giovedì 16 dicembre 2010

Consiglio Comunale

A V V I S O
nella Sede Municipale
lunedì, 20 dicembre 2010, alle ore 20.00,
è convocato in sessione ordinaria
IL CONSIGLIO COMUNALE
per trattare in seduta pubblica, il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Comunicazioni del Sindaco;
2. Approvazione verbali della seduta precedente;
3. Imposta comunale sugli immobili per l’anno 2011 (conferma aliquote vigenti);
4. Addizionale comunale all’Irpef per l’anno 2011 (conferma aliquota vigente);
5. Determinazione del valore delle aree fabbricabili ai fini ICI per l’anno 2011;
6. Approvazione Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari;
7. Approvazione Piano delle opere pubbliche 2011/2013;
8. Approvazione Bilancio di previsione esercizio finanziario 2011, Relazione
previsionale e programmatica 2011/2013, Bilancio pluriennale 2011/2013;
9. Approvazione nuovo Regolamento comunale per l’applicazione della tassa per
l’occupazione di spazi ed aree pubbliche;
10. Approvazione modifiche dello Statuto dell’Azienda speciale consortile
“Offertasociale” – Azienda territoriale per i servizi alla persona;
11. Adozione Piano di Lottizzazione ambito AR10 del P.G.T. (Vie Milano/Manzoni).

mercoledì 8 dicembre 2010

domenica 28 novembre 2010


Per ribadire il diritto dei cittadini lombardi ed esprimersi in difesa di un bene pubblico vitale come l'acqua, bisogna vigilare e sostenere chi dentro e fuori del Consiglio Regionale si batte per impedire lo scippo di un diritto costituzionale come il Referendum promosso da 1.400.00 cittadini italiani:
MARTEDI 30 Novembre h.10 PRESIDIO DI FRONTE AL PIRELLONE

sabato 27 novembre 2010

No al raddoppio dell'inceneritore

Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Lombardia

COMUNICATO STAMPA

VILLANI, CAVICCHIOLI, PIZZUL (PD): “NO AL RADDOPPIO DEL TERMOVALORIZZATORE: NON E’ RAGIONEVOLE NE’ GIUSTIFICABILE”

Un ‘no’ convinto al raddoppio del termovalorizzatore di Trezzo d’Adda è stato espresso oggi, mercoledì 24 novembre 2010, in VI Commissione consiliare Ambiente, dai sindaci della zona, dal comitato locale e da Legambiente Lombardia che hanno ribadito la contrarietà al progetto della società Prima. Lo hanno fatto con motivazioni circostanziate e ragionevoli che non potevano lasciare indifferenti i componenti della Commissione. Si tornerà, perciò, prossimamente sull’argomento con ulteriori audizioni e lo stesso assessore regionale al Territorio e urbanistica Belotti ha ribadito la necessità di avere una visione complessiva del problema.

“Il paventato raddoppio dell’impianto di Trezzo – dicono i consiglieri regionali del Pd, Giuseppe Villani, Arianna Cavicchioli e Fabio Pizzul, presenti in aula – non è giustificato né dai numeri, né dal contesto ambientale. L’impianto odierno è dimensionato a sufficienza per rispondere alle esigenze dei comuni dell’area e già oggi il 26% dei rifiuti smaltiti proviene dalla Brianza. Inoltre il ciclo dei rifiuti è chiuso perfettamente da altre strutture. Ci sono poi forti elementi di preoccupazione per quanto riguarda le emissioni e la situazione ambientale e sanitaria. Piuttosto è indispensabile riportare il discorso su un ragionamento complessivo sulle esigenze e sull’offerta provinciale. Scopriremo che di questo raddoppio non c’è proprio bisogno”.

Lo scorso 13 luglio il Consiglio regionale si era già espresso per un approfondimento della situazione, approvando una mozione presentata dal Pd.: “In quella sede, e lo ribadiamo oggi, si è ritenuto indispensabile aprire un tavolo di confronto con Provincia e Comuni dell’area, lavorare sull’incremento della raccolta differenziata e definire i criteri per la localizzazione di un nuovo termovalorizzatore a scala provinciale, quindi in altro sito – fanno sapere Villani, Cavicchioli e Pizzul –. Il Tavolo con i sindaci, però, non si è ancora aperto. Gli incontri che si sono fatti sino a ora non hanno impedito a Prima di integrare la domanda, arrivare all’apertura della Conferenza di servizi e procedere nell’iter autorizzativo. I tempi si fanno stretti e serve un’accelerazione dell’azione politica per arrivare a dare le risposte che si attendono i comuni dell’area. Per questo, continueremo a incalzare l’assessore sugli impegni decisi dal Consiglio per arrivare al più presto a dire una parola definitiva su questa vicenda che lascia con il fiato sospeso i comuni dell’area”.

Milano, 24 novembre 2010

martedì 23 novembre 2010

Consiglio Comunale

A V V I S O
nella Sede Municipale
venerdì, 26 novembre 2010, alle ore 20.00,
è convocato in sessione straordinaria
IL CONSIGLIO COMUNALE
per trattare in seduta pubblica, il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Comunicazioni del Sindaco;
2. Approvazione verbali della seduta precedente;
3. Approvazione Variazione n. 5 – Assestamento generale al bilancio di previsione
2010;
4. Approvazione Convenzione con la Onlus Fraternità Sistemi per la concessione del
servizio di accertamento e riscossione imposta comunale sulla pubblicità e
pubbliche affissioni per il triennio 2011/2013;
5. Approvazione Convenzione col Comune di Busnago per il servizio associato di
Responsabile area urbanistica/edilizia privata dall’1.12.2010 al 31.12.2014;
6. Individuazione dei criteri generali in materia di organizzazione per l’ordinamento
degli uffici e dei servizi (D. Lgs. 27.10.2009, n. 150);
7. Adeguamento contributo di costruzione aree agricole (D.g.r. 8757/08);
8. Rideterminazione oneri di urbanizzazione;
9. Approvazione modifiche al Regolamento di polizia mortuaria e cimiteriale;
10. Approvazione costituzione di una NewCo E.S.CO. (Energy Service Company) -
Atto di indirizzo;
11. Approvazione Piano diritto allo studio – Anno scolastico 2010/2011.
Vaprio d’Adda, 19.11.2010
Il Sindaco
(Roberto Orlandi

giovedì 18 novembre 2010

Brescia,piazza della Loggia. Il paese che dimentica.


www.radio24.ilsole24ore.com/blog/biacchessi/?p=207 blog D.Biacchesi

Brescia, 28 maggio 1974. 36 anni fa.

Il cielo non promette nulla di buono. Entrano in Piazza della Loggia diecimila sindacalisti, operai, studenti, disoccupati, giovani e vecchi, volti di gente comune. E’ il segno di una civile protesta contro numerosi atti di violenza di gruppi di neofascisti che durano ormai da settimane. Attentati contro sedi del sindacato, circoli culturali, sezioni di partiti, aggressioni contro singole persone. Parla Franco Castrezzati della Cisl. Sono le 10 e 12 minuti. La pioggia inizia a battere fitta su mille ombrelli aperti, sugli impermeabili, sui giubbotti. Le sue saranno parole ingoiate di traverso.

“……Sono così venuti alla luce uomini di primo piano che hanno rapporti con gli attentatori di Piazza Fontana e del direttissimo Torino- Roma, vengono pure alla luce bombe, armi, tritolo, esplosivi di ogni genere. Ci troviamo di fronte a trame intessute segretamente da chi ha mezzi e obietti precisi. A Milano…. State fermi…state calmi, state calmi. State all’interno della piazza, il servizio d’ordine faccia cordone intorno alla piazza, state all’interno della piazza. Invitiamo tutti a portarsi sotto il palco, venite sotto il palco, state calmi, lasciate il posto alla Croce Bianca, lasciate il passo, lasciate il passaggio delle macchine, tutti in piazza della Vittoria, tutti in piazza della Vittoria”.

Otto morti. Novantaquattro feriti, alcuni gravi. Cinque insegnanti, due operai, un pensionato. Neanche un sorriso, un sospetto, una parola, nemmeno una frazione di tempo, quanto basta per accorgersi che in un cestino dei rifiuti, sotto i portici di piazza della Loggia, un uomo ha piazzato poco prima un ordigno di altissimo potenziale.

Brescia, 16 novembre 2010. 36 anni dopo.

I giudici della Corte d’Assise assolvono per insufficienza di prove cinque imputati dall’accusa di aver organizzato ed eseguito la strage.

Assolti i due ex appartenenti al gruppo neofascista Ordine Nuovo, Delfo Zorzi e Carlo Maria Maggi.

Assolti Maurizio Tramonte, già collaboratore del SID (l’allora servizio segreto militare), e il generale dei carabinieri Francesco Delfino.

Assolto l’ex segretario del MSI, Movimento Sociale Italiano, Pino Rauti.

Già 36 anni dopo.

Cinque istruttorie, un imputato come Ermanno Buzzi ucciso nel carcere di Novara nel 1981 dai neofascisti Pierluigi Concutelli e Mario Tuti mentre stava collaborando con la giustizia, ripetute accuse e ritrattazioni di pentiti, gravissimi depistaggi di uomini delle istituzioni, sottrazione di importanti prove documentali da parte di funzionari infedeli dei servizi, reticenze, silenzi, poi condanne, assoluzioni, condanne e ancora assoluzioni, fino all’ultima.

Sulla sentenza di ieri hanno certamente pesato i pronunciamenti assolutori più recenti per le stragi di piazza Fontana e Questura di Milano, poiché alcuni imputati erano comuni alla nuova inchiesta su piazza della Loggia.

Non è normale un paese che impiega 36 anni per assicurare alla giustizia i colpevoli e i mandanti di stragi efferate e politiche come quella di piazza della Loggia, piazza Fontana (12 dicembre 1969), Questura di Milano (17 maggio 1973), treno Italicus (4 agosto 1974), che non cerca i mandanti per la strage alla stazione di Bologna (2 agosto 1980) e del rapido 904 (23 dicembre 1984), soprattutto una politica che non rende ancora oggi operativi i regolamenti applicativi della legge sul segreto di Stato licenziata dal Parlamento quattro anni fa.

E ciò è potuto accadere perché l’Italia ha perso la sua memoria storica, perché nulla di quanto accaduto nella storia contemporanea (omicidi politici e stragi, centinaia di morti, migliaia di feriti del terrorismo nero e rosso), è scritto sui libri di testo delle nuove generazioni.

In un paese che dimentica, il passato non passa mai.

“L’unica cosa a cui penso sono quegli otto morti innocenti”, dice amaro Manlio Milani, presidente dell’Associazione delle vittime della strage di piazza della Loggia.

Si può solo dargli ragione.

lunedì 15 novembre 2010


LA CERIMONIA PER LA CONSEGNA DEL PREMIO SAN COLOMBANO 2010, ASSEGNATO ALL'ASSOCIAZIONE "IL DISEGNO" AVRA' LUOGO


SABATO 20 NOVEMBRE

ALLE ORE 15,00 - CHIESA DI SAN COLOMBANO.


Seguirà conferenza sulla figura di San Colombano e programma musicale.

giovedì 11 novembre 2010

Fuori uno dentro due

Le dimissioni di Ghidetti da assessore alla scuola ,cultura,sport e tempo libero, hanno generato l’entrata in giunta di due nuovi assessori , Riva e Brambati , i quali si sono equamente spartiti le deleghe sopra descritte.
L’operazione, fuori uno dentro due, è stata motivata dal Sindaco come un' esigenza dovuta al troppo carico di lavoro . La verità : siccome Ghidetti era in quota Popolo della Libertà bisognava compensare l’incarico a Brambati , ex socialista seguace da sempre del primo cittadino, con un altro assessore del partito del predellino . Altro che lista civica …….....il manuale Cencelli ha colpito ancora .

martedì 26 ottobre 2010

domenica 24 ottobre 2010





TORNANDO A CASA
PRESENTAZIONE DEI LAVORI DI CONSERVAZIONE E RI-USO DELLA
CASA DEL CUSTODE DELLE ACQUE
Sabato 30 ottobre 2010 - ore 10.00





Interventi di:
ROBERTO ORLANDI
Sindaco di Vaprio d’Adda
EMANUELE ERRICO
Presidente s.c.a.r.l. Navigli
RAFFAELE CATTANEO
Assessore Regione Lombardia
GUALTIERO OBERTI
Architetto Progettista
Con la partecipazione di:
Provincia di Milano
Agenzia del Demanio
Consorzio Villoresi
Agenzia Interregionale Fiume Po - A.I.PO
Parco Adda Nord
Ecomuseo Adda di Leonardo e Comuni aderenti
Il pomeriggio di sabato 30 e tutta la domenica 31 ottobre (ore 10.30 - 18.00)
la Casa del Custode delle Acque resterà aperta ai cittadini per visite libere e guidate

COMUNE DI VAPRIO D’ADDA
NAVIGLI LOMBARDI s.c.a.r.l

giovedì 21 ottobre 2010



ASSEMBLEA PUBBLICA

Domenica 24 ottobre 2010, h 17.30
presso la Palestra scolastica in p.za A. Moro Grezzago


IL RADDOPPIO DELL'INCENERITORE: STATO DI FATTO ED INIZIATIVE CONTRO

Intervengono:

Vittorio MAPELLI Sindaco di Grezzago

Fabio ALTITONANTE Assessore Provinciale al Territorio (PDL)
Marco PAOLETTI Presidente Comm. Prov. Ambiente (Lega Nord)
Fabio PIZZUL Consigliere Regionale (PD)


Sono stati invitati i Sindaci di Trezzo sull'Adda, Pozzo d’Adda, Vaprio d’Adda, Busnago e i gli altri 21 Sindaci dell’Adda-Martesana Est firmatari di una Delibera di Giunta contro il raddoppio

lunedì 18 ottobre 2010



L’Amministrazione Comunale di Grezzago
in collaborazione con SOLDELLADDA
Vi invita
sabato 23 ottobre 2010
alle ore 21.00
presso la Sala Home Theatre
all’Incontro – Dibattito
con l’Associazione
Addio Pizzo
“UN INTERO POPOLO
CHE PAGA IL PIZZO
E’ UN POPOLO SENZA DIGNITA’”

venerdì 15 ottobre 2010

martedì 12 ottobre 2010

venerdì 1 ottobre 2010

comunicato stampa Comune Trezzo

28.09.2010
COMUNICATO STAMPA
Termovalorizzatore: permane il parere negativo al suo raddoppio
Ribadita nel Consiglio Comunale di ieri la ferma opposizione di questa Giunta
all'ampliamento dell'impianto di smaltimento rifiuti ubicato in territorio trezzese.
Grazie ai risultati di una nuova perizia di impatto ambientale eseguita dall'Ing. Massimo
Cerani di Brescia rendiamo noti alla cittadinanza i punti che rafforzano la scelta di
negare il consenso all'ingrandimento del termovalorizzatore:
1. L’identificazione dell’area vasta non è conforme alle norme vigenti, ed é
incoerente con le previsioni di impatto redatte dallo stesso proponente; deve al
contrario essere considerata un’area di raggio 20 km dalla localizzazione
dell’insediamento.
2. Non sono presentate più alternative tecnologiche rispetto al trattamento
richiesto dalla pianificazione provinciale e regionale, sia che si tratti di sistemi
termici che di sistemi “a freddo” oggi disponibili su scala commerciale, a maggior
ragione rilevando dai dati INEMAR l’impatto considerevole che la sezione
esistente svolge già ora sul totale delle emissioni stimate sul Comune di Trezzo
sull’Adda.
3. L’analisi di impatto sanitario del progetto – che termina con calcolo di valori di
rischio non irrilevanti - è condotta con la metodologia dell’analisi di rischio
solamente su alcuni metalli pesanti e sui POPs, tramite la catena legata
all’alimentazione umana, quando le ricadute in termini di mortalità e morbilità
derivanti dagli NOx e dai PM sono riconosciute essere fattore primario di impatto
sulla salute umana degli impianti di combustione attraverso le vie aeree
(inalazione). A tale proposito nessuna istituzione pubblica ha finora effettuato
una rilevazione sistematica della qualità dell’aria e della presenza di inquinanti
dovuti alle emissioni dell’inceneritore di Trezzo sull’Adda. E’ opportuno pertanto
richiedere alla società Prima srl una rilevazione campionaria e distribuita nel
tempo delle sostanze presenti nell’aria, secondo appropriate metodologie
scientifiche, basate sulle ricadute ad altezza d’uomo.
4. Le soluzioni di trattamento dei gas combusti proposte sono migliorative per
l’abbattimento degli ossidi di azoto ma non è giustificato nell’insieme dal
proponente il passaggio da un sistema ad umido ad uno completamente a secco.
5. Non è previsto un sistema di controllo e intervento diretto in camera di
combustione per prevenzione di anomalie e regolazione ottimale.
6. Non è nota la qualità dei rifiuti in ingresso, la variabilità delle caratteristiche e le
forme di controllo sul contenuto di pericolosi, riciclabili, al fine di prevenirne
ingresso, lo scarico e la combustione.
7. L’efficienza energetica dichiarata non è corretta, non tenendo conto degli
autoconsumi, l’impianto non è qualificabile come “recupero energetico” bensì
come “smaltimento”. Anche nel caso si dotasse l’impianto di una sezione di
scambio di calore verso una rete di teleriscaldamento, si potrebbe conseguire
ottimisticamente una resa pari al 75% della resa energetica delle tecnologie di
riferimento adottate in Europa per la produzione di energia; tuttavia la soluzione
non aggiunge vantaggi energetico ambientali sulla base di una analisi energetica.
8. Non è previsto un campionamento in continuo delle diossine, seppure già
prescritto in AIA (2007) per l’impianto esistente.
9. L’ampliamento confligge con ambiti agricoli di salvaguardia dei vincoli paesistici,
corridoi ecologici, zone di potenziamento ecologico, un SIC, (Oasi “Le Foppe” di
Trezzo sull’Adda, per il quale il Piano provinciale rifiuti prevede l’obbligo di
studio di incidenza in caso di rinnovo autorizzativo), con il Piano provinciale
rifiuti ove si prevede come criterio generale di localizzazione di nuovi impianti la
“distribuzione territoriale dei carichi ambientali”, con collocazione nelle aree
deficitarie di tali infrastrutture.
10. Non si è stimato l’impatto ambientale del traffico indotto dall’impianto.
11. La tecnologia proposta di trattamento delle scorie a scopo di recupero non è
sufficientemente motivata, rispetto alle alternative esistenti; manca un bilancio
di materia completo; si rilevano incoerenze tra schema di smaltimento acque
dell’impianto nel suo complesso e bilancio idrico della sezione di trattamento
scorie.
12. La stima dei costi per la salute umana e su scala locale e regionale, unitamente
ai costi da emissioni climalteranti, impongono una seria riflessione sulla
sostenibilità sociale ed economica di questo intervento, collocato in una delle
aree più inquinate del pianeta. Soprattutto, evidenziano la necessità di trovare
un alternativa radicale alle tecnologie basate sulla combustione dei rifiuti a
favore di sistemi spinti di prevenzione, raccolta domiciliare e riciclaggio che già
oggi garantiscono ove applicati recuperi complessivi di materia superiori al 90%
dei rifiuti urbani.
Il Sindaco Danilo Villa afferma che:
“Fin dall’inizio di questa vicenda, avviata nel giugno 2009, abbiamo cercato in tutti i modi di
evidenziare le carenze di un studio di impatto ambientale presentato dalla Società proponente
Prima Srl.
Lo abbiamo fatto producendo varie osservazioni fin dal luglio 2009, cioè nei 60gg di legge
richiesti, soprattutto di carattere ambientale, paesistico, agricolo ma anche per la vicinanza di
un SIC ; di un parco naturale , per la presenza di varie aziende con allevamenti di prodotti di
qualità.
Queste ulteriori osservazioni si aggiungono alle precedenti per approfondire alcuni aspetti
impiantistici con qualche accenno anche ai costi sanitari conseguenti alle esposizioni delle
emissioni di questo impianto.
Siamo quindi consapevoli di aver fornito utili e sufficienti informazioni ai tecnici incaricati del
procedimento che con logica dovrebbe rigettare ogni ipotesi di raddoppio dell’impianto di
Trezzo.
In definitiva tutte le Amministrazioni che conferiscono in questo impianto hanno dimostrato la
loro crescente virtuosità nel ciclo di smaltimento dei rifiuti sostenendo l’incremento della
raccolta diffrenziata.
Proprio in ragione di questo, i nostri territori virtuosi, non devono essere ulteriormente
penalizzati.”

lunedì 27 settembre 2010

domenica 26 settembre 2010

CONSIGLIO COMUNALE


A V V I S O
nella Sede Municipale
giovedì, 30 settembre 2010, alle ore 20.30,
è convocato in sessione straordinaria
IL CONSIGLIO COMUNALE
per trattare in seduta pubblica, il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Surroga consigliere comunale dimissionario;
2. Comunicazioni del Sindaco;
3. Approvazione verbali della seduta precedente;
4. Ricognizione sullo stato di attuazione dei programmi e salvaguardia degli
equilibri di bilancio;
5. Approvazione Variazione n. 4 al bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2010;
6. Nomina Commissione per l’assegnazione del “San Colombano 2010”;
7. Situazione della gestione dell’Associazione Turistica Pro Loco di Vaprio
d’Adda.

Vaprio d’Adda, 23 settembre 2010
Il Sindaco
(Roberto Orlandi)

sabato 11 settembre 2010

_____________________________________________________________

Con profonda commozione siamo vicini a Pierangelo e ai suoi familiari per il grave lutto che li ha colpiti.
_____________________________________________________________

venerdì 10 settembre 2010

Che succede in Pro Loco?

Comunicato VIVI VAPRIO

La Pro Loco di Vaprio attira l’attenzione del gruppo consiliare di minoranza Vivi Vaprio il quale, come i colleghi del Consiglio Comunale, ha recentemente ricevuto un documento ufficiale, indirizzato anche al Sindaco e all’Assessore alla Cultura, a firma del vicepresidente della Pro Loco, in rappresentanza di consiglieri e soci. La lettera ricevuta, confermando formalmente quanto era già stato comunicato a voce sia al sindaco Orlandi che all’assessore Ghidetti, segnala dettagliatamente gravi irregolarità e violazioni nella gestione dell’associazione da parte del presidente in carica, con aspetti legati sia al bilancio consuntivo che al rispetto dello Statuto e della Convenzione con il Comune. Vivi Vaprio prende atto con disappunto della condizione segnalata. Prima di qualunque valutazione specifica conclusiva è necessario fare chiarezza e controllare ogni aspetto emerso in modo rigoroso, pertanto il gruppo consiliare Vivi Vaprio ha richiesto formalmente che l’argomento “Pro Loco” sia inserito nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale.
Ecco il testo della richiesta:
“ Egregio Sig. Sindaco,
a norma del regolamento del C.C. chiediamo sia inserito nell’ordine del giorno del prossimo Consiglio Comunale uno specifico punto con il seguente argomento – Situazione della gestione dell’Associazione turistica Pro Loco di Vaprio d’Adda.
Facendo riferimento a innumerevoli e persistenti lamentele verbali e scritte di singoli consiglieri e soci della locale Pro Loco segnalanti arbitrarietà e gravi irregolarità nella gestione della stessa, chiediamo che il Sig. Sindaco si faccia promotore di una attenta e superpartes verifica, al fine di relazionare in modo esaustivo il Consiglio Comunale sull’argomento, consentire una precisa e corretta informazione, per poter dibattere l’argomento e promuovere le azioni risolutive necessarie.
Distinti saluti”.

Gruppo consiliare Vivi Vaprio.

giovedì 9 settembre 2010

Inceneritore : perchè NO


10 settembre 2010
ore 21 presso Società Operaia
a Trezzo sull'Adda
Serata dibattito:
PERCHE' NO!
Ospiti Ing. Cerani, dott. Panizza, i sindaci della zona impegnati nella battaglia contro l'ampliamento.
Tutti i cittadini sono invitati

venerdì 3 settembre 2010

RIUNIONE

LUNEDI 06.09 ALLE ORE 21 PRESSO LA SEDE DEL PARTITO DEMOCRATICO ( Via Matteotti )
RIUNIONE di VAPRIO FUTURA
o.d.g. Analisi situazione politica amministrativa

L'iniziativa è aperta a tutti

venerdì 27 agosto 2010

MOBILITIAMOCI !!!!!



In data 23.08.2010 la Regione Lombardia ha trasmesso al Comune di Trezzo s/Adda l'avvio del procedimento per l'esproprio dei terreni per l'ampliamento del termovalorizzatore .

mercoledì 4 agosto 2010

No alla privatizzazione dell'acqua

Sulla stampa è stata anticipata la notizia che il 5 agosto (approfittando della “distrazione” delle vacanze…) la Giunta regionale della Lombardia approverà un Progetto di legge sulla gestione dell’acqua, in applicazione del Decreto Ronchi, lo stesso di cui si chiede l’abrogazione attraverso il Referendum nazionale che ha raccolto 1 milione e 400 mila firme in Italia, di cui ben 237 mila in Lombardia. Pertanto anche il Progetto di Legge della Giunta Regionale porterà a consegnare ai privati la gestione dell’acqua. Il Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l’Acqua Pubblica invita quindi a mandare (da oggi al 5 agosto) un’email agli assessori regionali per dire No alla privatizzazione dell’acqua in Lombardia. In fondo vi riportiamo gli indirizzi e il testo dell’appello (se volete modificate l’oggetto, per evitare che cancellino l’email come spam). Fate sentire la vostra voce.
INDIRIZZI :

roberto_formigoni@regione.lombardia.it, marcello_raimondi@regione.lombardia.it, andrea_gibelli@regione.lombardia.it, giulio_decapitani@regione.lombardia.it, romano_colozzi@regione.lombardia.it, domenico_zambetti@regione.lombardia.it, stefano_maullu@regione.lombardia.it, massimo_buscemi@regione.lombardia.it, Giulio_Boscagli@regione.lombardia.it, raffaele_cattaneo@regione.lombardia.it, gianni_rossoni@regione.lombardia.it, romano_la_russa@regione.lombardia.it, Luciano_Bresciani@regione.lombardia.it, carlo_maccari@regione.Lombardia.it, Alessandro_Colucci@Regione.Lombardia.it, monica_rizzi@regione.lombardia.it, daniele_belotti@regione.lombardia.it

p.c.roberto@circoloambiente.org



OGGETTO: No alla privatizzazione dell’acqua in Lombardia.

TESTO



Agli Assessori della Giunta Regionale della Lombardia



Egregio Assessore,

apprendiamo dalla stampa che il giorno 5 agosto p.v. verrà discusso e messo in votazione in Giunta Regionale un Progetto di Legge inerente la gestione dei servizi idrici integrati (S.I.I.), in applicazione del cosiddetto Decreto Ronchi (art. 23 bis della Legge 133/2008, così come modificato dall’art. 15 della Legge 166/2009).

Le anticipazioni sui contenuti del PDL riguardo le modalità di affidamento dei S.I.I. ci preoccupano, poichè obbligherebbero alla privatizzazione della gestione dell’acqua.
Infatti con l’applicazione del Decreto Ronchi Ronchi, l’affidamento della gestione dei S.I.I. a soggetti privati – ovvero a imprese italiane o straniere interessate solo a fare profitto – diventa la modalità ordinaria di assegnazione del servizio; in tal modo si porrebbe fine alle virtuose gestioni pubbliche che, in alcune province della Lombardia, risultano all’avanguardia a livello europeo.

Ricordiamo in questa occasione che a sostegno del Referendum per l’abrogazione del Decreto Ronchi e per la ripubblicizzazione del servizio idrico, in Italia sono state raccolte 1 milione e 400 mila firme, delle quali ben 237 mila nella sola Lombardia (www.acquabenecomune.org).

Si rammenta inoltre che ben cinque Regioni hanno impugnato per incostituzionalità l’art. 23 bis (così come modificato dall’art. 15 del Decreto Ronchi), ritenendo la norma lesiva delle prerogative delle Regioni stesse in materia di servizio idrico.

E’ inopportuno che vengano adottati provvedimenti fintanto che la Corte Costituzionale non si esprima sui ricorsi delle Regioni e sull’ammissibilità dei Referendum abrogativi sottoscritti da 1 milione e 400 mila cittadini.

Inoltre è utile ricordare che negli scorsi anni in Lombardia si è attivata una vasta mobilitazione popolare contro le precedenti Leggi Regionali in materia di servizi idrici, in particolare contro le L.R. n. 21/1998 e n. 18/2006, per le parti che imponevano la privatizzazione dell’erogazione dell’acqua. A sostegno di tali mobilitazioni si sono attivati i Comuni; nel 2007 ben 144 Consigli Comunali della Lombardia hanno deliberato contro la L.R. 18/2006; con la successiva L.R. 1/2009, “concordata” coi sindaci referendari, è stata reintrodotta la possibilità dell’affidamento diretto ad aziende totalmente pubbliche.



A tale proposito, ci preoccupa l’eventuale attribuzione delle competenze del governo dei S.I.I. alle Province, che di fatto esautorerebbe i Comuni (ovvero gli Enti più vicini ai cittadini) dalle decisioni su un bene vitale e di interesse per tutti i cittadini qual è l’acqua, cancellando il federalismo rappresentato dai Comuni stessi.



Alla luce di quanto sopra, si chiede di non approvare il suddetto Progetto di Legge per le parti in cui si applica il Decreto Ronchi (che di fatto consegnerà ai privati la gestione dell’acqua) e in cui si esautorano i Comuni delle decisioni in materia di governo dei servizi idrici.

Certi che prenderete in considerazione le nostre richieste, porgiamo distinti saluti.



COMITATO _________ oppure NOME COGNOME



rif.: Coordinamento Regionale Lombardo dei Comitati per l’Acqua Pubblica – email: roberto@circoloambiente.org

mercoledì 28 luglio 2010

BUONE VACANZE !!!

Buone vacanze
Buone vacanze sulle spiagge assolate
Nei boschi e nelle vallate
Buone vacanze meritate

Buone vacanze dai discorsi soporiferi
E dall’ansimare del Presidente
Dalle centrali nucleari che voglion costruire
E dalle verita' che non ci vogliono dire.

Buone vacanze dalle intercettazioni
Dalle registrazioni
Dalle finzioni
Dai minchioni

Buone vacanze eque e solidali
Per quelli che hanno cuori
Internazionali
Buone vacanze di pace ai pacifisti
E di surf ai surfisti

Buone vacanze ai comunisti
Anche se sono un po’ tristi
agli amanti antagonisti
ai bambini liberisti

Che abbiate notti intorno al fuoco
Che incontriate un bravo cuoco
Che vediate l’alba sorridente
Di una nuova era
Frizzante

Che tu abbia treni in orario
E il Dio delle code in autostrada ti sia amico
Che tu possa incontrare colui che da' indicazioni esatte
Che non ti massacrino le zanzare
Ne' altre creature rare
Che ti salvi dall’influenza Messicana
E non scivoli sopra una banana
Che dove sei andato
Non ci sia il colpo di stato
E se non hai un amore
Ne trovi uno dolcissimo
Che fa il dottore
E ti da' il batticuore
Mentre ti toglie ogni dolore

Buone vacanze ai camionisti in val Gardena
E agli economisti sotto la luna piena
Ai poeti che discendono i torrenti
Su canoe lanciate a mille all’ora
E ai disoccupati che amano gli alianti
E sognano lavori gratificanti
Che li possano trovare
In riva al mare
Insieme a un biglietto vincente
Per la lotteria della mente

Buone vacanze ai costruttori di pace
Che cucinano le patate alla brace
E ai costruttori di pannelli solari
Che se la spassano alle Baleari

Buone vacanze ai taxisti
Che sognano che salga sulla loro auto
Una ragazza tedesca con le labbra che sanno di albicocca
E alle professoresse del liceo
Che vorrebbero interrogare
Un uomo se lo guardi poi lo vuoi mangiare.

Buone vacanze
Anche a Antonellina
Che vive in Cina e mangia solo minestrina
La sera e la mattina
Ma in vacanza andra' a Katmandu'
E mangera' solo zebu'

Jacopo Fo

martedì 13 luglio 2010

In consiglio Regionale passa la mozione del PD

Via libera , col voto contrario dell’Italia dei Valori, alla mozione (primo firmatario Fabio Pizzul, PD) sul termovalorizzatore di Trezzo. Il documento chiede un impegno della Giunta ad aprire un tavolo istituzionale con le amministrazioni locali per definire un accordo in merito all’ampliamento dell’impianto; a individuare nuove azioni per promuovere la raccolta differenziata, incentivando tecniche di smaltimento alternative; e infine a definire i criteri per la localizzazione di un nuovo termovalorizzatore in Provincia di Milano.
Su questa mozione l’assessore al Territorio Daniele Belotti è intervenuto chiedendo un atteggiamento responsabile da parte di tutti e sottolineando la necessità di una soluzione condivisa

lunedì 12 luglio 2010

NO AL RADDOPPIO

Martedi 13/7: ore 9.30. Il Consiglio Regionale discute il progetto di ampliamento dell’inceneritore di Trezzo. L’appuntamento è alle 8.30 in metropolitana a Gessate di fronte all’edicola o direttamente in Regione Via Fabio Filzi, 22. Solo alcune persone potranno entrare in consiglio, ma è opportuno che in molti si presentino con magliette, bandiere e fischietti.

sabato 10 luglio 2010

Consiglio Comunale - Venerdi 16 luglio

A V V I S O
nella Sede Municipale
venerdì, 16 luglio 2010, alle ore 20.30,
è convocato in sessione straordinaria
IL CONSIGLIO COMUNALE
per trattare in seduta pubblica, il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Comunicazioni del Sindaco;
2. Approvazione verbali della seduta precedente;
3. Interpellanza presentata dal Capogruppo “Vivi Vaprio” avente per oggetto: “Indice di consumo di
suolo”;
4. Ratifica delibera G.C. n. 61 del 03.06.2010 relativa alla variazione al bilancio di previsione per
l’esercizio finanziario 2010;
5. Rinnovo della Convenzione con la Parrocchia S. Nicolo’ per l’uso pubblico del sagrato della Chiesa;
6. Rinnovo della Convenzione per la gestione associata del servizio intercomunale di protezione civile
C.O.M. 18;
7. Approvazione Regolamento per la toponomastica e la numerazione civica comunale;
8. Approvazione Regolamento per l’installazione di impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20
KWp;
9. Riconoscimento e promozione dei principi della Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle
persone con disabilità.
Vaprio d’Adda, 9 luglio 2010
Il Sindaco
(Roberto Orlandi)
La

mercoledì 23 giugno 2010

A causa del dibattito sulla manovra finanziaria la discussione e la votazione sulla mozione contro il raddoppio dell’inceneritore di Trezzo sull’Adda è rimandata alla seduta successiva del Consiglio Regionale.

sabato 19 giugno 2010

Delegazione in Consiglio Regionale per ribadire il NO AL RADDOPPIO DELL'INCENERITORE

Martedì 22 giugno ,nel pomeriggio,in Consiglio Regionale si discuterà della proposta di raddoppio dell'inceneritore di Trezzo, è indispensabile essere presenti con una nutrita delegazione di Amministratori e di cittadini .

Nonostante questo giorno sia un giorno lavorativo e nonostante i mille altri impegni che ciascuno di noi potrebbe avere è importante essere presenti e numerosi a questo evento per dimostrare come tutti i cittadini della zona coinvolta diano la priorità alla salvaguardia della propria salute e del proprio ambiente.

Il ritrovo per partire in gruppo è presso la metropolitana di Gessate (di fronte all’edicola) alle ore 13.

Per informazioni e per comunicare la propria partecipazione scrivete a info@cielopulito.com o contattate il numero 3493011344.

Mandiamo una mail per confermare l’adesione, "io ci sarò".

martedì 15 giugno 2010

Senza parole .........

da la Repubblica del 15.06.2010 ( clicca sull'immagine per ingrandire)

sabato 12 giugno 2010

giovedì 10 giugno 2010

MUSICA CHE ABBATTE I MURI .....E I FUMI

sabato 12 giugno 2010 alle ore 18.00
Piazza Grande Trezzo sull'Adda


Tour artistico-informativo-musicale-aggregativo contro il cemento selvaggio e l'ampliamento dell'inceneritore di Trezzo Sull'Adda.

Dalle ore 18 interventi di: DOMENICO FINIGUERRA - Sindaco del comune di Cassinetta di Lugagnano, primo comune italiano ad approvare un Piano Strutturale Comunale che preveda un consumo di territorio pari a zero.
Barbara Monzani - Circolo Legambiente "La Civetta"
Fabio Cologni - Circolo WWF "Oasi Le Foppe"
Alessandro Caccia - Rappresentante istituzionale del comune di Trezzo nella commissione di controllo dell'inceneritore.

Sarà presente il banchetto per la raccolta firme contro la privatizzazione dell'acqua pubblica.

MUSICA:Dalle ore 20, circa, concerti di: Frequenza Distorta (punk-ska-rock) DePeso's (crossover) Kazamate (hardcore)501 (punk)

APERITIVO ABBONDANTE

INGRESSO LIBERO

Internet piace ......

( da Internet )


Agli italiani internet piace sempre di più, al punto che molti dei navigatori della nostra nazione, posseggono un proprio sito internet. A rivelarlo è una ricerca eseguita dall'Internet Systems Consortium, che dimostra che il nostro Paese si piazza, a sorpresa, al quarto posto (con 22,8 milioni di siti che hanno per finale il .it) nella classifica dei domini web. Per chi non lo sapesse i domini web sono le ultime due o tre lettere (precedute sempre dal punto) di un indirizzo internet . Il dominio è un codice che può indicare la provenienza geografica di un sito, e può a sua volta contenere delle informazioni specifiche ai contenuti del sito che stiamo andando a visitare (ad esempio .gov (governativo) o .edu (educazione)).
Su Internet ci sono 758 milioni di siti. I due domini più usati (insieme circa 400 milioni) sono il .net (264 milioni) e il .com (147 milioni). Questi due tipi di domini, sommandoli, rappresentano la metà della cifra totale, e non avendo un codice di nazione, vengono scelti dalla maggior parte degli utenti di tutte le nazioni, per questo che vengono chiamati domini internazionali. Nella classifica al terzo posto troviamo il .jp giapponese (54 milioni). Dopo di noi segue la Germania (21 milioni di .de), il Brasile (18 milioni di .br), la Cina e la Francia (15 milioni di .cn e .fr). Il .uk britannico è al sedicesimo posto, mentre il .us americano è al quarantesimo posto. A fondo classifica troviamo l'Iraq (251esimo) e sono appena 3 i domini della Somalia e della Nord Corea.
In Italia le connessioni Internet sono all'incirca 30 milioni. Aver quasi 23 milioni di domini rappresenta un segnale estremamente interessante... Statene certi che questi dati sono stati tempestivamente letti da chi da anni sta cercando di controllare e mettere un bavaglio alla Rete Italiana.

mercoledì 9 giugno 2010

Scuola Media : quà o là ???

Ormai è noto che l’Amministrazione Comunale ha cambiato idea sull’ubicazione della nuova scuola media, dalla decisione di collocarla in zona “Parco Sud”, decisione che ha trovato la ferma contrarietà dell’opposizione, si è scelta la concreta possibilità, salvo verifiche tecniche, di sfruttare l’area dell’ex abduana. I motivi del cambio di strategia non si conoscono in quanto l’Amministrazione non li ha enunciati chiaramente, comunque noi siamo d’accordo e siamo pronti a dare il nostro contributo, tramite la lista Vivi Vaprio, per la realizzazione della nuova struttura .Ma attenzione, qualora le verifiche tecniche dovessero esprimere un parere negativo, l’annunciata “retromarcia” all'iniziale progetto “Parco Sud” (perché questa denominazione, visto che è una “colata di cemento “?) sarebbe ridicola, bisognerà lavorare, magari coinvolgendo la popolazione, per focalizzare una soluzione alternativa.
.

giovedì 27 maggio 2010

Inceneritore, Cova (Pd): Trezzo sull'Adda ha già dato. Si cerchino altre soluzioni


Sono tanti e di tutti gli schieramenti politici i sindaci della zona dell’Adda Martesana che oggi sono arrivati in Consiglio provinciale per dire no all’ampliamento dell’inceneritore di Trezzo sull’Adda.
Erano presenti Danilo Villa, sindaco di Trezzo sull’Adda, Vittorio Mapelli, sindaco di Grezzago, comune su cui è ipotizzato il 90% dell’ampliamento, Roberto Orlandi, sindaco di Vaprio D’Adda, Rocco Vincenzo, sindaco di Masate, Giancarlo Quadri, sindaco di Pozzo D’Adda, Carlo Pennati, assessore al comune di Basiano, Emanuele Bergamo, assessore del comune di Roncello, Elio Negri, vice sindaco di Bellinzago Lombardo, Abramo Facchinetti, assessore del comune di Inzago. Insieme a loro tanti cittadini.

“Oggi in Consiglio Provinciale abbiamo accolto una delegazioni di sindaci dell’area dell’Adda Martesana Est – ha spiegato il consigliere provinciale del Pd Paolo Cova - che manifestavano contro l’ampliamento del termovalorizzatore di Trezzo sull’Adda. Noi come Pd sosteniamo la loro protesta e siamo contrari a questo ampliamento”.
“Proprio per questo abbiamo presentato un ordine del giorno – ha continuato Cova - che chiede alla Provincia di Milano di escludere qualsiasi ipotesi di ampliamento, anche per il solo trattamento di fanghi e di rifiuti speciali, e di avviare un Tavolo di confronto tra Regione, Provincia e Enti Locali interessati da questo impianto”.
“Questa zona è un territorio – ha concluso Cova - che ha già dato molto in termini di smaltimento dei rifiuti, vista anche la presenza di un grande termovalorizzatore. Nello stesso tempo si tratta di un’area particolarmente virtuosa per quanto riguarda la raccolta differenziata. Per questi motivi si devono cercare soluzioni alternative all’ampliamento dell’impianto di Trezzo sull’Adda”.

Milano, 27 maggio 2010


Ordine del Giorno

Premesso che in data 11 giugno 2009 la società PRIMA srl, titolare del termovalorizzatore di Trezzo sull’Adda, ha presentato istanza per il raddoppio dell’impianto di smaltimento rifiuti (+193.000 ton/anno);

che la richiesta è stata effettuata sulla base della legge regionale 26/2003 e del Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti (PPGR), approvato dalla Regione Lombardia con DGR N° VIII/8907 del 27.01.2009, il quale ha privilegiato l’ampliamento degli impianti esistenti piuttosto che la costruzione di nuovi impianti vicini ai luoghi dove si producono i rifiuti urbani;

che la DG Reti e Servizi di Pubblica Utilità e Sviluppo Sostenibile della Regione Lombardia ha comunicato in data 10.12.2009 l’avvio del procedimento per il rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale;

Considerato

che sul territorio dell’Adda-Martesana Est sono presenti, oltre al termovalorizzatore di Trezzo sull’Adda e quello vicino di Dalmine (BG), le discariche di Inzago e di Cavanago Brianza

che sono in programma un impianto di compostaggio a Masate e un impianto di trattamento dei rifiuti speciali a Cambiago,

che il territorio è da ritenersi autosufficiente, avendo completato il ciclo integrato dei rifiuti in base alla normativa vigente;

che sul territorio sono presenti altri fattori di inquinamento, quali la centrale termica di Cassano d’Adda e l’autostrada A4 che attraversa l’intera area dell’Adda-Martesana Est, oltre alle programmate autostrade BreBeMi e Pedemontana e alla tangenziale est esterna;

Preso Atto

che l’attuale termovalorizzatore di Trezzo sull'Adda è più che sufficiente per lo smaltimento dei rifiuti prodotti dai Comuni associati nel CEM Ambiente SpA e riceve già oggi il 60% circa di rifiuti provenienti da altri Comuni della Provincia di Milano e di Monza e Brianza;

che i Comuni del territorio hanno già da tempo conseguito ed ampiamente superato gli obiettivi di raccolta differenziata indicati sia dalla legislazione regionale che dal Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti, ottenendo un risultato medio del 68% dei rifiuti totali prodotti, risultato che li colloca tra i più virtuosi d’Europa;

che la quantità di rifiuti prodotti dai comuni del CEM Ambiente nel 2008 è stata di 468 kg/pro-capite, inferiore dell’8% alla media provinciale (509 kg/pro-capite) e in diminuzione dell’1,7% rispetto all’anno precedente;

Constatato

che da anni i Comuni dell’Adda-Martesana Est stanno conducendo un’azione mirata a realizzare sul territorio una pianificazione sovracomunale dei servizi e alla ricerca di un dialogo costruttivo con la Regione e la Provincia;

che nonostante gli strumenti urbanistici di confronto tra le istituzioni a volte i Comuni dell’area si sono trovati e si trovano a dovere gestire, per il bene della comunità, servizi di interesse sovracomunale, non previsti dalla propria programmazione territoriale;

che in questi anni i Comuni dell’Adda-Martesana Est hanno dovuto subire la collocazione sul proprio territorio di impianti di notevole impatto ambientale, che hanno compromesso la vivibilità della zona;

che la procedura amministrativa per l’autorizzazione di un impianto di smaltimento dei rifiuti prevede l’espressione di un parere meramente tecnico, nell’ambito della Conferenza dei servizi, esautorando di fatto le Amministrazioni Comunali dalle competenze di legge in tema di gestione del proprio territorio;

Richiamato

che il Piano Provinciale per la Gestione dei Rifiuti, chiamando alla necessaria assunzione di responsabilità le Amministrazioni Comunali e le popolazioni, sostiene la necessità di pervenire ad un’equa distribuzione dei carichi ambientali ed enuncia il principio di prossimità, mirante alla minimizzazione delle percorrenze dei rifiuti;

che lo stesso PPGR assume quali obiettivi qualificanti

il contenimento della produzione di rifiuti urbani;
il riciclaggio, recupero e riuso dei rifiuti e dei materiali di scarto;
l’annullamento dei fabbisogni di discariche


che la Regione Lombardia ha recentemente emanato i nuovi criteri per la localizzazione degli impianti per il trattamento termico dei rifiuti (DGR n. VIII/10360 del 21.10.2009)

IL CONSIGLIO PROVINCIALE CHIEDE


alla REGIONE LOMBARDIA e alla GIUNTA della PROVINCIA DI MILANO di aprire con urgenza un tavolo istituzionale congiunto con le AMMINISTRAZIONI LOCALI per definire un accordo in merito ai punti sottostanti

e in particolare chiede:

alla PROVINCIA DI MILANO:

- l’esclusione di qualsiasi ipotesi di ampliamento del termovalorizzatore di Trezzo sull’Adda, anche per il solo trattamento di fanghi e di rifiuti speciali;

alla REGIONE LOMBARDIA:

- la previsione esplicita e l’incentivazione di tecnologie di smaltimento rifiuti alternative all’incenerimento, capaci di ridurre i possibili danni per la salute dei cittadini;
- l’introduzione dell’obbligo per gli impianti di incenerimento esistenti di adeguare ogni tre anni le tecnologie di trattamento dei rifiuti alle migliori tecnologie disponibili (best available technologies);
- l’effettuazione, tramite l’ASL della Provincia di Milano 2 (Melegnano), di un monitoraggio continuo ed efficace sulla popolazione dell’Adda-Martesana Est dei fattori di rischio per la salute e l’adozione delle misure più efficaci per contrastarle, secondo quanto già richiesto dalla Commissione Intercomunale di Vigilanza sul Termovalorizzatore.

Paolo Cova

consigliere Provinciale

domenica 23 maggio 2010

Come fare a meno di inceneritori e discariche

da cielopulito.com
Questo breve filmato dimostra che le alternative agli inceneritori esistono, costano meno, non inquinano e offrono anche notevoli possibilità di impiego. Risparmiando grandi risorse che non vengono così incenerite ma riutilizzate attraverso attività produttive che conferiscono valore aggiunto ai rifiuti.

Il costo di questi impianti è di gran lunga inferiore a quello degli inceneritori e le emissioni nocive sono completamente assenti


giovedì 20 maggio 2010

NO ALLA LEGGE BAVAGLIO !!!

clicca sull'immagine per ingrandirla

venerdì 14 maggio 2010

Raccolta Firme



GIOVEDI
20 Maggio 2010
Piazza Mercato

_________________
SABATO
22 Magggio 2010
davanti alla COOP
15,30 - 18,00
_________________
DOMENICA
23 Maggio 2010
P.za dell'Orologio
9,00 - 12,00

giovedì 13 maggio 2010

lutto

Esprimiamo sentite condoglianze al Sindaco Roberto Orlandi,per la perdita del caro padre.

venerdì 7 maggio 2010

FIRMA ANCHE TU : presso l'Ufficio Anagrafe del Comune


Adesso basta, sull'acqua decidiamo noi
Perché un referendum?
Perché l’acqua è un bene comune e un diritto umano universale. Un bene essenziale che appartiene a tutti. Nessuno può appropriarsene, né farci profitti. L’attuale governo ha invece deciso di consegnarla ai privati e alle grandi multinazionali. Noi tutte e tutti possiamo impedirlo. Mettendo oggi la nostra firma sulla richiesta di referendum e votando SI quando, nella prossima primavera, saremo chiamati a decidere. E’ una battaglia di civiltà. Nessuno si senta escluso.

Perché tre quesiti?

Perché vogliamo eliminare tutte le norme che in questi anni hanno spinto verso la privatizzazione dell’acqua.
Perché vogliamo togliere l’acqua dal mercato e i profitti dall’acqua.

Cosa vogliamo?

Vogliamo restituire questo bene essenziale alla gestione collettiva. Per garantirne l’accesso a tutte e tutti. Per tutelarlo come bene comune. Per conservarlo per le future generazioni. Vogliamo una gestione pubblica e partecipativa.
Perché si scrive acqua, ma si legge democrazia.

Dai referendum un nuovo scenario

Dal punto di vista normativo, il combinato disposto dei tre quesiti sopra descritti, comporterebbe, per l’affidamento del servizio idrico integrato, la possibilità del ricorso al vigente art. 114 del Decreto Legislativo n. 267/2000.
Tale articolo prevede il ricorso ad enti di diritto pubblico (azienda speciale, azienda speciale consortile, consorzio fra i Comuni), ovvero a forme societarie che qualificherebbero il servizio idrico come strutturalmente e funzionalmente “privo di rilevanza economica”, servizio di interesse generale e scevro da profitti nella sua erogazione. Verrebbero di conseguenza poste le premesse migliori per l’approvazione della legge d’iniziativa popolare, già consegnata al Parlamento nel 2007 dal Forum italiano dei movimenti per l’acqua, corredata da oltre 400.000 firme di cittadini.
E si riaprirebbe sui territori la discussione e il confronto sulla rifondazione di un nuovo modello di pubblico, che può definirsi tale solo se costruito sulla democrazia partecipativa, il controllo democratico e la partecipazione diretta dei lavoratori, dei cittadini e delle comunità locali

giovedì 29 aprile 2010

CONSIGLIO COMUNALE

A V V I S O
nella Sede Municipale
venerdì, 30 aprile 2010, alle ore 20.30,
è convocato in sessione ordinaria
IL CONSIGLIO COMUNALE
per trattare in seduta pubblica, il seguente
ORDINE DEL GIORNO
1. Comunicazioni del Sindaco;
2. Approvazione verbali della seduta precedente;
3. Presa d’atto relazione del Difensore Civico;
4. Rendiconto di gestione esercizio finanziario 2009 – Esame ed approvazione;
5. Approvazione Variazione n. 2 al Bilancio di previsione per l’esercizio
finanziario 2010;
6. Mozione presentata dai Consiglieri Pirotta, Margutti, Marcandalli e Galbiati
avente per oggetto: “Il diritto umano all’acqua”.
Vaprio d’Adda, 22 aprile 2010
Il Sindaco
(Roberto Orlandi)

Comunicato Soldelladda e PD Trezzo

Riceviamo e pubblichiamo

"Al termine del corteo celebrativo del 25 Aprile, il sindaco Danilo Villa ha sconcertato la platea presente nell'auditorium delle scuole elementari con affermazioni dichiaratamente revisioniste. Siamo convinti che il pianto della madre di un fascista morto sia il medesimo di colei che piange un figlio partigiano. La storia che ha raccontato le tragedie del periodo ha dimostrato la necessità delle battaglie messe in atto dai partigiani. La contestualizzazione di questi atti è doverosa e necessaria per ben essere compresa. Avendo lui stesso parlato di “di possibili forme di resistenza difensiva” che i partigiani avrebbero potuto mettere in atto, chiediamo al revisionista Villa di indicare quali potessero essere le vie “meno aggressive” [cit.] per giungere alla liberazione dalla tirannia fascista.
Lo sgomento e la preoccupazione nascono dal fatto che durante un momento di unità civile nazionale, il sindaco ha proposto una lettura che per la sua parzialità era volontariamente provocatoria.
Perché? "

IL 25 APRILE é DI TUTTI, giò i maa dal 25 Aprìl.

Soldelladda


___________________________________________________________

25 APRILE A TREZZO SULL’ADDA

La celebrazione del 25 aprile 2010 a Trezzo sull’Adda è stata molto eloquente e verrà ricordata a lungo. Innanzitutto è doveroso sottolineare il gran numero di partecipanti al corteo, di persone affacciate alle finestre e ai balconi con il tricolore esposto, la presenza cordiale di chi assisteva alla sfilata del corteo lungo le vie della città. Poi il clima di festa ma anche di commozione suscitata dall’ascolto delle musiche suonate dalla banda. Tanti hanno ascoltato l’inno di Mameli o Bella Ciao con le lacrime agli occhi. Un clima generale di grande rispetto e civiltà. Entrati nell’Auditorium, tutti hanno ascoltato e apprezzato, fino ad applaudire apertamente, le parole di don Alberto e del consigliere di maggioranza Ceresoli, autore di un intervento conciliativo nei contenuti e nei toni. Poi è successo qualcosa di strano e di brutto. Il Sindaco apre il suo intervento, affermando che sarà poco retorico e molto riflessivo. Come a dire: finora sono state dette le cose di circostanza, adesso diciamo quelle che penso veramente. Il tono diventa provocatorio, i concetti confusi, il significato del 25 aprile, della festa della liberazione dal nazifascismo, dell’unità e della libertà, della Resistenza, della Repubblica e di quella Costituzione in nome e grazie alla quale il sig. Danilo Villa è oggi il Sindaco di Trezzo sull’Adda, viene completamente stravolto, con un’evidente confusione e sovrapposizione di vicende storiche diverse. Parla di “bande di comunisti assassini”, i toni da concilianti si fanno arroganti. Molti presenti, in silenzio, pacificamente, cominciano ad andarsene. Qualcuno protesta, mentre il sindaco afferma che l’ANPI “ha organizzato una mascheratura”: dietro alle celebrazioni si nascondono i soliti sinistrorsi. Emerge invece la maschera del Sindaco, costretto a subire una fascia tricolore, un inno d’Italia, una condivisione di valori fondanti la nostra Nazione, che evidentemente gli provocano il mal di pancia. La volontà palese di utilizzare in maniera distorta i fatti ha finito con l’infangare anche la pietà umana verso tutti coloro che, in diversi modi e con scelte diverse, sono stati segnati dalle tragedie del fascismo e della guerra. A questo punto la protesta dei presenti, compreso il presidente dell’ANPI, si è fatta più decisa e quasi tutti hanno lasciato l’aula, tra lo sconcerto generale e l’atteggiamento - strumentalmente vittimistico - del Sindaco.
Un brutto 25 aprile, da dimenticare: la maggioranza che governa la città ha parlato ancora una volta con linguaggi differenti, scherzando con il fuoco sui fondamenti della nostra convivenza civile. Speriamo in un futuro di maggiore chiarezza e riflessività.

PD Circolo A.Colombo

lunedì 26 aprile 2010

Parole di Resistenza




Diario di una prigionia - Joseph Fumagalli



















Chi volesse acquistare il libro , il cui ricavato sarà devoluto a progetti di solidarietà,può inviare una mail di richiesta a : vapriofutura@gmail.com

lunedì 19 aprile 2010

Parole di Resistenza 24-25 Aprile


24 aprile, ore 17:30
Presso il centro diurno anziani di Vaprio D'Adda:
Lettura di brani e presentazione del libro "Venti Storie Jakata" di Noorunisa Inayat Kahn.
Presentazione del libro "Diario di una Prigionia", e incontro con l'autore Joseph Fumagalli.
A seguire: concerto dei BB Team e DJ SET a cura de La Maga di Ozio.

25 aprile
Vaprio D'Adda nel pomeriggio:
Via della Resistenza: camminata attraverso luoghi, storia e poesie.Partenza dalla casa del custode, arrivo al baretto in diga.

Trezzo sull'Adda Ore 21:00:
spettacolo teatrale Madeleine, una vita per la libertà.
*La straordinaria vita di Noorunisa Inayat Kahn, da bambina prodigio a Partigiana per la Libertà*
Mostra fotografica a cura di Cecilia Mapelli
.

sabato 17 aprile 2010

Parole di Resistenza 24-25 Aprile

Clicca sull'immagine per ingrandire

giovedì 15 aprile 2010

martedì 13 aprile 2010

CIRCONDIAMOLO


DOMENICA 18 APRILE ore 11 ritrovo presso il municipio di GREZZAGO

CATENA UMANA ATTORNO ALL'INCENERITORE PER RIBADIRE IL

NO AL RADDOPPIO DELL'INCENERITORE

lunedì 12 aprile 2010

http://www.cielopulito.com/



Perchè dire NO all'ampliamento dell'inceneritore di Trezzo sull'Adda.

L’inceneritore di Trezzo sull’Adda, nelle sue dimensioni attuali, viene sfruttato dal nostro territorio solo per il 40% della sua capacità di smaltimento, mentre il restante 60% proviene da altre parti della Lombardia e d’Italia (la legge attualmente dispone che un impianto abbia una capacità maggiorata di circa il 20% da destinare allo smaltimento di rifiuti extraregionali).

Il nostro territorio è attualmente pienamente e anche abbondantemente autosufficiente nella gestione dei rifiuti, in quanto ha una capacità di riciclo del 70%, a fronte di una produzione di rifiuti procapite di 470 kg per cittadino.
Il piano provinciale dei rifiuti si basa su una produzione di rifiuti procapite di 600 kg per cittadino in crescita, stima piuttosto sovradimensionata rispetto al valore attuale.
Per l’EXPO 2015 a Milano la capacità di smaltimento della provincia deve essere aumentata: è stata previsto un aumento di 600.000 tonnellate di cui la Prima srl (la società proprietaria dell’inceneritore di Trezzo sull’Adda) ha espresso la volontà di provvedere a 200.000 tonnellate con questo ampliamento, mentre la parte rimanente (400.000 tonnellate) dovrebbe essere coperta dall’AMSA con un nuovo impianto nella zona di Milano Sud.

Esistono centinaia di studi che dimostrano che le sostanza effettivamente emesse attraverso il camino degli inceneritori, le scorie solide e le ceneri residue sono nocive per la salute umana e inquinanti dal punto di vista ambientali; esempi di tali sostanze sono: le diossine, i metalli pesanti, gli ossidi di zolfo e di azoto e le polveri sottili e molti altri ancora.

STUDI EPIDEMIOLOGICI NEL LUNGO PERIODO (5/10anni):

cercano di indagare l’aumento di tumori, di mortalità precoce e di nascite premature o anomale nelle aree limitrofe.

STUDI SULLA CATENA ALIMENTARE:

Cercano di indagare come diossine e metalli pesanti possano accumularsi sul territorio e influenzare la catena alimentare (accumulo nelle sostanze vegetali) stessa dando origine a quelle malattie come cancro, e anomalie nelle nascite.

STUDI EPIDEMIOLOGICI NEL BREVE PERIODO:

cercano di indagare l’aumento di incidenza di malattie respiratorie e cardiovascolari nelle popolazioni limitrofe ad opera delle polveri sottili (PM10 e PM 2,5) e delle nanopolveri (UFP).
Un aumento della produzione dei rifiuti tale da giustificare un ampliamento dell’inceneritore esistente andrebbe contro a tutte le strategie comunitarie per la riduzione della produzione di rifiuti a favore di politiche riciclo e riutilizzo. Inoltre esistono nuove tecniche per la gestione dei rifiuti, che consentono di recuperare più del 90% degli RSU (rifiuti solidi urbani) utilizzando il Trattamento a freddo dei rifiuti (link: http://it.wikipedia.org/wiki/Gestione_dei_rifiuti#Trattamento_a_freddo_dei_rifiuti).

Oltre al rischio per la salute, l’inceneritore attuale è causa di rumore spesso piuttosto forte e continuo e in alcuni giorni anche di odori piuttosto spiacevoli.
Sono stati compiuti dei rilevamenti, di alcuni giorni (probabilmente insufficienti per valutare correttamente la situazione) con impianti appositi dalla ASL ma non se ne è mai conosciuto l’esito .

Il nostro territorio ha già sofferto abbastanza a causa del presente inceneritore, dell’autostrada A4, che è tra le più trafficate d’Italia e l’unica ad avere 4 corsie di marcia e per le numerose installazioni industriali della zona zona come cementifici, cartiere, industrie chimiche.

Cosa si sta cercando di fare...

È stata firmata da 26 Comuni della zona direttamente interessata (tra cui Grezzago, Pozzo d’Adda, Trezzano Rosa, Busnago, Masate…) per richiedere un tavolo istituzionale tra provincie comuni e regione per presentare le motivazioni, condivise dai Comuni firmatari, della contrarietà all'ampliamento dell’inceneritore di Trezzo sull’Adda.

Sono stati commissionati degli studi per valutare da un punto di vista tecnico chimico e ambientale il progetto presentato dalla Prima srl per la valutazione di impatto ambientale.

Si sta valutando la possibilità di realizzare impianti di gestione dei rifiuti alternativi all’incenerimento con un minore impatto per la salute e l’ambiente e maggiormente in accordo con i principi di riciclo e riutilizzo.

Si sta cercando di sottolineare l’importanza dell’impegno assunto dalle amministrazioni locali alla riduzione del 20% delle emissioni di CO2 in atmosfera entro il 2020, progetto certamente irrealizzabile a fronte dell’ampliamento dell’inceneritore.

Si stanno organizzando manifestazioni, conferenze e incontri per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’argomento, fornire informazioni e chiarimenti e dimostrare la contrarietà dalla popolazione locale alla realizzazione di tale opera sul nostro territorio.

Si è creato questo sito e il comitato per il no all’ampliamento dell’inceneritore per comunicare con tutte le persone che come noi vogliono porre un freno allo sfruttamento incontrollato delle risorse naturali e della salute umana.

ANCHE PER “ViviVaprio” SALUTE E AMBIENTE “PRIMA” DI TUTTO.


Lo abbiamo sostenuto fin dall’inizio: per “ViviVaprio” il piano di ampliamento del termovalorizzatore situato sul nostro territorio non ha ragione di essere. Costituisce, invece, una minaccia per la salute collettiva. Purtroppo, come tutti sanno, il progetto prosegue il suo iter burocratico presso gli uffici competenti in Regione, la quale non risponde adeguatamente alle obiezioni e alle opposizioni presentate dai Comuni interessati. Il pericolo di essere sopraffatti esiste, gli interessi economici in ballo sono veramente ingenti. I Sindaci di 26 paesi della zona coinvolta sono impegnati a fare pressione in Regione e Provincia. Vaprio, Busnago, Grezzago, Pozzo e Trezzo, hanno dato comune incarico per verificare eventuali effetti sulla salute pubblica delle emissioni attuali e in prospettiva delle future, a maggior supporto della posizione di rifiuto.
Unanimemente noi di “ViviVaprio” siamo però convinti che, sia politicamente, che come singoli cittadini, dobbiamo far sentire la nostra voce, cercando di portare all’attenzione dell’opinione pubblica la faccenda. Perciò sosteniamo l’iniziativa organizzata da WWF di Trezzo, prevista per domenica 18 Aprile.
La manifestazione, partendo dal Municipio di Grezzago - appuntamento alle ore 11,00 -, proseguirà presso l’inceneritore formando una catena umana intorno all’impianto.
“il futuro del nostro territorio dipende anche da noi”.

E siamo consapevoli di questa responsabilità. Abbiamo sostenuto da subito le iniziative del WWF di Trezzo, con la raccolta delle firme per la petizione No all’inceneritore, come pure, già dallo scorso anno abbiamo chiesto in Consiglio comunale la costituzione di una commissione dedicata al problema termovalorizzatore.
La difesa del territorio e del suo ecosistema resta uno dei principali problemi della nostra comunità ed è pertanto fra le nostre preoccupazioni principali.

Lista Civica “Vivi Vaprio”

venerdì 9 aprile 2010

http://www.cambiamoaria.org/

Banner Cambiamo Aria - petizione nazionale per la riduzione e il riciclo totale dei rifiuti e la messa al bando degli inceneritori

PETIZIONE NAZIONALE PER LA RIDUZIONE E IL RICICLO TOTALE DEI RIFIUTI E LA MESSA AL BANDO DEGLI INCENERITORI

--------------------------------------------------------------------------------

Direttive Europee: primo ridurre e riciclare i rifiuti. Incenerimento non è riuso né riciclo
Tutte le Direttive europee sui rifiuti stabiliscono che il problema va risolto con la riduzione/prevenzione dei rifiuti all'origine (vuoto a rendere, liquidi alla spina, compostaggio domestico, etc.), la raccolta separata dei materiali, il riciclo e la produzione di nuove merci, la progettazione di merci più facilmente riciclabili. Solo in via del tutto subordinata si può ricorrere a discariche ed inceneritori.
Una furbesca interpretazione di tali direttive fa credere che gli inceneritori (chiamati solo in Italia “termovalorizzatori”) comportino la riutilizzazione dei rifiuti. In realtà, anche se il calore della combustione è utilizzato per produrre elettricità, si tratta sempre di inceneritori a bassissimo recupero di energia: riciclare la carta fa recuperare 4 volte l'energia che si produce bruciandola; riciclare le plastiche fa recuperare da 10 a 26 volte l'energia prodotta col loro incenerimento

Inceneritori di RSU non sono centrali termoelettriche
Non è vero che un inceneritore è simile ad una centrale termoelettrica, che invece è progettata per bruciare un combustibile la cui composizione è relativamente costante e il cui inquinamento, se si vuole, può essere analizzato, e in parte ridotto.

La separazione meccanica non funziona
La grossolana separazione di una frazione "umida" (ed eventualmente del vetro) dal resto, destinato all'incenerimento, con eventuale sua trasformazione in CDR (combustibile derivato dai rifiuti), sono operazioni mirate soltanto a legittimare i grossi affari associati alla vendita di inceneritori o alla riconversione di vecchie centrali termoelettriche dismesse.

Se si brucia carta, plastica e legno, si vanificano le raccolte separate. C'è bisogno di riciclare la carta invece di importarla
Gli inceneritori possono funzionare soltanto bruciando materiale combustibile e le frazioni combustibili dei rifiuti sono soltanto carta, plastica, eventualmente legno. Gli inceneritori impediscono perciò la possibilità di riutilizzare e riciclare la carta e la plastica. Viene così anche vanificato il generoso impegno di tante associazioni di volontariato, scuole e famiglie per la raccolta separata dei rifiuti. C'è un'enorme bisogno di riciclo: degli oltre 10 milioni di tonnellate di carta e cartoni "consumati" in Italia, solo poco più di 2,5 milioni sono riciclati e circa 7,5 milioni vanno in discariche e inceneritori.

Inceneritori e riciclo sono due scelte alternative: la Germania lo dimostra
La scelta di costruire inceneritori scoraggia lo sviluppo di tecniche di raccolta separata, frazionamento e arricchimento delle frazioni riciclabili, riciclo e commercializzazione delle merci riciclate, analisi merceologica delle frazioni destinate al riciclo e delle merci riciclate; scoraggia la progettazione di merci, oggetto e macchinari più duraturi, che generano minori quantità di rifiuti durante la produzione e dopo l'uso, che possono essere usati più volte, più idonei ad essere riciclati. Tutte operazioni che potrebbero assicurare occupazione e innovazione tecnico-scientifica. In Germania la riduzione dei rifiuti (-16%) e l'aumento del riciclo degli imballaggi iniziati con il decreto Toepfer del 1991 ha mandato in crisi gli inceneritori programmati e costruiti dal 1980 al 1995.

Dai camini degli inceneritori esce la peste del 2000
Con la combustione di rifiuti contenenti carta, legno e plastiche (anche clorurate), si liberano metalli tossici, micro- e nanopolveri, si formano acidi, diossine, Pcb (policlorobifenili), sostanze tossiche e cancerogene, che non sono significativamente filtrate neanche dai più sofisticati mezzi di abbattimento.
Dai documenti ufficiali Europei risulta che in Italia il 64% delle diossine è prodotto dagli impianti di incenerimento.
La normativa è inadeguata a tutelare la salute: un inceneritore può “legalmente” immettere nell'ambiente sostanze nocive, compresi cancerogeni certi, in quantità rilevanti, e con controlli assai poco soddisfacenti: ad esempio, un inceneritore da 800 tonnellate di rifiuti al giorno, rispettando i limiti di legge, emette 504.000 nanogrammi di diossina al giorno, che sono l'equivalente della dose massima giornaliera di 720.000 adulti.
Le emissioni degli inceneritori sono una delle cause principali del moltiplicarsi di malattie degenerative in Europa, con enormi costi sociali. Per questi motivi chiediamo la messa al bando degli inceneritori.

Le ceneri sono un quarto dei rifiuti inceneriti, vanno in discariche più pericolose e più costose
Gli inceneritori lasciano un residuo (circa il 25% in peso dei rifiuti trattati) di ceneri, contenenti sostanze chimiche più facilmente solubili in acqua dei rifiuti originari. Tali ceneri devono essere smaltite in discariche molto più sicure di quelle ordinarie. Costruire inceneritori comporta quindi costruire anche discariche, con ulteriori effetti ambientali su acque superficiali e sotterranee.

La “convenienza economica” dell'incenerimento è una truffa pagata con le nostre tasse
Incenerire i RSU costa molto più che raccoglierli separatamente e riciclarli: da 100 a 300 euro a tonnellata.
La "convenienza" economica sta tutta nella truffa del finanziamento statale che paga,con i nostri soldi, l'energia elettrica prodotta dagli inceneritori circa 18 cent al KW/h, oltre 4 volte il suo prezzo di mercato. E' un conto truccato che paghiamo noi cittadini con le tasse e le bollette.

Verso “Rifiuti Zero” con la raccolta differenziata “porta a porta”
In Italia molte decine i comuni, non solo piccoli, superano l'80% di raccolta differenziata e qualcuno sta puntando a superare il 90%. Questi risultati si ottengono con una buona informazione e coinvolgimento degli abitanti, un sistema di raccolta “domiciliare”, fatto porta a porta, in giorni diversi per tipi di rifiuto diversi; così si facilita al massimo il riciclo e, rivendendo i vari materiali alle industrie di carta, vetro, metalli ecc. si riducono i costi complessivi e le tasse sui rifiuti. Anche il residuo finora chiamato “non riciclabile” viene ora trasformato, con tecnologia italiana, in una “sabbia” per arredi da esterno e calcestruzzi.
Investendo meno di 1 miliardo di euro, il governo può servire con la raccolta domiciliare i 45 milioni di italiani che ancora non lo sono, creando 200.000 posti di lavoro, invece di investire 10-15 miliardi di euro in inceneritori e loro discariche, con soli 3.000 occupati: la ricaduta occupazionale del riciclo rispetto all'incenerimento è di 1000 posti a 1. Questa è “economia verde”.

Verso “Rifiuti Zero”: paghi meno chi fa meno rifiuti
I rifiuti si riducono ulteriormente se le tariffe non sono legate alla dimensione degli alloggi o al numero del nucleo famigliare, ma alla quantità di rifiuto non riciclabile conferito.
Ulteriori sconti possono riguardare chi composta nel proprio orto gli scarti organici di cibo o potature e i genitori che addottano per i neonati i pannolini lavabili.

martedì 6 aprile 2010

Vogliono raddoppiare gli affari , mandiamoli a quel paese . No al raddoppio


COMUNE di BUSNAGO Associazione WWF Trezzo Venerdì 9 aprile dalle ore 18.00 Happy hour al Platò a Busnago Incontro con Paola Brambilla presidente WWF Delegazione Lombardia.Tra drink e stuzzichini,parleremo dell’inceneritore di Trezzo dei rischi e pericoli per la salute.
Raccoglieremo le firme contro il raddoppio dell’inceneritore NON MANCATE!!!