martedì 29 marzo 2011

Assemblea Pd : Sintesi Intervento capogruppo Vivi Vaprio.

27 marzo 2011

• Ricordo del recente dramma subito dal popolo Giapponese e sulle implicazioni e riflessioni sul nucleare.
• Pensiero sulla Guerra in Libia, solidarietà sul sentimento di libertà che risveglia le coscienze e i popoli Africani e Arabi.
• Auguri all’Italia nel 150° suo anniversario nell’idea di progresso sociale, solidale, culturale ed etico.

Amministrare la Vaprio di oggi: come avere coscienza del nostro ruolo d’opposizione, o meglio di minoranza, nel sistema maggioritario?

E’ indispensabile comprendere lo scenario in cui siamo, cos’è Vaprio oggi, come potrà diventare domani.
Vaprio nel 1950 aveva 5235 abitanti, non aveva una zona industriale ma aveva delle industrie…(Cartiera, Sylber…) un territorio periferico agricolo e verdeggiante, cascine e nuclei sparsi…non era certamente una periferia. Possedeva un tessuto commerciale interno, un centro storico attivo, un ospedale funzionante con potenzialità di ampliamento nella struttura e nei servizi, un campo sportivo, servizi culturali, quasi le medesime strutture scolastiche che vediamo oggi (a parte gli asili nido e materna), una linea tranviaria dedicata per Milano.
Nel 2000 aveva 6591 abitanti – 1356 abitanti in 50 anni.
A dicembre 2010 se ne contavano 8045 – 1454 abitanti in 10 anni .
Tuttavia i servizi e le strutture sono le stesse degli anni 50 ma indebolite dal tempo e dall’aumentare delle esigenze e degli abitanti, vedi ospedale (depotenziato e indebolito), industrie, scuola, teatro…
Abbiamo un inceneritore e nulla per migliorare la cultura ambientale. Abbiamo una zona industriale, ma un numero inferiore di addetti all’industria e commercio.
Abbiamo un centro storico fatiscente eppure occupiamo spazi verdi edificando per un totale di 43 campi di calcio (vuoto su pieno sempre meno, densità abitativa da città).
Purtroppo non abbiamo nulla che aiuti i giovani ad avvicinarsi allo sport…alla cultura…all’arte.
Gli stranieri residenti ufficiali nel 2010 sono 1215, il 15% della popolazione totale. Su questo importante argomento dovremmo dedicare un incontro per approfondire sviluppando le argomentazioni e le valutazioni con la dovuta attenzione, informazione, serietà e sensibilità…(educazione, integrazione, socialità, scolarità, lavoro, ecc.).
Lo scenario che ho qui rappresentato per sommi capi è pilotato dalla Giunta Orlandi che continua il suo progresso amministrativo basato su un indiscusso consenso elettorale motivato non solo dai numeri espressi dall’aggregazione di diverse forze politiche quali PDL, Lega, Udc, nonché dal favore dell’Associazione Commercianti e di altre Associazioni varie , ma anche e soprattutto su una forte e radicata Leadership personale del Sindaco formatasi in quasi 40 anni di partecipazione alla vita pubblica vapriese.
La cultura del fare…La sfida sulla Vaprio Bella…è lo slogan della lista Civica Vapriese.

Accenno sul paradosso della politica Locale.
Se l’ideologia contasse ancora:

Il Sindaco amministra in modo continuativo come primo cittadino solitario dal 1994, con una parentesi precedente datata 1990/95 nella coalizione PSI / PCI / PRI. In questo esame escludo una parte dei 40 della sua politica attiva dove ha amministrato comunque o da assessore o da consigliere ( Sport e scuola erano il suo pezzo forte).
Potremmo constatare che, da un certo punto di vista, se vedessimo la cosa puramente per l’aspetto di vicinanza culturale o ideologica, “la sinistra” cosi come idea di principio potrebbe vantare di essere rappresentata a Vaprio da un suo “figlio”. Infatti, molti appartenenti allo schieramento “teorico” di centrosinistra sostengono questa coalizione senza farsi venire nessun dubbio.
D’altro canto, dall’altra parte noi ci troviamo ad essere in minoranza con 5 consiglieri divisi in 3 gruppi consiliari…
Questo è lo scenario politico di Vaprio: Sindaco “di Sinistra” appoggiato da una maggioranza di centrodestra con la Lega Nord qui rappresentata nella sua massima e geniale espressione.
In tutto questo scenario noi siamo al di qua del tavolo a guardare…a guardare la cultura del fare…cioè lo scempio del territorio…l’incapacità di creare armonia, aggregazione, bellezza, partecipazione, cultura. A guardare l’abbandono del centro storico…dello sport…dell’arte, in generale della gente.
Ripeto, in questo scenario ritroviamo in minoranza 5 consiglieri divisi in tre gruppi consiliari che dicono di rappresentare la “sinistra”, ovvero “un centro sinistra ideale”, quello che sa spaccare il cappello in due, che ha la verità in tasca, che “muoia sansone con tutti i Filistei”.
Il consenso allo schieramento del Sindaco e la “nostra” divisione non sono frutto di qualcosa che è accaduto da solo, di qualcosa di indipendente dalle nostre azioni; questa distonia è il risultato delle nostre antiche e recenti azioni e scelte amministrative, politiche e soprattutto di relazione interpersonale e sensibilità umana.
Sull’attività della nostra coalizione, della lista e del gruppo consigliare di Vivi Vaprio non voglio fare ulteriori relazioni pedanti, ne voglio ripetermi nuovamente sulle aspettative deluse, sull’impegno, la coerenza e la costanza di ognuno.
Siamo tutti adulti, quindi ognuno di noi deve sapere come poter offrire il meglio di sé per riempire di proposte e contenuti, allargare la partecipazione costruttiva ed il consenso, rendere operosa e vincente una coalizione amministrativa .
Non è neppure il tempo di bilanci ne di elenchi di cose fatte o da fare, anche perché probabilmente dobbiamo fare ancora tutto.
Voglio anche evitare di dar spazio al desiderio mai sopito di quanti non riescono proprio ad abbandonare quell’atteggiamento negativo e certi atteggiamenti forzatamente critici e aggressivi.
Dobbiamo insieme essere capaci di proporre le nostre ragioni in un contesto di serenità, buona volontà e sensibilità umana.
E’ tempo per tutti noi di unità, umiltà, partecipazione costruttiva, lavoro, coerenza e costante impegno.
In minoranza dobbiamo controllare, proporre, denunciare quando è il caso, sostenere le idee con forza quando sono oneste e giuste. Così costruiremo una visibilità forte e seria.
Se esiste Vivi Vaprio ed io sono ancora qua è perché questa non è solo una momentanea opportunità elettorale ma un’importante mezzo di unione fra persone, idee, programmi che possono davvero rappresentare una valida alternativa alla guida del nostro paese.

Pierangelo Margutti

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