giovedì 29 aprile 2010

Comunicato Soldelladda e PD Trezzo

Riceviamo e pubblichiamo

"Al termine del corteo celebrativo del 25 Aprile, il sindaco Danilo Villa ha sconcertato la platea presente nell'auditorium delle scuole elementari con affermazioni dichiaratamente revisioniste. Siamo convinti che il pianto della madre di un fascista morto sia il medesimo di colei che piange un figlio partigiano. La storia che ha raccontato le tragedie del periodo ha dimostrato la necessità delle battaglie messe in atto dai partigiani. La contestualizzazione di questi atti è doverosa e necessaria per ben essere compresa. Avendo lui stesso parlato di “di possibili forme di resistenza difensiva” che i partigiani avrebbero potuto mettere in atto, chiediamo al revisionista Villa di indicare quali potessero essere le vie “meno aggressive” [cit.] per giungere alla liberazione dalla tirannia fascista.
Lo sgomento e la preoccupazione nascono dal fatto che durante un momento di unità civile nazionale, il sindaco ha proposto una lettura che per la sua parzialità era volontariamente provocatoria.
Perché? "

IL 25 APRILE é DI TUTTI, giò i maa dal 25 Aprìl.

Soldelladda


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25 APRILE A TREZZO SULL’ADDA

La celebrazione del 25 aprile 2010 a Trezzo sull’Adda è stata molto eloquente e verrà ricordata a lungo. Innanzitutto è doveroso sottolineare il gran numero di partecipanti al corteo, di persone affacciate alle finestre e ai balconi con il tricolore esposto, la presenza cordiale di chi assisteva alla sfilata del corteo lungo le vie della città. Poi il clima di festa ma anche di commozione suscitata dall’ascolto delle musiche suonate dalla banda. Tanti hanno ascoltato l’inno di Mameli o Bella Ciao con le lacrime agli occhi. Un clima generale di grande rispetto e civiltà. Entrati nell’Auditorium, tutti hanno ascoltato e apprezzato, fino ad applaudire apertamente, le parole di don Alberto e del consigliere di maggioranza Ceresoli, autore di un intervento conciliativo nei contenuti e nei toni. Poi è successo qualcosa di strano e di brutto. Il Sindaco apre il suo intervento, affermando che sarà poco retorico e molto riflessivo. Come a dire: finora sono state dette le cose di circostanza, adesso diciamo quelle che penso veramente. Il tono diventa provocatorio, i concetti confusi, il significato del 25 aprile, della festa della liberazione dal nazifascismo, dell’unità e della libertà, della Resistenza, della Repubblica e di quella Costituzione in nome e grazie alla quale il sig. Danilo Villa è oggi il Sindaco di Trezzo sull’Adda, viene completamente stravolto, con un’evidente confusione e sovrapposizione di vicende storiche diverse. Parla di “bande di comunisti assassini”, i toni da concilianti si fanno arroganti. Molti presenti, in silenzio, pacificamente, cominciano ad andarsene. Qualcuno protesta, mentre il sindaco afferma che l’ANPI “ha organizzato una mascheratura”: dietro alle celebrazioni si nascondono i soliti sinistrorsi. Emerge invece la maschera del Sindaco, costretto a subire una fascia tricolore, un inno d’Italia, una condivisione di valori fondanti la nostra Nazione, che evidentemente gli provocano il mal di pancia. La volontà palese di utilizzare in maniera distorta i fatti ha finito con l’infangare anche la pietà umana verso tutti coloro che, in diversi modi e con scelte diverse, sono stati segnati dalle tragedie del fascismo e della guerra. A questo punto la protesta dei presenti, compreso il presidente dell’ANPI, si è fatta più decisa e quasi tutti hanno lasciato l’aula, tra lo sconcerto generale e l’atteggiamento - strumentalmente vittimistico - del Sindaco.
Un brutto 25 aprile, da dimenticare: la maggioranza che governa la città ha parlato ancora una volta con linguaggi differenti, scherzando con il fuoco sui fondamenti della nostra convivenza civile. Speriamo in un futuro di maggiore chiarezza e riflessività.

PD Circolo A.Colombo

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