lunedì 6 giugno 2022

L’ordinanza svuota piazza: roba da medioevo


 Dal 2 luglio al 2 ottobre in tutta la piazza della chiesa dalle 23,00 vietata  “qualsiasi forma di aggregazione e/o la presenza di persone”.


Quest’anno niente chiacchierata a tarda sera sul sagrato della chiesa, niente saluti, nemmeno un semplice ‘come stai’. Anzi, se per caso vi trovate a passare di lì dopo le 23,00 accettate un consiglio: correte via velocemente, potreste rischiare di prendere una multa. Con l’ordinanza numero 40 - Registro Generale del 31-05-2022 a firma del Sindaco Luigi Fumagalli, dal 2 luglio fino al 2 ottobre 2022 - in pratica tutta l’estate e oltre - sarà vietato stare in piazza, men che meno sedersi sulle panchine, sugli scalini del sagrato, o su ‘qualsiasi manufatto o monumento che agevolasse la seduta’; e nemmeno potremo stare sui marciapiedi che circondano la piazza della chiesa; solo le macchine avranno il permesso di sostare, ‘negli stalli regolari senza alcuno a bordo’. Niente paura, non potremo sbagliare perchè in piazza dovrebbe spuntare una apposita segnaletica informativa a ricordarci questa bizzarra, quanto anacronistica ordinanza. Chissà che (triste) spettacolo. 


Trovarsi per una chiacchiera sul sagrato della chiesa, specialmente nelle sere d’estate, è sempre stato quasi un rituale di socialità nei paesi come il nostro. Trovarsi in piazza fa parte dei ricordi di tutti e, del resto, la piazza della chiesa è forse uno dei pochi luoghi di aggregazione rimasti a Vaprio. O dobbiamo dire ‘era’, visto che adesso l’aggregazione è vietata per ordinanza del Sindaco. In sé questa condizione dovrebbe farci riflettere, anche in considerazione della fascia anagrafica (i giovani) più penalizzata dal provvedimento.

Vietare qualcosa è la formula più facile e meno efficace per risolvere un problema, la storia è piena di esempi a riguardo. E oltretutto, in questo caso specifico, ha un sapore come di regime. 


Certo, il problema esiste. In piazza ci sono stati atti di vandalismo, contro il decoro del luogo pubblico, di disturbo della quiete comune, sicuramente indicativi di scarso senso civico, poco rispettosi della comunità e delle cose pubbliche, ma non è certo un divieto che potrà modificare o educare le persone a comportamenti diversi e più civili. In questo modo solo punitivo siamo tutti privati della possibilità di andare in piazza e starci quanto ci pare, evidentemente la nostra amministrazione non conosce altri metodi per incidere sulla vita sociale del nostro paese, dimostrando scarsa considerazione e poca sensibilità per attività davvero educative e inclusive in generale e a beneficio del benessere comune. La questione, vogliamo precisarlo, non ha risvolti o dietrologie di tipo religioso, la piazza in questione è un luogo di ritrovo laico, ubicato di fronte alla chiesa parrocchiale, tutto qui. 


Questo divieto di aggregazione, che inizialmente doveva scattare dal 2 giugno e poi è stato prorogato a luglio ( anche questo un bizzarro comportamento), deve essere fatto rispettare dai competenti organi di vigilanza. Non era più efficace coinvolgere questi organi di vigilanza per cercare di prevenire eventuali atti vandalici e di disturbo, piuttosto che proibire a tutti i cittadini di stare in piazza? L’ordinanza potrebbe ottenere un triste risultato: incoraggiare le persone a disertare la vita sociale del paese, e trasferire eventuali  attività dei pochi 'vandali' da un'altra parte del paese.