martedì 10 novembre 2009

Solidarietà ai ragazzi del KM33 di Trezzo

riceviamo e pubblichiamo

Trezzo Sull’Adda, il Centro Giovani di via Mazzini è costretto a congelare le attività esterne alle sale-prova per ordine del comune.Con una stringata mail, l’assessore alla politiche giovanili Mauro Grassi, avvisa l’associazione Km33 (con regolare contratto insediata nel CAG fin dalla sua inaugurazione) della necessità di fermare tutto ciò che è stato organizzato nell’auditorium polifunzionale.Il perché è squisitamente burocratico.. il CAG è l’unico spazio comunale che non possiede un regolamento d’uso ad eccezione del contratto con il Km33, e considerando che le priorità della neo amministrazione sono ben altre (ricordiamo la questione dell’allargamento dell’inceneritore Falck) è probabile che la stesura di tale regolamento richieda molto, troppo tempo.L’assessore Grassi ha recentemente rilasciato dichiarazioni che lasciano intendere che il CAG sia un centro sociale autogestito del quale Km33 ha potuto usufruire liberamente e autonomamente.Peccato che, ogni mese, tale associazione si preoccupava (come nei suoi doveri) di stilare una programmazione e attendere la sua approvazione, e che negli ultimi tempi, si sia adeguata con rinnovato entusiasmo ai nuovi standard richiesti in maniera collaborativa.L’amministrazione non è contenta della scarsa varietà di proposte, ma in questo primo anno di attività, a fianco di numerosi eventi musicali disimpegnati, sono state proposte rassegne teatrali, esposizioni artistiche, spettacoli di improvvisazione comica, nonché serate di sensibilizzazione curate da Soldelladda. Si sarebbe potuto fare di più, come ad esempio organizzare cineforum, ma i costi della SIAE per un’associazione giovane, gravano inevitabilmente sul bilancio, e non sono compatibili con l’intento di offrire occasioni di aggregazione gratuite per i giovani Trezzesi e non.L’assessore batte il chiodo sulla questione della sicurezza e della responsabilità penale, forte della fragilità del contratto stipulato con l’amministrazione precedente, e volutamente elastico nella prospettiva di rimaneggiarlo dopo un periodo di esperienza diretta delle attività del Centro.Il timore dell’utenza è che questo spazio fino ad ora usufruibile, diventi inaccessibile a chi non abbia risorse economiche di un certo tipo, e che le maglie del filtro di approvazione delle proposte, vengano ristrette più del necessario.Già numerose le proteste arrivate in comune, e inattesa, anche la stampa locale ha fato eco al caso CAG.Non si tratta di una questione politica, nessuna bandiera è stata chiamata in causa. Si tratta di una questione di carattere sociale, che riguarda i ragazzi.Il Centro Giovani di via Mazzini subirà sicuramente una non trascurabile trasformazione.Vacilla anche la definizione ormai. Centro giovani? Spazio polifunzionale?Per oltre vent’anni la gioventù trezzese è invecchiata nell’attesa di uno spazio dedicato, ed ora che il traguardo sembrava raggiunto si fa un passo indietro, o meglio si resta fermi un giro, chiusi per tristezza.

I ragazzi del KM33

1 commento:

  1. Magari noi non possiamo fare in concreto niente, ma è giusto che si sappia come vengono trattati i giovani che hanno voglia di fare dall'amministrazione nostra "vicina" di casa.... Speriamo che la situazione si possa concludere nel migliore dei modi, nel caso, se ci sarà da manifiestare la solidarietà al KM33 noi ci saremo!!!
    Simone

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