, qui al nord, siamo abituati a guardare in televisione, almeno così crediamo.
Non farò qui la cronaca di una serata di deciso valore, fortunati quelli che hanno partecipato. Davide Cerullo, il “ragazzo della Via Gluck “del sud, come l’ha definito De Luca, è ora votato, con una determinazione che impressiona, a una nuova causa: dare una possibilità diversa a bambini e ragazzini di Scampia, dare un luogo dove creare spazio e sostegno educativo alla crescita di bambini che non sono nati con la camorra nel DNA. Un’ esperienza di vita ,quella di Cerullo, al netto di convinzioni o credo religiosi, davvero impressionante.
Sono stati tanti i concetti profondi, e semplici a un tempo, su cui Davide mi ha spinto a meditare, fra i molti uno mi ha colpito: “ E’ il luogo che fa il bambino…, il bello fuori rende bello il dentro”. Allora non è tempo sprecato tentare di costruire qualcosa di bello e accogliente per i propri bambini e - al contrario - è pericoloso realizzare qualcosa di brutto e trascurato, un tetto sopra la testa evvia.
Sì, sto pensando alla nuova scuola e a quanto sarà importante per i nostri bambini. E dopo aver sentito Davide Cerullo, la convinzione aumenta, come aumenta la certezza che la cultura sia l’unica arma di riscatto: vale tragicamente per i bambini di Scampia, ma non illudiamoci, vale anche qui, al nord, dove il pericolo è più subdolo, e la criminalità organizzata, mafia, camorra o quello che sia, non si manifesta alla luce del sole, ma magari siede nei consigli di amministrazione. Ovviamente i vapriesi, e la serata di venerdì lo ha dimostrato, fanno il tifo per Davide Cerullo, spero che sia possibile fare qualcosa di concreto per lui. E gratitudine va agli organizzatori della serata e all’Amministrazione che ha portato Davide e la sua storia forte nelle scuole del nostro Comune. Sarà sempre più difficile “chiudere gli occhi e fingere che non sia successo niente” anche questo – ha detto Davide - è essere mafiosi.
L.C.