In memoria di quel 25 Aprile
Se loro hanno saputo fare quello che
hanno fatto, qualcosina la possiamo fare anche noi
Ma quanta gente c’era quest’anno
alla cerimonia commemorativa per il 70° anniversario dal primo
giorno di libertà, dopo la guerra? Parecchia. Più del solito? Non
saprei, la memoria non aiuta, ma eravamo in tanti. Forse ricordare
il lieto fine di quell’aprile del ’45 ci rassicura nella
speranza di farcela a sopravvivere a questa maledetta crisi. Forse
è il piacere - magari per qualcuno ritrovato - di riscoprire la vita
della Comunità, le proprie radici. Oppure il desiderio di sentirsi
parte di qualcosa.. insieme non si va veloce ma si va lontano. Di
sicuro è la memoria a emozionare tutti, il ricordo di quelli che la
lotta l’hanno fatta per davvero, da clandestini, lontano dai propri
affetti, rischiando la vita, e perdendola, negli anni in cui la vita
magari si comincia a viverla. Per cosa? Un ideale. In cui ancora,
dovremmo credere e che da solo definisce la qualità di una Società.
Che dire, se loro hanno rischiato o perso la vita per questo, noi
qualche sacrificio per la stessa ragione lo possiamo fare, qualche
impegnuccio ce lo possiamo prendere, no?
Peccato per chi non c’era, o non
aveva “il tempo” per condividere questa significativa
commemorazione con tutta la Comunità, ha perso l’occasione.
L.C.ALBUM FOTO ( clicca qui )
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