martedì 27 gennaio 2015

Chi ha paura dell’ECUOSACCO?


Capita, il cambiamento genera sempre un certo timore. Sta succedendo anche a noi di fronte all’“OPERAZIONE ECUOSACCO”, novità annunciata dalla nostra Amministrazione riguardante la raccolta dei rifiuti domestici.
Tanti dubbi, un po’ di irritazione, molte cose ancora da chiarire. In sintesi questa è la prima reazione suscitata da EcuoSacco. Di là da ragionevoli diffidenze e, come spesso succede, la nuova raccolta sarà più facile da fare che da dire. In sostanza per chi di noi già pratica un’onesta raccolta differenziata non cambierà molto: invece di riempire sacchi gialli o bianchi riempiremo quelli rossi, con un accorgimento in più, buttare direttamente i rifiuti senza impacchettarli in ulteriori sacchetti, con qualche eccezione.
Non dovrebbero esserci problemi per il numero prestabilito di sacchetti cui ognuno di noi avrà diritto; la quantità è stabilita secondo medie di raccolta già verificate. E comunque nel periodo di sperimentazione l’Amministrazione non ci lascerà “abbandonati a noi stessi”. A cominciare dall’Assemblea pubblica - del 3 febbraio prossimo, ore 21 in Biblioteca - dedicata al sacco rosso, annunciata pochi giorni fa. Presto molti dubbi saranno svelati, già sappiamo però che nel periodo sperimentale i sacchi che ci serviranno oltre la dotazione non saranno a pagamento.
UNA SFIDA PER TUTTI
Il perché di tutto sto trambusto rosso è forse dato per scontato: la frazione secca è quella parte di rifiuti che finiscono nelle discariche o, come nel nostro caso, nell’inceneritore. Diminuirne la quantità significa, per logica, ridurre le emissioni di fumi nell’atmosfera, e probabilmente in futuro anche i costi di gestione. Aumentare la raccolta di rifiuti differenti, come la carta, il vetro e la plastica, consolida perlomeno una coscienza ambientale, il rispetto per il proprio territorio; ed è una seconda possibilità che diamo ai materiali e a noi stessi.
L’occasione di questo cambiamento del sacco rosso è importante anche per un aspetto, reso evidente da molti commenti di vapriesi apparsi sui social: la mancanza di fiducia verso le istituzioni comunali e la convinzione che tali apparati ci sfruttino, con una fregatura sempre in agguato. Allora, anche questa novità dell’EcuoSacco potrebbe iniziare a cambiare un poco la prospettiva, avviando un rapporto più disteso fra il cittadino e i suoi Amministratori. Con uno sforzo da parte di qualcuno, possiamo pensare che i nostri Amministratori stiano adottando una scelta giusta per noi (in questo caso insieme con altri 8 Comuni), e che l’apparato comunale sia al servizio del cambiamento e non di uno stato di polizia . Perciò, mettiamoci un po’ di fiducia e sperimentiamo prima, poi valuterete.


Che fare ?

E' un angolo che, a dir poco,  avrebbe bisogno di un restyling... Ma la cosa non è facile, principalmente perché  trattasi di proprietà privata.
Nell'attesa di una sistemazione adeguata - qualche idea ce l'abbiamo già -  potremmo proporre di " coprire" il perimetro a vista  della   zona abbandonata  con una intelaiatura di pannelli  su cui stampare, ad esempio,   fotografie di  Vaprio di una volta.   Che ve ne pare?