mercoledì 2 luglio 2014

Con Delizia si apre una nuova era per il nostro Comune


Chi conosceva la “Delizia di Vaprio”?
No, non quelle personali che ognuno di noi può ricondurre al nostro amato Comune,  parliamo di una qualità di uva,  creata  proprio a Vaprio, ad opera dell’ illustre concittadino Luigi Pirovano . In effetti, la notizia non era esattamente di dominio pubblico e soprattutto, come una leggenda metropolitana, non era chiaro se  il vitigno esistesse  ancora  o  fosse un ricordo del passato. Fino a ieri perlomeno.
Oggi il vitigno “Delizia di Vaprio” è una realtà della nostra comunità, lo possiamo ammirare “in pianta stabile” nel terrazzamento fronte Naviglio del Parco di Via Don Moletta.   Sarà una coltivazione didattica, una sorta di una start up che potrebbe avere risvolti e sviluppi molto seri e interessanti, anche in termini di attività commerciale. Per ora è un’iniziativa di tipo socio- culturale con finalità d’istruzione.
Anzi, lanciamo un appello, la “Delizia di Vaprio” cerca di volontari che se ne occupino.
Bella questa iniziativa, per tante ragioni.  Prima di tutto perché riporta in vita una ricchezza agro-culturale nativa (che tanta fatica è costata al nostro illustre Luigi Pirovano), poi perché il progetto è a disposizione della Comunità e può generare una serie d’iniziative. Perché ci offre un originale e territoriale motivo per fare la nostra figura in occasione dell’Ambaradan che sicuramente succederà con EXPO’ 2015, il cui tema alimentare è ormai stra-noto.
E poi ci piace perché è un atto concreto che segue a una “promessa elettorale”  della nuova Amministrazione comunale, (chi vuole può andarsi a rileggere il programma): “Cultura, turismo, commercio devono diventare elementi qualificanti dell’azione amministrativa”.
L’uva Delizia di Vaprio (è il suo nome completo) è una qualità ultra certificata.  Presente ufficialmente  nel catalogo del 1930 dello stabilimento viticolo e di frutticoltura “ Luigi Pirovano”, è incluso dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali nel registro nazionale delle varietà di vite. Ed è inserita nell’elenco di prodotti allegato al Regolamento della Comunità Europea che norma la commercializzazione delle uve da tavola.
Chi dobbiamo ringraziare per questa bella iniziativa? Beh, più di una persona.  L’Amministrazione che ha accolto subito e  senza troppe complicazioni la proposta, la ProLoco che ha organizzato la cosa e si è presa in carico la gestione,  Carlo Orlandi,consigliere della ProLoco ,  che ha permesso tutto quanto.

E adesso, al lavoro !

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