domenica 26 giugno 2011

Dichiarazione di voto VIVI VAPRIO su: "Esame e approvazione piano di lottizzazione ambito AR10 del Pgt (vie Milano/Manzoni)."

Consiglio Comunale 24.06.2011

Il Patto di Stabilità Interno ha nutrito le fantasie della politica del fare, consentendo la realizzazione di opere di (presunto) interesse per la popolazione locale utilizzando non le risorse derivanti da mutui o altri proventi da consolidare a bilancio, bensì attraverso l’equazione “io ti concedo…/tu mi costruisci…”. Questa prassi ormai consolidata si può esemplificare citando l’ampio spazio verde divenuto edificabile in cambio della Mediateca (o meglio, in cambio della costruzione a tetto della stessa, poiché poi sono occorsi diversi anni e svariate migliaia di euro per terminarla concretamente, non essendo inclusa nello scambio l’impiantistica); oppure guardando a Vaprio sud, convenzione che ha permesso la costruzione, in un ambito precedentemente agricolo, di migliaia di metri cubi con l’aspettativa, alimentata anche in molti nuovi residenti, dell’edificazione di un (sempre più) indispensabile nuovo edificio scolastico; aspettativa successivamente delusa poiché, come ben sappiamo, anche la Maggioranza ha convenuto sul fatto che tale progetto fosse sottodimensionato e logisticamente incoerente rispetto all’ubicazione del plesso scolastico esistente e dei relativi servizi accessori, optando quindi per una sede differente (ancora in fase di valutazione) e la conseguente vendita del terreno in Vaprio sud precedentemente riservato al progetto. L’attuale Amministrazione ha investito molto, in termini di territorio (come sopra illustrato) e di risorse economiche, per la realizzazione/ristrutturazione di tre edifici – mediateca, scuola d’infanzia e nuova scuola media – strettamente interconnessi i quali, con una visione più allargata e lungimirante, si sarebbero potuti inserire in un progetto unico, razionale, economico ed innovativo.
Oggi ci viene chiesto di valutare il piano Ar10, primo step verso altri piani correlati indirizzati alla realizzazione di una nuova strada tangenziale ad ovest del paese che avrebbe l’apprezzabile intento di sollevare la via per Trezzo dall’oppressivo traffico. Posta l’incontestabilità dell’esigenza di trovare nelle nostre aree un’alternativa agli attuali percorsi stradali, che congestionano oltremisura i centri cittadini, mi domando in che modo un tracciato come quello proposto contribuirebbe allo scopo. Innanzitutto si tratterebbe di un percorso arzigogolato di collegamento tra la nuova zona industriale e la rotonda di via per Trezzo/via Dante (quasi parallelo alla via per Trezzo) la cui mancanza di linearità non favorirebbe certamente un transito scorrevole e, anzi, potrebbe acuire la questione che si promette di risolvere. In secondo luogo, tale strada verrebbe realizzata dai privati a lotti separati, quindi con modalità e tempistiche legate alle scelte dei singoli lottizzanti; ciò con due esiti, a mio parere, manifestamente negativi: tempi non definiti che rischiano di diventare biblici e all’orizzonte il riproporsi della medesima problematica. Questa nuova strada non sarebbe, infatti, isolata all’esterno del paese, bensì porterebbe nuovamente il traffico a scorrere nel mezzo delle residenze che verranno edificate ex novo ai lati della stessa. Insomma, un’altra via più adatta ad un traffico locale che ad uno di tipo extraurbano. Ad oggi, oltretutto, se è chiaro che a realizzare la strada ci penseranno i suoi residenti, non lo è altrettanto il chi-come-quando della rotatoria di innesto della stessa sulle vie per Cassano e per Milano, segno della mancanza di una visione d’insieme. Inoltre, sarebbe stato auspicabile inserire tra le considerazioni sull’opportunità di questo intervento lo status della viabilità regionale in sviluppo ( BreBeMi – Pedemontana e bretelle di collegamento – nuovo ponte di Cassano), che potrebbero rendere ancora più marginale l’utilità del piano ar10.
Fatte le debite considerazioni dal punto di vista viabilistico, resta da esaminare la questione residenziale, la necessità cioè di ampliare nuovamente l’abitato di Vaprio alla luce delle reali esigenze del paese. Decine di nuovi residenti in via Puecher (nuova via Bellotto), dati non noti ma indubitabilmente molto superiori per l’area Vaprio sud, che oltretutto risulta ancora in espansione, interventi edificatori in atto nel centro storico (ad esempio via Pizzagalli), il discorso aperto sul recupero delle ex aree industriali, come la Cartiera, la Cavalchina o i Veli in via Garibaldi, il piano edilizio di via Borlontroni (approvato ma non ancora attuato), e l’elenco non si propone di essere esaustivo.
Pertanto, premessa la sovrabbondanza del mercato immobiliare vapriese, concordando con l’Amministrazione sulla rilevanza del problema del traffico e permanendo l’insufficienza dei servizi per i Vapriesi, non rilevo alcuna necessità di approvare un ulteriore piano residenziale che andrebbe unicamente ad impinguare una pessima immagine del nostro paese, sia dal punto di vista sociale che estetico; danno che dobbiamo assolutamente scongiurare, avendo perso in pochi anni moltissimo terreno dal punto di vista economico e commerciale e potendo a questo punto contare esclusivamente sulle bellezze storico-paesaggistiche che un passato ben più glorioso del presente ci ha lasciato a disposizione.
Infine, vorrei sottolineare come, anche su tematiche di così grande interesse ed importanza non ci sia stato nessuno sforzo per intraprendere un confronto costruttivo e trasparente che non si limitasse ad una presa d’atto delle osservazioni avanzate sul piano in oggetto ma che dimostrasse di tenerne seriamente conto. Mi sarei sinceramente augurato che non venisse sprecata l’ennesima occasione per lavorare sinergicamente ad un progetto condiviso che sapesse prendere il meglio di ogni visione e che, magari, dato l’impatto sul territorio ci si affidasse anche ad un parere professionale di terzi.
Per tutte queste ragioni confermo il voto negativo al piano presentato.


Lista Civica Vivi Vaprio.

Nessun commento:

Posta un commento