giovedì 14 gennaio 2010

“... Ha senso parlare ancora di Elezioni?” …SI!


lettera di P.MARGUTTI alla Gazzetta dell'Adda

Nel mese di dicembre è uscito il primo numero del giornalino di Vivi Vaprio.
Com’è logico che fosse, trattandosi appunto del primo numero, abbiamo fatto il punto della situazione, sia per quanto riguarda la Nostra Lista Civica (raccontando di come stiamo lavorando, dei gruppi di lavoro che abbiamo creato), sia per quel che concerne il Nostro paese e il suo territorio. Abbiamo elencato alcuni dei temi più caldi della discussione con l’Amministrazione in carica, temi che certamente erano già stati espressi in più occasioni, ma che riguardano ancora tutti da vicino e sui quali è nostra premura tenere costantemente aggiornati i Nostri concittadini. Dopotutto lo scopo di un giornale di informazione, quale vuole essere il Nostro, è proprio questo: INFORMARE. Il fatto che di questi argomenti si sia già parlato in Consiglio Comunale, o siano già state date, in parte, alcune risposte da parte dell’Amministrazione, non significa che debbano restare confinati all’interno delle sale comunali, soprattutto dal momento che riteniamo siano questioni essenziali e straordinariamente importanti. Utilizzando lo stesso esempio citato dal Sig. Sindaco, vale a dire la nuova Zona Industriale che dovrà sorgere per finanziare il progetto della “tangenziale nord”, riteniamo che non sia marginale il fatto che per tutta la durata della campagna elettorale la Lista Civica Vapriese (l’attuale maggioranza) abbia sostenuto la concreta possibilità che ci fosse un’azienda interessata a creare un proprio insediamento produttivo a Vaprio, dando lavoro ad almeno 200 persone. In un periodo critico in cui abbiamo assistito impotenti alla chiusura di quasi tutte le aziende del Nostro amato paese, in cui molti negozi fanno fatica a restare aperti, mentre altri già hanno abbassato definitivamente la saracinesca, in cui tante famiglie hanno attraversato o stanno attraversando la drammaticità della cassa integrazione o della mobilità, è impossibile prendere alla leggera l’ipotesi di 200 posti di lavoro per i Vapriesi. Dire che «quando è iniziato l’iter c’erano certe premesse, poi con la crisi lo scenario è cambiato» non esaurisce certamente il bisogno di spiegazioni, poiché la crisi di cui parliamo è iniziata nel 2008, se non prima, mentre le elezioni ci sono state nel giugno 2009. Oltretutto sarebbe interessante anche capire cosa si intenda con «la nostra forza è stata sempre quella di muoverci in anticipo rispetto agli altri», perché alla luce dei fatti non si è riusciti ad impedire il quasi totale smantellamento del tessuto produttivo Vapriese né ad incentivare il commercio locale, così come non si è provveduto a creare, potenziare o adeguare i servizi prima che sorgessero centinaia di nuove unità immobiliari.
Rispondendo alla domanda che il Sig. Sindaco si poneva a chiusura dell’articolo, diciamo che se avessimo vinto le elezioni avremmo iniziato da subito a portare avanti i punti essenziali del Nostro Programma, avremmo rivalutato alcune scelte fatte dall’Amministrazione uscente che non ci convincono, avremmo predisposto un Piano pluriennale di opere pubbliche, avremmo dato risposte concrete ed immediate alle questioni più urgenti, non avremmo fatto nulla di diverso da quello che fa ogni nuova Amministrazione alla sua prima legislatura. Tuttavia noi siamo all’opposizione e stiamo portando avanti seriamente e correttamente il ruolo che ci compete, che è quello di controllare l’operato della Maggioranza, portare all’attenzione del Consiglio Comunale problemi, piccoli o grandi, di interesse pubblico per ottenere che vengano affrontati, chiedere chiarimenti sulle intenzioni dell’Amministrazione riguardo alcune tematiche, sviluppare idee e proposte, cosa che stiamo facendo attraverso i Nostri Gruppi di Lavoro e che presenteremo alla valutazione dei Cittadini. Quando citiamo i risultati delle elezioni di giugno, non è certamente per delegittimare l’Amministrazione in carica, perché noi abbiamo il massimo rispetto delle istituzioni e di quei Nostri concittadini che hanno votato in tal senso, né tantomeno vogliamo chiudere gli occhi davanti alla realtà. Ma questa realtà non dice solo che la Maggioranza vorrebbe; dice anche che tanti Loro concittadini non apprezzano alcune scelte che hanno fatto, che non condividono i loro progetti per il nostro territorio. E il Sindaco è il Sindaco di tutti, non solo di chi l’ha votato.

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