Capita, il
cambiamento genera sempre un certo timore. Sta succedendo anche a
noi di fronte all’“OPERAZIONE ECUOSACCO”, novità annunciata
dalla nostra Amministrazione riguardante la raccolta dei rifiuti
domestici.
Tanti dubbi, un po’
di irritazione, molte cose ancora da chiarire. In sintesi questa è
la prima reazione suscitata da EcuoSacco. Di là da ragionevoli
diffidenze e, come spesso succede, la nuova raccolta sarà più
facile da fare che da dire. In sostanza per chi di noi già pratica
un’onesta raccolta differenziata non cambierà molto: invece
di riempire sacchi gialli o bianchi riempiremo quelli rossi, con un
accorgimento in più, buttare direttamente i rifiuti senza
impacchettarli in ulteriori sacchetti, con qualche eccezione.
Non dovrebbero
esserci problemi per il numero prestabilito di sacchetti cui ognuno
di noi avrà diritto; la quantità è stabilita secondo medie di
raccolta già verificate. E comunque nel periodo di sperimentazione
l’Amministrazione non ci lascerà “abbandonati a noi stessi”.
A cominciare dall’Assemblea pubblica - del 3 febbraio prossimo,
ore 21 in Biblioteca - dedicata al sacco rosso, annunciata pochi
giorni fa. Presto molti dubbi saranno svelati, già sappiamo però
che nel periodo sperimentale i sacchi che ci serviranno oltre la
dotazione non saranno a pagamento.
UNA SFIDA PER TUTTI
Il perché di tutto
sto trambusto rosso è forse dato per scontato: la frazione secca è
quella parte di rifiuti che finiscono nelle discariche o, come nel
nostro caso, nell’inceneritore. Diminuirne la quantità significa,
per logica, ridurre le emissioni di fumi nell’atmosfera, e
probabilmente in futuro anche i costi di gestione. Aumentare la
raccolta di rifiuti differenti, come la carta, il vetro e la
plastica, consolida perlomeno una coscienza ambientale, il rispetto
per il proprio territorio; ed è una seconda possibilità che diamo
ai materiali e a noi stessi.
L’occasione di questo cambiamento del sacco rosso è importante
anche per un aspetto, reso evidente da molti commenti di vapriesi
apparsi sui social: la mancanza di fiducia verso le istituzioni
comunali e la convinzione che tali apparati ci sfruttino, con una
fregatura sempre in agguato. Allora, anche questa novità
dell’EcuoSacco potrebbe iniziare a cambiare un poco la prospettiva,
avviando un rapporto più disteso fra il cittadino e i suoi
Amministratori. Con uno sforzo da parte di qualcuno, possiamo
pensare che i nostri Amministratori stiano adottando una scelta
giusta per noi (in questo caso insieme con altri 8 Comuni), e che
l’apparato comunale sia al servizio del cambiamento e non di uno
stato di polizia . Perciò, mettiamoci un po’ di fiducia e
sperimentiamo prima, poi valuterete.
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