domenica 24 gennaio 2021

Risultanze istruttoria Città Metropolitana sull’insediamento logistico - NO assoggettato a VAS -

         


 

Avremo modo di esprimere la nostra opinione rispetto alle modalità ed ai comportamenti con cui si è giunti alla decisione di insediare un gigantesco polo logistico sul nostro territorio ,che inevitabilmente inciderà negativamente sulla qualità della vita dei cittadini a seguito di un consistente aumento di traffico e conseguentemente di inquinamento , per ora ci limitiamo a pubblicare le risultanze dell’ istruttoria di Città Metropolitana.



OGGETTO:

comune di Vaprio d’Adda.

RISULTANZE DELL’ISTRUTTORIA

Procedimento: Verifica di assoggettabilità alla Valutazione di Impatto Ambientale, ai sensi dell'art. 19 del D.Lgs. n.152/2006

SETTORE QUALITÀ DELL'ARIA, RUMORE ED ENERGIA SERVIZIO AZIONI PER LA SOSTENIBILITÀ TERRITORIALE

progetto di realizzazione di nuovo magazzino ad uso logistico, da realizzare in Vaprio d’Adda

Rif. Silvia: ver417MI

1. ANAGRAFICA

2. LOCALIZZAZIONE DELL'INTERVENTO

3. DESCRIZIONE DELL'IMPIANTO, DEL PROGETTO E DELLE ATTIVITÀ

3.1. INQUADRAMENTO PROGETTUALE E PROCEDURALE

L’intervento riguarda la realizzazione di un nuovo magazzino logistico con superficie di circa 50.000 mq, altezza di 18 m e annessi uffici, su un lotto avente superficie di circa 124.757 mq nella zona industriale di Vaprio d’Adda, con accesso dalla SP525 – Strada del Brembo e prossimo alla SP104.


 RAGIONE SOCIALE

LIDL ITALIA S.r.l.

P. IVA

02275030233

SEDE LEGALE

Via Augusto Ruffo 36, CAP 37040, Arcole (VR)

SEDE OPERATIVA

SP 525, Vaprio d’Adda

 Foglio catastale

Particelle catastali

Via/Piazza/Località

SP 525

Comune

Vaprio d’Adda

Provincia

Milano

  

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Il progetto rientra nella categoria dell’allegato B, punto 7, lettera e2), della L.R. n.5/2010, “Piattaforme logistiche non intermodali, depositi di merci o veicoli, centri di magazzinaggio generale e simili, che interessano una superficie operativa superiore a 3 ettari”.

3.2. DESCRIZIONE DEL PROGETTO

La zona in cui si prevede la realizzazione dell’intervento è in Comune di Vaprio d’Adda in un’area a destinazione produttiva in prossimità del Confine con Pozzo d’Adda. L’area è situata ad ovest del centro abitato e sono presenti altre attività produttive. Le direttrici stradali che interessano l’area sono la S.P.525, la S.P.104, Via Cascina Badia, Via Campo Margherita e Via Campo Bratela.

Il progetto prevede la realizzazione di un nuovo magazzino logistico con stoccaggio e smistamento di merci non pericolose, destinate alla distribuzione al dettaglio; a completamento della struttura, il progetto prevede opere viabilistiche interne, aree a verde e parcheggi. Il parcheggio sito sulla porzione nord-est del lotto sarà destinato in parte alle vetture dei dipendenti/visitatori, che avranno a disposizione 275 posti auto, ed in parte ai mezzi pesanti a cui sono riservati 50 stalli di sosta. Infine, la superficie a verde di progetto sarà pari a 16.979 mq.

La struttura dell’edificio sarà in calcestruzzo prefabbricato a un solo piano, con pianta rettangolare e piano uffici soppalcato. All’interno dei magazzini le merci depositate consistono in generi alimentari confezionati a lunga scadenza e prodotti per l’igiene e la cura della casa e della persona, anch’essi confezionati. Una parte dello stabilimento gestisce derrate alimentari fresche tramite celle frigorifere per la conservazione di frutta, verdura, freschi e merci surgelate.

La copertura è di tipo leggero, realizzata con lamiera grecata in acciaio, a due falde; le acque piovane vengono convogliate sui lati lunghi di perimetro e gli scarichi vengono raccolti in vasca di laminazione e successivamente convogliati in fognatura; anche le acque meteoriche provenienti dai piazzali saranno scaricare in bacino di laminazione e successivamente in fognatura comunale, previo trattamento in vasca di prima pioggia.

Le reti delle acque nere provenienti dai servizi igienici sono raccolte e convogliate in una fossa settica tipo Imhoff a due scomparti, uno per la sedimentazione ed uno per la digestione e quindi recapitate in collettore fognario.

Nel magazzino, a pieno regime, è prevista la presenza contemporanea di circa 40 addetti più 30 impiegate negli uffici.

Il processo produttivo prevede l’arrivo delle merci non degradabili confezionate su bancali, il temporaneo stoccaggio nell’area di lavoro, il riconfezionamento senza trattamento delle merci. Per i generi deperibili, il carico e lo scarico avverrà dalle baie prospicienti la zona delle anti-celle frigorifere. Dalle baie di carico e da quelle delle anti-celle, ripartono i camion con le merci da destinare ai punti vendita. Il magazzino è anche destinatario dei resi dai punti vendita; il ricevimento di tale materiale avverrà nell’appendice nord dell’edificio.

I rifiuti di lavorazione derivanti dallo sconfezionamento degli imballaggi dei bancali di scarico e dai resi dei punti vendita verranno differenziati e collocati in appositi cassoni per rifiuti posizionati esternamente, che saranno periodicamente prelevati e smaltiti da ditte specializzate per il trattamento dei rifiuti.

4. CRONOLOGIA DEL PROCEDIMENTO

• 24/07/20 (prot. n.132628), deposito dell’istanza di verifica di assoggettabilità alla VIA, da parte della Società LIDL Italia S.r.l.;

• 27/07/20 (prot. n.134017), trasmissione agli Enti territoriali e ai gestori dei servizi dell'avviso di ricevimento dell'istanza e di richiesta contributi o pareri istruttori;


   

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• 3/09/2020 (prot. n.151918), coinvolgimento altri Enti territoriali tramite trasmissione dell’avviso di ricevimento dell’istanza e richiesta contributi o pareri istruttori;

• 29/09/2020 (prot. n.165620), richiesta di integrazioni documentali al proponente, a seguito contributi/pareri e delle osservazioni pervenute;

• 11/11/2020 (prot. n.191978), richiesta, da parte del Proponente di proroga ai tempi per la produzione delle integrazioni;

• 12/11/2020 (prot. n.192758), concessione proroga;

• 16/12/2020 (prot. n.212216), deposito integrazioni da parte del Proponente;

• 16/12/2020 (prot. n. 212819),trasmissione agli Enti territoriali e ai gestori dei servizi dell’avviso del deposito integrazioni.

5. RELAZIONE ISTRUTTORIA

5.1. ANALISI DEL QUADRO PROGRAMMATICO E VINCOLI

Dallo Studio Preliminare Ambientale e dalle integrazioni depositate il 16/12/2020 sono stati esaminati il quadro vincolistico e il quadro programmatico di riferimento.

Sono stati esaminati il Piano Territoriale Regionale (PTR), il Piano Paesaggistico Regionale (PPR), il Progetto di Rete Ecologica Regionale, il Piano Regionale di classificazione del territorio in base alla Qualità dell’Aria (PRQA), il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (PTCP) e il Piano Territoriale Metropolitano (PTM) della Città metropolitana di Milano, il Piano del Governo del Territorio (PGT) del Comune di Vaprio d’Adda.

Lo S.P.A. evidenzia che l’area di progetto:

• Nel PTR l’area di intervento è individuata nel “Sistema metropolitano lombardo – fascia dell’alta pianura”, nell’”ambito di tutela paesaggistica del Parco Adda Nord”;

• Nel PPR l’area di intervento non risulta direttamente interessato né confinante da tracciati di interesse paesaggistico;

• Rispetto al PTCP si evidenzia che:

- nella Tav. 0, “Strategie di Piano” l’area di progetto ricade nel “Sistema Paesistico

ambientale delle Grandi dorsali territoriali”; - nella Tav.

;

- nella Tav. 2 “Ambiti sistemi ed elementi di rilevanza paesaggistica”, l’area di progetto ricade negli “ambiti agricoli di rilevanza paesaggistici”;

- nella Tav. 3, “Ambiti sistemi ed elementi di degrado o compromissione paesaggistica”, viene evidenziata la presenza di un polo estrattivo posto in adiacenza all’area di progetto;

- nella Tav. 4, “Rete ecologica”, non sono state rilevate interferenze;

- nella Tav. 7, “Difesa del suolo”, si rileva che l’area di studio ricade nell’“Ambito di ricarica prevalente della falda”;

• Rispetto al PTM, si evidenzia che nella Tavola 3,“Ambiti, sistemi ed elementi di rilevanza paesaggistica”, è indicata la ricaduta dell’area di progetto in un “ambito agricolo rilevanza paesistica”;

• Nel PGT del Comune di Vaprio d’Adda l’area di intervento risulta classificata come “ambito di trasformazione in corso” all’interno di un Piano attuativo Convenzionato identificato come “produttivo”. Con D.G.C. n.43 del 23/06/2020, è stata avviata una variante del Piano Attuativo riguardante il Piano delle Regole e il Piano dei Servizi che ha il particolare


    1, “Sistema Infrastrutturale”, è indicata

come opera allo studio

, a nord -est

  dell’intervento, una bretella di collegamento tra la SP525 e la SP104

di cui il primo tratto è

 già in corso di realizzazione come da piano di lottizzazione

  

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 obiettivo di “uniformare la destinazione urbanistica delle aree già a destinazione produttiva denominate PCC/P1 e PCC/P2 all’ambito PUAV/P1, con demolizione del fabbricato esistente già incluso nell’ambito urbanistico denominato PUAV/P1; ricollocare un’area destinata ad attrezzature pubbliche e di interesse pubblico e generale; modificare alcuni parametri/indici urbanistici”.

5.2. CUMULO CON ALTRI PROGETTI

Lo S.P.A. compie una sintetica valutazione sulle aziende insediate nelle aree limitrofe, evidenziando di non riscontrare, con i dati a disposizione, attività che possano generare impatti cumulativi su aria, acqua, sottosuolo e salute pubblica.

Evidenzia altresì che i fattori di pressione riguardano essenzialmente gli impatti viabilistici e di conseguenza l’atmosfera; valuta tuttavia che i contributi emissivi derivati dall’insediamento abbiano un’incidenza limitata, incrementando in maniera marginale le quantità di traffico già presenti sulla SP 525. L’ambito di intervento è localizzato ad adeguata distanza dal centro abitato e la zona industriale in cui si inserisce non esercita forme di pressione dirette sulla popolazione residente, proprio perché l’area è esterna ai centri abitati e ad adeguata distanza dagli stessi. Peraltro, nel territorio di riferimento le forme di pressione ambientale risultano minimi considerato che non si riscontrano attività inquinanti e/o nocive per l’ambiente e/o la salute umana.

5.3. ANALISI DEGLI IMPATTI

Suolo e sottosuolo

Lo S.P.A. evidenzia che l’intervento riguarda 101.260 mq di aree agricole, attualmente incolte, in cui in passato non vi sono state attività che ne hanno alterato in modo significativo la conformazione.

Lo studio ha quindi approfondito la valutazione idrografica e geologica del suolo, acquisendo informazioni dallo studio geologico del PGT e incrociando i dati con le informazioni del Pianto di Gestione del Rischi alluvioni (PGRA). Sono state compiute ulteriori indagini, scavando una serie di trincee esplorative e prelevando 21 campioni di terreno, successivamente conferiti a un laboratorio per le analisi. Sulla base di tutte le analisi è stato ricostruito un modello geotecnico.

Lo S.P.A. evidenzia che i risultati delle verifiche effettuate in loco mediante specifica “due diligence” ambientale non ha riscontrato contaminazioni dei terreni. Conclude che sulla scorta delle informazioni acquisite sullo stato dei luoghi e dall'analisi delle documentazioni progettuali, non sussistono né condizioni geologiche né elementi di incompatibilità ambientale sotto il profilo geologico.

Consumo di suolo

Per quanto riguarda il consumo di suolo, lo studio evidenzia che l’intervento in progetto si svilupperà per la sua totalità su zone già destinate dal PGT alla trasformazione e pertanto non darà luogo a consumo di suolo valutato ai sensi della L.R. n.31/2104. Evidenzia tuttavia che il progetto comporterà perdita di terreni permeabili dedicati all’agricoltura.

Esplicita che il progetto comporta comunque alcuni fattori specifici di pressione quali appunto la perdita netta di suolo, una modesta alterazione dell’assetto geomorfologico, il consumo di risorse non rinnovabili (materie prime / inerti), la modifica dello stato tensionale del sottosuolo, eventuali alterazioni dovute a locali scadenti caratteristiche geotecniche dei terreni.

Lo S.P.A. ritiene che il progetto preveda comunque una sufficiente proposta compensativa della sottrazione di suolo permeabile.

Ambiente idrico superficiale


     

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Per quanto riguarda l’ambiente idrico superficiale, lo S.P.A. rileva che nell’area non sono presenti corpi idrici e le attività di cantiere non prevedono scarichi idrici nel comparto idrico superficiale. Il sistema di raccolta delle acque bianche è stato progettato in modo da non modificare l’attuale rete di canali artificiali irrigui e di scolo; lo smaltimento delle acque nere prevede la raccolta e il conferimento nella rete fognaria a servizio dell’insediamento, che è di tipo separato. Durante la fase di cantiere verrà prestata particolare attenzione a non interferire con alcun corso d’acqua.

Lo S.P.A. ritiene che gli effetti sulla componente sono da considerare nulli.

Ambiente idrico sotterraneo

Lo S.P.A. ha caratterizzato la dinamica idrogeologica acquisendo dallo studio geologico del PGT e il censimento dei pozzi idrici, utilizzando le colonne stratigrafiche dei pozzi comunali e industriali reperiti e realizzando correlazioni con quelle di pozzi pubblici limitrofi per compiere una ricostruzione interpretativa del sottosuolo. Tali analisi evidenziano che la prima falda, il cui acquifero giunge fino a circa 30-35 m. dal p.c., è di tipo semi-confinato, in relazione alle oscillazioni piezometriche del pelo libero dell’acqua di falda ed alla profondità a cui si trovano ancora depositi fini impermeabili.

Evidenziato che il progetto non prevede strutture interrate o seminterrate e pertanto non prevede scavi in falda o in terreni bagnati, lo S.P.A. non ipotizza interferenze dirette tra l’opera e le acque sotterranee. Date le soggiacenze del livello piezometrico rispetto al piano campagna nel sito di intervento e alla presenza quindi di un elevato strato di franco tra il piano campagna e la falda, non si prevede l’insorgenza di forme di impatto significative; non prevede nemmeno fenomeni di lungo termine quali infiltrazioni, o umidità per risalita per capillarità.

L’unico impatto potenziale è legato alla realizzazione del bacino di laminazione per l’invarianza idraulica che smaltirà le acque meteoriche secondo tempi e modi controllati. L’installazione di dissabbiatori e disoleatori mitigheranno eventuali impatti.

Lo S.P.A. evidenzia infine che le lavorazioni svolte all’interno del nuovo fabbricato non comporteranno rischi per la contaminazione delle acque superficiali e sotterranee.

Per la fase di cantiere, in caso di sversamenti accidentali, il progetto prevede di adottate misure gestionali di sicurezza, quali utilizzo di sostanze assorbenti per la raccolta dei materiali liquidi pericolosi accidentalmente sversati.

Lo S.P.A. ritiene che gli effetti in fase sulla componente siano da considerare nulli e che, in caso di sversamento accidentale, i presidi sopra richiamati siano sufficienti.

Invarianza idraulica

Lo S.P.A. evidenzia che il progetto rispetta la L.R. n.4/2016 e i Regolamenti Regionali di attuazione n.7/2017 e n.8/2019 per l’invarianza idraulica. Pur rientrando il Comune di Vaprio d’Adda ricade in area B definita “a media criticità idraulica”, dato che l'intervento ricade in un’area definita dal PGT come ambito soggetto a piano attuativo, si applicano i limiti delle aree A ad alta criticità. Il progetto ha quindi calcolato un volume massimo d’invaso di 8.978,40 m3 e ha previsto la realizzazione di un sistema di invaso con un laghetto che consente di conferire le portate nel corpo idrico ricettore, la fognatura comunale, entro i limiti di legge.

Lo S.P.A. ritiene quindi che gli effetti sulla componente siano completamente mitigati.

Traffico

Gli impatti sul traffico sono tra i più rilevanti di un progetto come quello oggetto di istanza, quindi nel corso di tutta l’istruttoria è stato posta particolare attenzione al tema. Anche in recepimento di quanto esposto dalle osservazioni, la richiesta di integrazioni del 29/09/2020 ha evidenziato la necessità di approfondire e rivalutare complessivamente il tema. La documentazione depositata il 16/12/2020 ha quindi aggiornato l’analisi dello scenario ante-operam e rivalutato le stime del numero dei mezzi aggiuntivi connessi all’attività, oltre a precisarne la matrice origine/destinazione

Responsabile del procedimento: Marco Felisa, tel. 0277403063, e-mail: m.felisa@cittametropolitana.mi.it Referente tecnico per l'istruttoria: Alessandra Seregni, tel. 0277403919, e-mail: a.seregni@cittametropolitana.mi.it

      

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e quindi simulare nuovamente gli effetti sulla rete stradale e i contributi emissivi.

Il nuovo studio di traffico conferma che i mezzi pesanti/giorno in uscita dall’insediamento saranno 80 mentre quelli in ingresso 70 e la matrice origine/destinazione vede il prevalente uso della S.P.104 per raggiungere i caselli autostradali di Trezzo sull’Adda, di Pozzuolo Martesana e di Treviglio, ipotizzando che solo il 10% dei mezzi utilizzerà la S.S.525.

È stata svolta una campagna di rilevamento del traffico mediante rilievi automatici effettuati in tre giorni feriali su 8 sezioni e con dispositivi in grado di distinguere motocicli, auto, veicoli commerciali leggeri, mezzi pesanti. Oltre ai rilievi automatici, sono stati eseguiti rilievi manuali in corrispondenza delle intersezioni tra SP104 e Via Cascina Badia, tra S.S.525, S.P.104 e Via S. Nicolò, tra S.S.525 e Via Cascina Badia, conteggiando le manovre di svolta e ricostruendo la matrici O/D di ogni intersezione.

Sulla base dei nuovi dati, sono state rifatte le micro-simulazioni degli scenari Stato di fatto, Futuro con insediamento logistico, Futuro con insediamento logistico e tangenziale ovest di Vaprio d’Adda. Lo studio di traffico evidenzia che la modellizzazione non segnala particolari problemi, risultando il traffico aggiuntivo non significativo a ingenerare problemi di congestione; nello scenario Futuro la velocità di deflusso si riduce lievemente rispetto allo stato di fatto, mentre nello scenario Futuro con “circonvallazione occidentale” (nuovo asse viario previsto dal PGT che collegherebbe l’intersezione tra S.S.525 e Via Cascina Badia e la S.P.104 a nord della via Trezzo) i tempi si riducono e la velocità aumenta. Anche le simulazioni sulle manovre di svolta nei nodi, confermano i risultati ottenuti nello S.P.A. evidenziando che gli stessi permettono l’adeguato smaltimento dei flussi futuri garantendo conseguentemente dei livelli prestazionali soddisfacenti e simili negli scenari futuri a quelli dello stato di fatto.

Lo S.P.A. calcola che l’incremento del traffico sugli archi di riferimento è compreso tra l’1 e l’1,8 % nell’ora di punta giornaliera; tale valutazione è ritenuta trascurabile rispetto ai flussi veicolari del contesto.

Pertanto, le integrazioni valutano che gli impatti sulla componente traffico, dalla quale derivano quelli delle componenti emissiva e rumore, siano poco significativi. Peraltro evidenziano anche l’impegno del proponente a realizzare il progetto di fattibilità della circonvallazione occidentale, che le stesse simulazione indicano quale soluzione per migliorare i parametri prestazionali di rete, rispetto allo scenario attuale.

Qualità dell’aria, emissioni in atmosfera

Lo S.P.A. evidenzia che gli impatti sulla qualità dell’aria di un’opera come quella in progetto sono in primo luogo le emissioni in fase di cantiere e in esercizio quelle derivate dagli impianti di riscaldamento e refrigerazione e, più delle altre, le emissioni dovute al traffico generato dallo stabilimento.

Lo S.P.A. ha compiuto un’analisi conoscitiva dell’ambito di intervento indagando la realtà locale di Vaprio d’Adda, utilizzando i dati del Rapporto sulla Qualità dell’Aria di Milano e provincia (ARPA Lombardia anno 2019) e INEMAR. Gli inquinanti e le relative aggregazioni riscontrate sono:

- media giornaliera pesata sul territorio comunale di PM2.5, PM10 e NO2;

- massima media oraria in ciascun giorno di NO2 sul territorio comunale;

- massima media oraria in ciascun giorno di ozono troposferico sul territorio comunale;

- massimo giornaliero della media mobile su otto ore di ozono troposferico sul territorio comunale.

I valori stimati da ARPA Lombardia risultano inferiori ai limiti di legge per quanto riguarda NO2, PM10 e PM2.5 come limite sulla media annuale e come numero di superamenti dei limiti orari e giornalieri, mentre superiore al valore obiettivo risulta l’ozono come numero di superamenti della media mobile su 8 ore.

Lo S.P.A. ha quindi effettuato una valutazione modellistica dello stato di fatto alla scala comunale.

Responsabile del procedimento: Marco Felisa, tel. 0277403063, e-mail: m.felisa@cittametropolitana.mi.it Referente tecnico per l'istruttoria: Alessandra Seregni, tel. 0277403919, e-mail: a.seregni@cittametropolitana.mi.it

    

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Le mappe di concentrazione di biossido di azoto evidenziano valori massimi in corrispondenza delle aree a più alta densità di traffico. La distribuzione del particolato (PM10 e PM2.5) presenta i valori più elevati in corrispondenza alle aree più densamente abitate, non solo a causa del traffico veicolare ma anche per la presenza di altre sorgenti, come, ad esempio, il riscaldamento.

Lo scenario zero e lo scenario di progetto sono stati modellizzati utilizzando fattori di emissione da traffico forniti da INEMAR ARPA Lombardia 2019 e INEMAR, Inventario Emissioni in Atmosfera 2017 revisione pubblica. La metodologia elaborata è basata sull’EMEP/EEA air pollutant emission inventory guidebook 2016 ed è coerente con le Guidelines IPCC 2006 relativamente ai gas serra. È stato utilizzato COPERT, software il cui sviluppo è coordinato dall’Agenzia Europea dell’Ambiente, nell’ambito delle attività dello European Topic Centre for Air Pollution and Climate Change Mitigation (ETC/ACM).

Lo S.P.A. parte dalla consapevolezza che la realizzazione del progetto comporterà un incremento dei flussi di traffico sulla viabilità e quindi un incremento delle emissioni; evidenzia che sul territorio del Comune di Vaprio d’Adda non insistano particolari problematiche per quanto attiene la qualità dell’aria. Lo studio esclude la significatività delle immissioni direttamente riconducibili alla nuova struttura in quanto nella struttura non è prevista alcuna lavorazione di materiale.

Per la fase di cantiere, valutata la limitata durata della stessa (tra 8 e 12 mesi), lo studio valuta come mitigabili le emissioni dovute ai mezzi di cantiere e ai mezzi di approvvigionamento dei materiali da costruzione. Le mitigazioni ipotizzate sono l’ottimizzazione delle fasi costruttive, la corretta gestione degli approvvigionamenti e smaltimento, monitoraggio e manutenzione dei mezzi di cantiere, bagnatura dei pneumatici dei mezzi, copertura con teli dei mezzi dedicati al trasporto di inerti a frazione fine, riduzione velocità nelle aree di cantiere.

Per quanto riguarda la valutazione dell’impatto dovuto al traffico indotto dallo stabilimento in esercizio, lo studio di traffico ha stimato le emissioni generate dall’incremento viabilistico aggiuntivo. Dato che l’incremento di traffico indotto dall’insediamento varia tra l’1 e l’1,8 % nell’ora di punta, lo S.P.A. valuta come poco significativo l’incremento emissivo dovuto all’insediamento, riscontrato che in generale le emissioni non derivano solo dall’autotrasporto.

Le modellizzazioni e le valutazioni sono state rifatte nelle integrazioni presentate il 16/12/2020 con l’aggiornamento dei nuovi dati di traffico raccolti nell’autunno 2020. I dati evidenziano che l’incremento di concentrazione atteso risulta, per tutti gli inquinanti ed in corrispondenza di tutti i ricettori considerati, inferiore all’1% del corrispondente valore limite long term e al 10% del valore limite short term. Le integrazioni evidenziano che l’atteso superamento del limite di qualità dell’aria per il PM10 sarà connesso a sorgenti emissive già presenti nell’area quali il riscaldamento delle abitazioni e dalle condizioni meteorologiche che favoriscono il ristagno degli inquinanti.

Pertanto, lo S.P.A. valuta che gli impatti sulla componente emissiva siano mitigabili in fase di cantiere e poco significativi in fase di esercizio. Peraltro evidenzia che il progetto contiene anche mitigazioni arboreo arbustive, in grado di ridurre e compensare, per quanto parzialmente la diffusione degli inquinanti.

Rumore

Lo S.P.A. evidenzia che gli impatti acustici dell’opera riguarderanno le emissioni in fase di cantiere dovute alle macchine operatrici e ai mezzi di approvvigionamento materiali e durante l’esercizio sarà determinato dal rumore al gruppo frigo e principalmente dal traffico stradale connesso alle attività dello stabilimento. Evidenzia peraltro che l’intervento è situato in un’area a destinazione produttiva, confinante con la S.S.525, lontana dai centri abitati.

Lo studio ha sviluppato una modellizzazione con il software SoundPlan Essential, calcolando la propagazione del rumore della struttura in progetto e del traffico stradale connesso all’attività; per caratterizzare il clima acustico dell’area nella condizione ante-operam, è stata svolta una campagna di misura del rumore residuo diurno e notturno il 13/02/2020.


    

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Le modellizzazioni hanno verificato il rispetto dei limiti di immissione, di emissione e del differenziale nei punti oggetto di indagine. Nelle integrazioni presentate il 16/12/2020 sono state rivalutate tutte le simulazioni con l’aggiornamento dei nuovi dati di traffico raccolti nell’autunno 2020. Sono stati considerati inoltre i recettori rappresentati da un’abitazione residenziale posta a nord, a circa 120 metri in linea d’ara dall’insediamento e un’abitazione residenziale posta a nordest, a circa 160 metri in linea d’aria, oltre a generici punti lungo il perimetro dell’area di progetto. La valutazione previsionale ha evidenziato come l’impatto acustico delle sorgenti previste dal progetto sia compatibile con il vigente Piano di Zonizzazione Acustica Comunale e pertanto lo studio ritiene non siano necessari particolari interventi di mitigazione acustica.

Per quanto riguarda gli impatti in fase di cantiere, lo S.P.A. valuta che siano poco significativi e mitigabili come indicato nello stesso studio.

Salute pubblica

Per quanto riguarda l’impatto sanitario, lo S.P.A. ha seguito quanto previsto da Linee guida di Regione Lombardia D.G.R. n.4792/2016.

Per la fase di cantiere, lo studio premette che la stessa avrà durata limitata compresa tra i 12 e i 14 mesi; i rischi sono connessi essenzialmente alle emissioni delle macchine operatrici impegnate nella realizzazione delle opere. Come già evidenziato per la componente emissiva, il progetto prevede l’ottimizzazione delle fasi costruttive anche al fine di contenere le emissioni di inquinanti e polveri, l’ottimizzazione della gestione degli approvvigionamenti e smaltimento, le misure di protezione dal rumore e monitoraggio e manutenzione dei mezzi di cantiere.

Per la fase di esercizio dell’attività, lo studio evidenzia che il contributo emissivo derivato dal traffico stradale può costituire elemento di criticità in grado di influire potenzialmente sulla salute della popolazione. Ritiene tuttavia che le emissioni aggiuntive connesse al traffico dovuto all’attività di progetto non siano tali da incidere in modo significativo sulla salute pubblica, visto che l’incremento atteso, come si è riferito al paragrafo emissioni, è limitato.

Ritiene comunque necessario adottare misure di mitigazione, quali l’incentivare l’uso di mezzi collettivi per i dipendenti, l’ottimizzazione degli spostamenti di tutti i mezzi, il divieto per i mezzi pesanti di mantenere i motori accesi durante le operazioni di carico e scarico, il controllo automatizzato degli accessi/uscite per evitare accodamenti, la verifica a campione sui mezzi pesanti.

Per quanto riguarda, invece, i rischi connessi alle lavorazioni che si svolgeranno nello stabilimento, considerata la destinazione “logistica”, lo S.P.A. esclude che possano sussistere particolari rischi; all’interno degli edifici le lavorazioni che verranno poste in essere consisteranno principalmente in stoccaggio e smistamento di prodotti senza lavorazioni di processo.

Pertanto, lo S.P.A. valuta che gli impatti sulla componente salute pubblica siano in ogni caso trascurabili, mitigabili in fase di cantiere e poco significativi in fase di esercizio.

Flora, fauna, biodiversità

Lo S.P.A. evidenzia che l’intervento si inserisce in un contesto dallo scarso valore ed interesse vegetazionale e faunistico causa della consolidata attività agricola che ha portato a un graduale ma costante impoverimento del contesto. Viene analizzato il conteso territoriale anche sulla base di quanto previsto dalla DGR n.5565/2016 “Linee guida per la valutazione e tutela della componente biodiversità nella redazione degli studi di impatto ambientale e a supporto delle procedure di valutazione ambientale”, vengono verificate le possibili interazioni con gli elementi della RER e della REP e con il SIC denominato “Oasi Le Foppe” (Cod. IT2050011) in comune di Trezzo sull'Adda.

Lo S.P.A. evidenzia inoltre che l’area di intervento non ricade né è prossima ad aree protetta, non comporterà né perdita di superfici di habitat di pregio né loro frammentazione. Anche le attività che si svolgeranno nello stabilimento non avranno incidenza sulla componente. Lo studio pertanto conclude di ritiene che l’ambito in esame non costituisca una minaccia nei confronti delle aree


     

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protette considerate e della Rete Ecologica e che l’unica criticità sia costituita dal consumo di suolo, che dovrà essere opportunamente compensata.

Impatto paesaggistico

Lo S.P.A. evidenzia che la realizzazione dell’intervento non incide sui valori paesaggistici individuati dalla strumentazione sovraordinata regionale quali il PTR. È stata valutata la sensibilità paesistico – ambientale del luogo secondo criteri “morfologico strutturale”, “vedutistico”, “simbolico”. Lo S.P.A. ha analizzato il progetto allo scopo di identificare la sensibilità del sito di intervento e, di conseguenza, l’incidenza del progetto intesa come grado di perturbazione prodotto nel contesto dal progetto proposto, tenendo conto che il progetto è stato sottoposto alla commissione del paesaggio del Comune di Vaprio d’Adda.

Sulla base di un’analisi comparativa e parametrica, lo S.P.A. conclude che l’impatto paesistico del progetto è al di sotto della soglia di rilevanza.

Mitigazioni e compensazioni

Il progetto ha sviluppato misure di mitigazione per ridurre gli impatti e opere di compensazione per migliorare la valenza ecologica del conteso, a beneficio dell’aspetto faunistico, naturalistico e paesaggistico del territorio di riferimento. All’interno dell’area di intervento è prevista la realizzazione di fasce alberate e macchie boscate con alberi ad alto fusto e siepi campestri, studiate in funzione della capacità assorbente di polveri e inquinati.

Lo S.P.A. evidenzia come siano state assunte a riferimento le indicazioni del documento del PTM denominato Repertorio delle misure di mitigazione e compensazione paesistico-ambientali. Il progetto prevede la rinaturalizzazione e riqualificazione ambientale di un’area di proprietà comunale posta in fregio alla S.S.525 compresa tra l’intervento e l’ambito estrattivo posto a confine con il Comune di Pozzo d’Adda, le piantumazioni interne e la realizzazione di una quinta arborea a doppio filare lungo la stessa S.S.525, funzione di mitigazione dell’impatto visivo.

Le integrazioni presentate il 16/12/2020 evidenziano inoltre che il proponente si farà carico, sempre a titolo compensativo, degli oneri relativi alla predisposizione dello studio di fattibilità tecnico economica della circonvallazione occidentale, del versamento di un contributo destinato al miglioramento delle infrastrutture viabilistiche del territorio comunale, del reperimento di aree per la realizzazione del centro sportivo comunale (circa 12.000 mq) o del versamento, in alternativa, delle risorse necessarie.

5.4. OSSERVAZIONI, CONTRIBUTI E PARERI PER LA VALUTAZIONE 5.4.1. VALUTAZIONE DELLE OSSERVAZIONI DEL PUBBLICO

A seguito del deposito della documentazione, durante il periodo di pubblicazione, sono pervenute osservazioni, ai sensi dell’art. 24, comma 4, del D.Lgs. n.152/2006, dai seguenti soggetti:

- Partito Democratico, Circolo di Vaprio d’Adda, prot. n.146361 del 24/08/2020; - Comune di Pozzo d’Adda, prot. n.146833 del 25/08/2020;

- Gruppo consigliare Vaprio in Movimento, prot. n.146243 del 24/08/2020 e prot. n.147025 del 25/08/2020;

- Sig.ri Perego, Emisfero, prot. n.146839 del 25/08/2020;

- Associazione ODV Vaprio Verde, prot. n.146665 del 25/08/2020; - Sig. Buzzi e altri, prot. n.147288 del 26/08/2020;

- Sig. Cogliati, prot. n.147373 del 26/08/2020;

- Gruppo consigliare Vapriofutura, prot. n.147957 del 27/08/2020.

     

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Le osservazioni riguardano i seguenti temi:

1. sottovalutazione delle criticità ambientali nel Comune di Vaprio d’Adda o nel contesto sovracomunale di riferimento, per quanto riguarda consumo di suolo, inquinamento dell’aria, presenza di altre attività impattanti, degrado paesaggistico ambientale. Queste osservazioni valutano come inadeguata la scelta localizzatava dell’impianto e, in alcuni casi, chiedono di assoggettare a VIA il progetto;

2. sottovalutazione degli effetti ambientali del progetto, con particolare riferimento alle ricadute sul sistema della mobilità e sul contributo emissivo derivato dall’intervento. Queste osservazioni valutano come inadeguate le analisi e le valutazioni del progetto e, in alcuni casi, chiedono di assoggettarlo a VIA;

3. richieste di rivedere e migliorare le mitigazioni e le compensazioni previste.

Di tutte le osservazioni si è tenuto conto nella redazione della richiesta di integrazioni trasmessa al proponente, prot. n.165620 del 29/09/2020 e nella conclusione della presente istruttoria di valutazione dell’assoggettamento a VIA.

Con riferimento alle categorie sopra sintetizzate, le valutazioni sono state:

1. per quanto riguarda le criticità ambientali nel Comune di Vaprio d’Adda e nel contesto di riferimento, parte della richiesta di integrazioni del 29/09/2020 riguardava proprio la necessità di compiere tali approfondimenti; sono state chieste analisi e valutazioni più articolate rispetto alla relazione con altri insediamenti e l’aggiornamento della lettura delle componenti ambientali alla scala territoriale. La richiesta di integrazione ha affrontato anche il tema del cosiddetto “cumulo degli impatti”, rispondendo quindi alle osservazioni riguardanti eventuali criticità derivate dalla localizzazione della proposta in un’area problematica, inquinata, sottoposta a varie pressioni ambientali, prime fra tutte quelle derivanti dal traffico. Come evidenziato al capitolo 5.3 della presente relazione, il proponente con le integrazioni documentali del 16/12/2020 ha risposto a tali richieste, esplicitando elementi analitici utili alla miglior contestualizzazione dell’opera. Le valutazioni evidenziano una situazione post-operam non significativamente peggiore dell’attuale.

2. per quanto riguarda la valutazione degli effetti ambientali del progetto, le ricadute sul sistema della mobilità e sulle emissioni dovute all’intervento, ampia parte della richiesta di integrazioni del 29/09/2020 accoglieva tali rilievi e riguardava la necessità di compiere approfondimenti; è stato chiesto di rifare le analisi di traffico mediante una nuova campagna di indagine ed è stato chiesto di rivalutare gli scenari di impatto verificando le presunte matrici origine/destinazione connesse all’intervento. Di conseguenza, è stato chiesto di rifare le modellizzazioni delle emissioni inquinanti e del rumore, così come è stato chiesto di verificare nuovamente tutte le intersezioni con micro- simulazioni. Come evidenziato al capitolo 5.3 della presente relazione, il proponente con le integrazioni documentali del 16/12/2020 ha risposto a tali richieste, esplicitando elementi analitici utili alla miglior contestualizzazione dell’opera. La valutazione di tali aggiornamenti analitici, come evidenziato al capitolo 5.3 della presente relazione, non ha evidenziato scostamenti significativi rispetto alle assunzioni dello Studio Preliminare Ambientale e ha mostrato un peggioramento poco significativo del traffico e quindi un contributo sulle emissioni inquinanti e sul rumore ancor meno importante.

3. per quanto riguarda il miglioramento delle mitigazioni e delle compensazioni, parte della richiesta di integrazioni del 29/09/2020 accoglieva tali rilievi e riguardava la necessità di migliorare l’inserimento paesaggistico del progetto e di prevedere un’adeguata opera compensativa alla soluzione dei problemi, in gran parte pregressi, del traffico nella zona. Come evidenziato al capitolo 5.3 della presente relazione, il progetto di inserimento paesaggistico della struttura è stato migliorato grazie alle opere a verde e il proponente ha dichiarato l’impegno di farsi carico della progettazione della cosiddetta “circonvallazione occidentale” di Vaprio d’Adda, opera finalizzata alla compensazione del traffico aggiuntivo e soprattutto alla riduzione del suo impatto sull’attuale

  

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S.P.140. Il proponente si è impegnato inoltre a individuare altre compensazioni al consumo di suolo, che concorderà con l’Amministrazione comunale.

Le osservazioni hanno, in conclusione, contribuito in ogni fase di valutazione del progetto e sono state considerate per approfondire l’istruttoria attraverso la corposa richiesta di integrazioni e per orientare il giudizio sull’assoggettabilità alla VIA. Sono state pertanto accolte laddove chiedevano maggiori approfondimenti analitici e valutativi e fornivano indicazioni per una maggior sostenibilità del progetto.

5.4.2. CONTRIBUTI E PARERI ACQUISITI

A seguito del deposito degli elaborati, sono pervenuti i seguenti contributi, agli atti dell'istruttoria:

• ATS Città metropolitana, nota del 10/09/2020, prot. n.155417, nel quale si evidenzia anche ai fini della richiesta di integrazioni, che “si ritiene che debba essere valutato l’impatto che il traffico porterà alle residenze”.

• Città metropolitana, Settore Pianificazione, nota del 9/09/2020, prot. n.154604, nel quale si evidenzia anche ai fini della richiesta di integrazioni, che “l’insediamento logistico in oggetto si configura quale elemento di interferenza rispetto ai caratteri del contesto rurale in cui è inserito. Esso genera altresì un incremento del traffico su un sistema viabilistico già sollecitato dai flussi indotti dal limitrofo polo estrattivo, e in particolare sulla SP 525 che dà accesso diretto all’area oggetto di intervento; l’incremento dei flussi di traffico sulla viabilità ordinaria comporterà un incremento delle emissioni in atmosfera. [...] il Settore Pianificazione territoriale generale richiede di potenziare gli interventi di mitigazione ambientale previsti, coerentemente con quanto previsto dal comma 3 lettera d) dell’art. 28 del PTCP sopra riportato. In particolare al fine di ridurre gli impatti sia dal punto di vista acustico che della percezione dell’impatto visivo, si raccomanda di prevedere in fase di progetto opere di mitigazione e compensazione facendo riferimento al “quaderno degli interventi e delle opere tipo di mitigazione e compensazione” (punto 5 del “Repertorio delle misure di mitigazione e compensazione paesisticoambientali” allegato al PTCP) e alle “Natural Based Solutions (NBS) per la riorganizzazione dei margini insediativi e degli spazi periurbani” allegate al Piano Territoriale Metropolitano adottato con D.c.p. n. 14 del 29 luglio 2020. Si raccomanda altresì di valutare la possibilità di un ampliamento della pista ciclabile prevista, con la contestuale messa a dimora di siepi e filari, al fine di implementare l’equipaggiamento arboreo arbustivo con un disegno coerente con le presenze storiche del paesaggio agrario esistente. Si ritiene inoltre opportuno invitare l’amministrazione comunale a prevedere opere di compensazione paesistico-ambientali su altri ambiti del territorio comunale che vorrà individuare al fine di preservarne l’equilibrio ecosistemico e di valorizzarne gli aspetti paesistici, in modo da bilanciare almeno parzialmente il forte impatto che l’intervento in oggetto produrrà sul territorio comunale e sul più ampio sistema agricolo che lo contiene.”

• Provincia di Bergamo, nota del 21/09/2020, prot. n.160853, nel quale si evidenzia anche ai fini della richiesta di integrazioni, che “si esprime parere FAVOREVOLE, con la prescrizione che dovranno essere rispettate le limitazioni alla viabilità dei carichi eccezionali, come da D.D. n. 342 del 23/02/2018 della Provincia di Bergamo "Approvazione cartografie inerenti gli itinerari percorribili per i veicoli eccezionali ed i trasporti in condizioni di eccezionalità di tipo periodico lungo la rete viaria della Provincia di Bergamo".

A seguito del deposito degli elaborati integrativi, sono pervenuti i seguenti contributi, agli atti dell'istruttoria:

• ATS Città metropolitana, nota del 13/01/2021, prot. n.4630, nella quale si evidenzia che “si ritiene non assoggettabile a VIA il progetto in oggetto a condizione che il Proponente


     

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• Comune di Vaprio d’Adda Città metropolitana, nota del 12/01/2021, prot. n.3844, nella quale si evidenzia che “si conferma dei contenuti ivi individuati, per quanto attiene le proposte originanti dalla concertazione con l’Amministrazione scrivente afferenti: la presentazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica relativo all’infrastruttura di collegamento tra la S.P. (ex S.S.) 525 e la S.P.104. [...] L’implementazione delle opere mitigative e compensative relative anche alle aree di proprietà comunale.”

6. RISULTANZE CONCLUSIVE DELL'ISTRUTTORIA

Valutata la documentazione, visti i contributi tecnici e i pareri agli atti, l’intervento non evidenzia elementi conflittuali rispetto alla pianificazione urbanistica e ambientale del territorio interessato e dei relativi vincoli.

Si ritiene che lo Studio Preliminare Ambientale, così come integrato il 16/12/2020, consenta di valutare compiutamente il progetto e i suoi impatti, avendo superato le iniziali carenze grazie all’aggiornamento dell’analisi del contesto, del cumulo degli impatti, al rifacimento dei rilievi per lo scenario ante-operam e alla conseguente revisione delle stime del numero dei mezzi, delle emissioni derivati e degli impatti complessivi. Si riscontra inoltre il miglioramento del progetto di inserimento ambientale e l’impegno del proponente a progettare e/o realizzare opere compensative.

Si sottolinea come la richiesta di integrazioni del 29/09/2020 abbia tenuto conto di quanto espresso dalle osservazioni che, in gran parte, chiedevano approfondimenti e maggiori indagini e valutazioni delle criticità territoriali e degli effetti del progetto. Si evidenzia inoltre che il percorso di valutazione si è avvalso anche di contributi ulteriori, acquisiti con richiesta del 3/09/2020 trasmessa ai Comuni contermini, alla Provincia di Bergamo e a Regione Lombardia.

Si ritiene di condividere le valutazioni contenute nello Studio Preliminare Ambientale e nei pareri agli atti, circa la scarsa significatività e la possibilità di compensare gli impatti sulle componenti suolo, sottosuolo, ambiente idrico, paesaggio, ecologia.

Si ritiene che la principale pressione ambientale del progetto sia connessa agli effetti dell’incremento di traffico veicolare e quindi sulle emissioni e si ritiene che la stessa sia stata adeguatamente valutata dallo S.P.A.. Si ritiene di condividere le conclusioni dello S.P.A. per quanto riguarda gli impatti aggiuntivi determinati dall’intervento, in termini di numero di veicoli, emissioni di inquinanti in atmosfera, rumore, valutati come non significativamente peggiori. Si ritiene in ogni caso necessario compiere un monitoraggio del traffico a intervento realizzato, per verificare la bontà delle valutazioni modellistiche svolte dallo S.P.A..

Si raccomanda, per la fase di cantiere, l’adozione di tutte le misure di mitigazioni ipotizzate nello S.P.A. per limitare la propagazione di rumori e di polveri e di procedere e per garantire la sicurezza del suolo, del sottosuolo e della risorsa idrica sotterranea.

Si ritiene inoltre di condividere la valutazione sugli impatti sul paesaggistico e sul suolo del progetto, ritenendo gli stessi mitigati come previsto dallo S.P.A., grazie allo studio cromatico del corpo di fabbrica, alle barriere vegetali, alla realizzazione delle opere compensative a verde, all’impegno di implementare opere compensative ulteriori su aree di proprietà comunale.

Si ritiene infine utile segnalare due temi che esulano dalla presente valutazione di assoggetabilità a VIA del progetto, che riguardano la prevista pista ciclabile, che dovrà essere concessa al Comune per responsabilità e manutenzione e l'attraversamento pedonale presso la rotatoria tra S.P.104 e Via cascina Badia, per il quale dovrà essere individuata una soluzione coi gestori delle infrastrutture.

 effettui un monitoraggio post-operam dell’inquinamento acustico, comprendendo tutti i recettori individuati, in periodo diurno e notturno; in caso di superamenti dei limiti di legge, la parte dovrà provvedere ad attuare interventi di mitigazioni.”

    

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Pertanto e in conclusione, si ritiene che il “Progetto di realizzazione di nuovo magazzino ad uso logistico, da realizzare in comune di Vaprio d’Adda”, non debba essere assoggettato a procedura di Valutazione di Impatto Ambientale, a condizione che:

- in fase di cantiere, siano realizzati tutti i presidi previsti per gestire gli eventuali accidentali impatti sulle componenti suolo e acque sotterranee, così come dovranno essere applicate scrupolosamente le relative procedure di sicurezza. Dovranno essere inoltre adottate scrupolosamente tutte le misure di mitigazione previste nello S.P.A. per il contenimento delle emissioni di polvere e rumore;

- venga attuata una campagna di monitoraggio del traffico identica a quella svolta nel settembre/ottobre 2020, quando lo stabilimento sarà completamente in funzione e in un periodo dell’anno significativo per la mobilità, per verificare l’adeguatezza delle valutazioni modellistiche svolte dallo S.P.A., come richiesto da ATS nel proprio parere agli atti;

- rispettare la prescrizione della Provincia di Bergamo agli atti, riguardante le limitazioni alla viabilità dei carichi eccezionali, come da D.D. n. 342 del 23/02/2018.

Il Responsabile del procedimento

Documento informatico firmato digitalmente ai sensi del T.U. 445/2000 e del D.Lgs n.82/2005 e rispettive norme collegate.