lunedì 23 novembre 2009

CONSIGLIO COMUNALE

A V V I S O
nella Sede Municipale
venerdì, 27 novembre 2009, alle ore 20.30,
è convocato in sessione straordinaria
IL CONSIGLIO COMUNALE
per trattare in seduta pubblica, il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Comunicazioni del Sindaco;
2. Approvazione verbali della seduta precedente;
3. Mozione presentata dai Consiglieri Verna, Ghidetti, Colombo, Concari e Della Vedova avente per oggetto: “Crocefisso nelle aule scolastiche”;
4. Interpellanze presentate dal capogruppo “Vivi Vaprio” aventi per oggetto: “Investimenti su interventi di opere pubbliche” “Proiezione incremento abitanti 2010/2014”;
5. Approvazione Variazione n. 5 – Assestamento generale al Bilancio di Previsione 2009;
6. Presa d’atto della trasformazione della forma giuridica dell’A.T.O. della Provincia di Milano da Convenzione a Consorzio e approvazione della Convenzione istitutiva e dello Statuto Consortile.

Vaprio d’Adda, 20 novembre 2009
Il Sindaco
(Roberto Orlandi

8 commenti:

  1. che bello il dipinto di Vaprio che avete messo sulla prima pagina del blog. Posso sapere chi l'ha eseguito e se e dove è possibile acquistarne una copia? grazie

    Gian Paolo

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  2. Vanvitelli Gaspare, nome con cui è noto in Italia, il pittore olandese Gaspar Van Wittel, detto Gaspare degli occhiali (Amersfoort 1655- Roma 1736). Per quanto venisse a Roma ancora molto giovane (1674), già in patria aveva ricevuto una solida preparazione pittorica, acquistata oltre per che gli insegnamenti del suo maestro Matthias Withoos ache dall'esser vissuto nell'ambiente in cui operava Vermeer. Si capisce perciò perché l'eclettico ambiente romano, sensibile ancora alle tradizioni di Pietro da Corona o del paesaggio classico di Poussin e di Dughet, egli rimanesse aderente al gusto minuto e realistico della tradizione olandese. I Lunghi viaggi in Italia gli dettero modo di eseguire numerosissime vedute, notevoli per la loro ampiezza e la loro precisione. Per avere immagini di Milano, delle sue strade e dei suoi edifici, si devono aspettare gli anni successivi la peste del 1630. Prima si avevano vedute dettagliate ma laconiche dal punto di vista descrittivo. Poco meno di un secolo dopo, le esigenze della cartografia e vedutistica, trovarono in Marc'Antonio Dal Re (1697-1783) un interprete molto prolifico. Grande interesse per le opere di alcuni paesaggi vedutisti attivi in Italia nel 700 si notava nella raccolta formata da Giuseppe Pozzobelli (1697-1783), arcivescovo della diocesi milanese, e in quella di Gian Matteo Pertusani, altro ecclesiastico, zio di quel Carlo che formò le più cospicue biblioteche private cittadine. Fu proprio questo Pozzobonelli, che dal 1744 fino alla sua morte, si impegnò per ottenere una collezione destinata alla città. Questi collezionisti, infatti si resero conto che le vedute di Milano di Torre, Serviliano Latuada e Dal Re, non potevano competere con ciò che avveniva nel resto dell'Europa, tra fine 600 e primi decenni del 700. In questa ottica va spiegata la breve ma intensa attività lombarda di Gaspar Van Wittel; egli giunse in Italia anche per studiarne la tradizione e la cultura: si recò dapprima a Roma e a Napoli, in seguito a Verona, Venezia, Padova, Bologna. Infine intorno al 1690, nel nord Italia iniziò una serie di vedute dipinte, partendo da isole possedute dalla famiglia Borromeo sul lago Maggiore. E così ebbero molta fortuna certi luoghi, nelle memorie di molti viaggiatori che raggiungevano l'Italia dai passi alpini del Sempione e del Gottardo. Il pittore olandese, uno dei padri nobili del Vedutismo settecentesco, si spinse poi in parecchie località lombarde, luoghi d'acque adatti per un ritratto dal vero, come documento le sue vedute di Vaprio d'Adda, dove forse vi giunse anche attratto dalla grande eredità lasciata da Leonardo da Vinci in casa Melzi. Al 1719 risale un suo dipinto proprio di Vaprio, con una bella veduta del corso dell'Adda e del Naviglio, con tanto di tradizionali barconi. Si dice che Van Witel rimase alquanto colpito dalla bellezza dei paesaggi italiani, tanto da decidere di trascorrervi il resto della sua vita, spostandosi e diventando poi padre dell'architetto Vanvitelli - si nota il nome del padre storpiato e italianizzato- che farà poi notare con il progetto per la reggia Caserta. Il quadro che rappresenta la veduta vapriese è ora conservato nelle raccolte della Pinacoteca di Brera a Milano.

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  3. Gian Paolo dai, fai girare l'economia, caccia la lira e compra il dipinto!!! ;-) Simone

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  4. caspita, ma il punto 3 all'ordine del giorno è fenomenale.... niente di più importante da discutere a Vaprio??? Simone

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  5. a ragà, al massimo mi posso comprare una "copia d'autore", l'originale non posso ancora permettermelo.... per ora.
    Se sapete dove indirizzarmi per un eventuale acquisto, vi ringrazio.
    ciao

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  6. Ti conviene copiare la foto dal seguente sito e stamparla :
    http://digilander.libero.it/regiacamera/opere_van.htm
    Ciao

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  7. Il Crocifisso nelle aule scolastiche rappresenta la Nostra cultura, la Nostra tradizione, la Nostra religione. Non sono forse cose importanti?

    Magari Simone non è di religione cristiana, ci dirà a quale religione appartiene? Nel dubbio riusciremo a dormire??
    Ciccio Formaggio

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  8. Caro Ciccio Formaggio, non capisco cosa c'è di così terribile nell'aver scritto che, con tutti i problemi che possiamo avere in paese, probabilmente quello dei crocifissi è il meno importante (visto che tra l'altro non è nemmeno stato sollevato). Voglio farti passare comunque sonni tranquilli: ho ricevuto un'educazione cattolica, ho fatto la maggior parte dei sacramenti ma rimango dell'idea che il crocifisso è un simbolo religioso (nè culturale nè tradizionale)e che l'Italia è un paese Costituzionalmente Laico dove non esiste una Nostra religione ma solo una Nostra Costituzione.... Buona Notte e buon riposo.
    P.s.: Comunque, nonostante l'educazione imposta e i sacramenti fatti....no, non credo in Dio o, quantomeno, non in quello in cui credi tu. Okkio agli inkubi adesso!!!!! Simone

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