sabato 27 novembre 2010

No al raddoppio dell'inceneritore

Gruppo consiliare del Partito Democratico in Regione Lombardia

COMUNICATO STAMPA

VILLANI, CAVICCHIOLI, PIZZUL (PD): “NO AL RADDOPPIO DEL TERMOVALORIZZATORE: NON E’ RAGIONEVOLE NE’ GIUSTIFICABILE”

Un ‘no’ convinto al raddoppio del termovalorizzatore di Trezzo d’Adda è stato espresso oggi, mercoledì 24 novembre 2010, in VI Commissione consiliare Ambiente, dai sindaci della zona, dal comitato locale e da Legambiente Lombardia che hanno ribadito la contrarietà al progetto della società Prima. Lo hanno fatto con motivazioni circostanziate e ragionevoli che non potevano lasciare indifferenti i componenti della Commissione. Si tornerà, perciò, prossimamente sull’argomento con ulteriori audizioni e lo stesso assessore regionale al Territorio e urbanistica Belotti ha ribadito la necessità di avere una visione complessiva del problema.

“Il paventato raddoppio dell’impianto di Trezzo – dicono i consiglieri regionali del Pd, Giuseppe Villani, Arianna Cavicchioli e Fabio Pizzul, presenti in aula – non è giustificato né dai numeri, né dal contesto ambientale. L’impianto odierno è dimensionato a sufficienza per rispondere alle esigenze dei comuni dell’area e già oggi il 26% dei rifiuti smaltiti proviene dalla Brianza. Inoltre il ciclo dei rifiuti è chiuso perfettamente da altre strutture. Ci sono poi forti elementi di preoccupazione per quanto riguarda le emissioni e la situazione ambientale e sanitaria. Piuttosto è indispensabile riportare il discorso su un ragionamento complessivo sulle esigenze e sull’offerta provinciale. Scopriremo che di questo raddoppio non c’è proprio bisogno”.

Lo scorso 13 luglio il Consiglio regionale si era già espresso per un approfondimento della situazione, approvando una mozione presentata dal Pd.: “In quella sede, e lo ribadiamo oggi, si è ritenuto indispensabile aprire un tavolo di confronto con Provincia e Comuni dell’area, lavorare sull’incremento della raccolta differenziata e definire i criteri per la localizzazione di un nuovo termovalorizzatore a scala provinciale, quindi in altro sito – fanno sapere Villani, Cavicchioli e Pizzul –. Il Tavolo con i sindaci, però, non si è ancora aperto. Gli incontri che si sono fatti sino a ora non hanno impedito a Prima di integrare la domanda, arrivare all’apertura della Conferenza di servizi e procedere nell’iter autorizzativo. I tempi si fanno stretti e serve un’accelerazione dell’azione politica per arrivare a dare le risposte che si attendono i comuni dell’area. Per questo, continueremo a incalzare l’assessore sugli impegni decisi dal Consiglio per arrivare al più presto a dire una parola definitiva su questa vicenda che lascia con il fiato sospeso i comuni dell’area”.

Milano, 24 novembre 2010

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